Una ventina di liste civiche maschera (e non di carnevale) per un esercito di “ex” perché “il potere è la tentazione del genere umano”
LE LISTE CIVICHE (quelle vere) si dicono espressione della maggioranza silenziosa o società civile, a Guidonia Montecelio, ma anche a Fonte Nuova, sono al contrario il fenomeno che da destra a sinistra regola il meccanismo dei vasi comunicanti in cui i professionisti del voto (o potere) tendono a riempire il vuoto della politica. Una volta c’erano i signori delle tessere che condizionavano il funzionamento dei partiti e le loro scelte elettorali, nel declino dei partiti, i capibastone di andreottiana memoria, si sono trasformati in promotori di liste civiche: giocando la carta della non appartenenza prendono le distanze dalla vecchia politica presentandosi come il nuovo che avanza.
A Guidonia l’esempio è Mauro Lombardo. Avvocato, ex vicesindaco nella prima amministrazione Rubeis, un passato di militante nei partiti di destra e di centrodestra, assurto al picco di notorietà nel 2006 col famoso lancio dei finocchi a Vladimir Luxuria, ancora in simbiosi con i freschi ex consiglieri comunali Gianluigi Marini e Veronica Cipriani (impegnati fino a un anno fa in assise tra le file della maggioranza Rubeis-Di Palma), corre con il Biplano: formazione civica, almeno di facciata.
A Fonte Nuova c’è Piero Presutti. Vecchia conoscenza della politica mentanese, anch’egli vicesindaco nelle amministrazioni Cignoni dal 1993 del secolo scorso al 2001 (quando c’era ancora il Pds), è stato esponente di spicco del centrosinistra, transitando dal Partito popolare italiano alla Margherita e fino al Pd: oggi guida una coalizione civica con la quale si candida a fare il sindaco; la tesi che lo ha guidato – come del resto Lombardo -, è che bisognava creare un contenitore che raccogliesse il voto di centro, di destra e di sinistra in libera uscita.
“Il tema del potere è dappertutto – ha detto giusto ieri Paolo Sorrentino rispondendo alla domanda del cronista – è la tentazione più forte del genere umano. Mi viene da ridere quando sento dire non siamo governati bene. Ci vuole saldezza morale per comandare che inevitabilmente si erode perché il potere prevede sempre l’abuso”: il riferimento del regista premio Oscar è al soggetto del suo nuovo film (Silvio Berlusconi), la considerazione però calza a pennello ai Nostri, da trent’anni sulla cresta della politica nei partiti prima, nelle formazioni civiche oggi, nell’evidenza l’esatto contrario del nuovo che avanza.
A Guidonia la corsa a questo potere prende le sembianze di una ventina di liste civiche, e la somma non è definitiva. C’è il cartello a cinque di Lombardo e associati. Il Biplano, appunto, ma anche Guidonia Domani di Aldo Cerroni, consigliere comunale negli ultimi tre lustri, prima a destra e poi a sinistra; Nuovo Progetto di Claudio e Michela Pauselli, ex quadri del Pd; Democratici dei fuoriusciti (sempre dem) di Villalba Pino Saccà più altri; Movimento Futuro Italia lista vicina a Cerroni e all’ex assessore Anna Angelini (delegata al Personale nel secondo governo Rubeis).
In generale (e in ordine sparso) il civismo locale mascherato di volti noti, porta inoltre (per ora) a Futuro Comune, lista (seppur non ancora schierata formalmente) dell’ex candidato sindaco del Pd Domenico De Vincenzi; Guidonia Popolare dell’ex consigliere comunale di destra e di centro Antonio Tortora; Uniti per Vincere più Lista Verdi che fanno capo all’ex consigliere comunale (centrosinistra e Pd) Giorgio La Bianca; Sinistra per Guidonia dell’ex consigliere comunale della sinistra vendoliana Beniamino Turilli; Movimento nazionale per la sovranità, movimento politico a vocazione civica fondato da Gianni Alemanno e Francesco Storace, delegato a livello locale (la provincia di Roma) a Mirko Benetti, già consigliere di Forza Italia; Azione popolare di Arturo Giura, assessore nell’amministrazione Lippiello (2005-2009); Noi con Salvini movimento guidato dal precursore del civismo Marco Mercante, già consigliere e assessore nel Comune di Fonte Nuova; Il Movimento Italiano Disabili di Giancarlo Sommella, già in alleanza nel 2014 con il Pd per Domenico De Vincenzi sindaco; Piazza Pulita di Oscar Orrei (già presidente dei circoli di Forza Italia) che schiera Patrizia Salfa, ex assessore a Personale e Attività produttive del primo governo Rubeis; Impegno Comune per Guidonia, formazione civica espressione (seppur indiretta) dell’ex consigliere comunale (Forza Italia, poi Ncd, poi di nuovo Forza italia e oggi Fratelli d’Italia) Marco Bertucci; Scelta Popolare dell’ex sindaco Eligio Rubeis, già in campo nel 2014, oggi contenitore per la (certa?) candidatura del nipote Andrea Rubeis a consigliere comunale.
Una cornice comunque incompleta se si considera che a schierare liste “personali” saranno poi i candidati sindaco dei partiti. Emanuele Di Silvio, in corsa per le Primarie dem (si terranno quasi certamente il 23 aprile, contrordine compagni tutti alle urne) ha annunciato la lista per Emanuele Di Silvio Sindaco. La par condicio e la moda porteranno Alessandro Messa, il designato dei meloniani più pezzi di Forza Italia, a fare altrettanto è la scommessa. Forza Guidonia potrebbe essere l’intestazione della civica in grado di convogliare i dissidenti azzurri alla ricerca di collocazione? Il nome è circolato in queste ore. Insieme a quello di Vittorio Sgarbi. Su qualche tavolo la ipotesi del critico d’arte, urlatore e opinionista più famoso della tv avrebbe preso corpo. Non è uno scherzo bensì l’estremo tentativo unitario nel centrodestra, anche solo per depennare qualche civica di troppo. (hinterlandweb, 8 aprile 2017)