IL CASO che lo vede contrapposto alla leghista Barbara Saltamartini, che aveva perso di poco il collegio uninominale di guidonia e ha presentato reclamo alla giunta della Camera per le elezioni, si dovrebbe definire entro l’anno. Lo riporta il sito dell’Adnkronos in un pezzo di febbraio 2020 a pochi giorni dall’inizio della pandemia. I rallentamenti, inevitabili, faranno sicuramente slittare l’esito di qualche settimana o mese, ma la certezza di rimanere deputato è tutt’altro che scontata per Sebastiano Cubeddu, che intanto mette da parte un gruzzolo. Scopo? Pagarsi il ricorso. Da quello che si è compreso, presso i bene informati, dovrebbe essere l’eventuale alla Corte europea dei diritti umani nell’identico percorso che fu di Silvio Berlusconi all’indomani della decadenza da senatore. Il gruzzolo non è però di soldi propri. L’onorevole 5Stelle starebbe accantonando quelli destinati alle restituzioni dei parlamentari 5Stelle. Circostanza spiattellata su Facebook dal consigliere comunale di Guidonia Montecelio Claudio Caruso, e per questo minacciato di querela. Anche se i fatti sono fatti, chiarisce Caruso, verificabili su Tirendiconto.it, nel caso di Cubeddu fermo a fine 2019, in concomitanza proprio con l’inizio della grana Saltamartini.

Una polemica innescata da Caruso per dimostrare che il movimento fa figli e figliastri. A quest’ultima categoria appartiene il senatore Mario Michele Giarrusso, guru della componente alla quale Caruso appartiene. Espulso dai 5Stelle per la faccenda dei rimborsi. Giarrusso da tempo contestava le scelte del movimento: quei soldi, si è giustificato, mi servono per alcune cause legali in corso. Come a Cubeddu che, nel teorema, da figlio prediletto non viene sottoposto alle stesse misure. La tesi di Caruso un qualche fondamento ce l’ha.

Ma c’è davvero il rischio che le smodate ambizioni politiche di Cubeddu, culminate con l’elezione alla Camera dei deputati nel 2018, svaniscano?
La verifica sui riconteggi ha rirguardato le 259 sezioni del collegio. Però non è stato possibile controllare le schede bianche e nulle di quattro sezioni andate distrutte. Sono le schede delle sezioni 38 e 60 di Guidonia Montecelio, dove c’erano 14 schede nulle nella prima, 8 schede bianche e 3 nulle nella seconda. La sezione 5 di Marcellina (9 schede bianche e 14 nulle). La sezione 51 di Tivoli (6 schede bianche e 3 nulle). Ora, per un effetto domino, con la decadenza di Cubeddu scatterebbe l’elezione di Fabio Forte in un collegio plurinominale della provincia di Latina. Forte si sente in ballo e ha ingaggiato un avvocato amministrativista di grido, il professor Francesco Pignatiello, ordinario di diritto amministrativo che ne cura gli interessi nel procedimento Cubeddu/Santamartini. La sua relazione è già agli atti della giunta: nemmeno tutte le schede bianche e nulle di quelle 4 sezioni potrebbero ribaltare nuovamente il risultato e togliere l’elezione di Barbara Saltamartini nel collegio uninominale di Guidonia. Ecco spiegata la necessità del gruzzolo. Parola di Caruso.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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