GUIDONIA MONTECELIO – Amicizie, convenienze, vicinanze politiche o familiari, passava un per complesso sistema di rapporti l’universo mondo di Andrea Di Palma, lo stesso che punta compatto alla elezione a sindaco di Arianna Cacioni, perché un Di Palma è per sempre. Una conventicola (o greppia dipende dalle inclinazioni culturali) fatta di personaggi fin troppo evidente su Facebook, luogo virtuale dove un mi piace, qualche post condiviso piuttosto che una foto sono lì a svelare legami, schieramenti e intenzioni di voto.

L’ultima pasquetta felice prima della bufera giudiziaria ad esempio, i protagonisti del dipalmismo l’avevano trascorsa in un noto ristorante di Tivoli, come una tribù. I personaggi sono pubblici, i legami annodati in un ginepraio che a chiarirlo ci vorrebbe forse uno schema alla Vizia Portel, la telegiornalista di Di Martedì; la struttura ricettiva è la Veduta su Roma che a vario titolo è riconducibile a Fabrizio Di Stefano, presente quel giorno e già vigilantes, editore de La Web Tv, la teleradio in Rete che dà voce all’ex assessore Marco Berlettano (sponsor di Marianna De Maio, candidata nella lista di Forza Italia a sostegno Cacioni), e al cronista di sport laureato alla Lumsa Danilo D’Amico, l’estensore dell’articolo di lancio della candidatura di Arianna Cacioni sul Blog  LaNotiziaMetropilitana.it , un sito che nei giorni degli arresti (di Di Palma più 14) si occupava giusto di stagione teatrale a Guidonia. D’Amico è anche addetto stampa della candidata di Fratelli d’Italia e Forza Italia, per il medesimo sito è oggi narratore delle gesta cacioniane in quel della Camera dei deputati al fianco di Giorgia Meloni, leader nazionale di Fratelli d’Italia, oggetto della discussione: la lotta alla immigrazione. Ci siete? Se no, prendete carta e penna e appuntatevi i nomi dei personaggi come fareste nella rilettura di Guerra e Pace.

A festeggiare pasquetta alla Veduta su Roma in compagnia di Fabrizio Di Stefano, grande mipiacciatore della pagina politica della Cacioni sindaco, c’erano l’ex facente funzione Andrea Di Palma, tre giorni prima del fermo, con la moglie, la dipendente comunale Alessandra Stampatore, Gianluca Angelini e famiglia, l’imprenditore anch’egli indagato, quindi  Michele Maccaroni, il ‘Polpo’ o dipendente infedele (per definirlo come la Procura) con la consorte, il funzionario comunale nel settore Pubblica istruzione Rossella Solidoro, militante del partito meloniano e già segretaria particolare dell’ex deputato Vittorio Messa, papà di Alessandro, capolista di Fratelli d’Italia a sostegno di Arianna Cacioni sindaco. Ci Siete sempre? Ovviamente a quel tavolo di festa c’era Andrea Mulas, braccio destro e sinistro di Di Palma da una decina d’anni, suo capostaff ai tempi nei quali era vicesindaco e poi facente funzione. Dopo lo scioglimento del consiglio comunale (e la dipartita anticipata della amministrazione a giugno dell’anno scorso) il Mulas venne subito indirizzato con contratto d’assunzione in Tekneko, azienda che gestisce la raccolta differenziata per essersi aggiudicata nel 2015 l’appalto più oneroso messo a bando dall’ente. Poi ci sono i militanti marginali della coalizione, anche loro grandi sostenitori social della Cacioni.

Basta scorrere lo storico dell’Albo pretorio online per rendersi conto ad esempio, che nel campo delle fotocopiatici ai lavori pubblici andava di moda la Consulting service srl con sede legale in Zagarolo, mentre all’Ambiente l’unica gettonata era la Office Center sas con sede legale in Guidonia Montecelio, alla via de Pinedo, punto vendita di Cesare Falcucci, noto sostenitore di Fratelli d’Italia, il partito che nello schema spartitorio adottato dalla ex amministrazione per quadrare il cerchio all’interno di logiche da manuale cencelli, aveva in capo giust’appunto l’assessorato di viale Roma. Casualità? Funzionava così anche nella scelta dei professionisti, via via individuati per progettare, armeggiare, collaudare questa o quell’opera pubblica, tra loro all’Ambiente operava l’ingegnere Luciano Sperati, anch’egli in fraternita d’Italia e grande sostenitore social di Arianna Cacioni sindaco.

Per la Procura di Tivoli che indaga (ancora) ai margini della Operazione ragnatela alcuni tra ingegneri, architetti, geologi, nell’Ambiente gestito dalla cricca, diventavano vittime di ladrocinio, funzionava che nel momento della liquidazione delle parcelle, a fronte del pagamento per prestazioni effettuate, qualche manina sfilava loro, dai bonifici effettuati dall’ente, somme di varia entità, pare per “svoltare” il lunario, Sperati era tra questi? Le indagini sono in corso, il sistema è sotto la lente, ciò però accadeva nei settori lottizzati dalla politica, un po’ come avviene in mamma Rai.

Elementi utili a chiarire (anche) perché la Centrale Unica di committenza, incardinata presso apposito ufficio all’interno dell’Ente, non sia mai decollata nelle funzioni. Istituita fin dal 2008, resa operativa nel 2011, essa aveva la prerogativa di razionalizzare la spesa attraverso la individuazione della migliore offerta, prediligendo forniture comuni per i vari settori. La procedura farraginosa non ha mai trovato applicazione. Il contrario avrebbe indotto ogni settore ad adeguarsi alla norma, affidando all’ufficio preposto l’obiettivo di selezionare aziende per la fornitura di beni e servizi secondo il principio della libera concorrenza e al fine della razionalizzazione della spesa, uscendo dalle pratiche affidatarie dirette che tanti guai stanno cagionando a dirigenti e politici di Guidonia in sede giudiziaria.

Le pratiche erano note, adottate nella selezione delle grandi commesse ai Lavori pubblici, Urbanistica, Ambiente, alle piccole spese per i materiali di cancelleria, ricariche per stampanti, gomme e matite, penne, carta, insomma forniture essenziali per il normale funzionamento degli uffici, compresa la cartaigienica. Il comune però non acquistava attraverso impegni di spesa unici, ciascun settore faceva da sé. Fino alle fotocopiatrici. Nello schema alla Vizia Portel manca solo l’ex capogruppo di Forza Italia Michele Venturiello, nemmeno una parola sul partito o sul suo ruolo in questa campagna elettorale, ovviamente a sostegno di Arianna Cacioni.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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