GUIDONIA – L’assessore ai Pubblica istruzione e Cultura Elisa Strani lo ritiene un obbligo contrattuale tra il Comune di Guidonia Montecelio e la Bioristoro (la società che gestisce il servizio mensa nelle scuole). Consisterebbe nell’inserimento quotidiano dei dati presenza degli alunni che consumano il pasto attraverso un tablet di cui ogni istituto è stato dotato. Non è chiaro però chi materialmente, e sotto il profilo delle responsabilità, debba svolgere tale lavoro. Per la vice dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Garibaldi di Setteville, l’incombenza non spetta al personale scolastico (quello per intenderci pagato dal Miur). Lo ha detto chiaramente ai consiglieri comunali membri della commissione Cultura, Scuola e Sport. Chi lo deve fare? Non sembra saperlo nemmeno la Strani che del «pasto puntuale» – le famiglie pagano a consumazione, e il costo del singolo pasto viene detratto in tempo reale –  è stata fautrice e organizzatrice.  Un sistema di calcolo affidato al software, reso ancora più problematico dal malfunzionamento: «Ad oggi – denunciano i commissari in una nota stampa – tutti gli utenti che hanno eseguito l’iscrizione online, così come impartita dall’amministrazione, non possono pagare il servizio poiché vi sarebbe un malfunzionamento dello stesso sistema  online». Un paradosso che genera caos e disservizi? Sì è la risposta, dal momento che nel plesso di Setteville è impossibile accertare quanti pasti siano stati erogati. Con conseguente impossibilità per il Comune di calcolare le somme da corrispondere alla Bioristoro. Un pasticcio che potrebbe tradursi in un danno erariale per l’amministrazione targata 5Stelle. «Chi paga o pagherà tutti i pasti in più, pasti che oltretutto continuano ad avere tariffe altissime?». Se lo chiedono Giovanna Ammaturo (Fratelli d’Italia) Mario Lomuscio (Pd) e Mario Proietti (Polo civico).

«Nella prima parte dell’incontro – dichiarano i tre – la portavoce della scuola Garibaldi ha evidenziato i principali problemi infrastrutturali presenti nei plessi: finestre e campanello rotti, mancanza di linea internet, bagni da ristrutturare, tutte problematiche importanti che ancora non hanno trovano un positivo riscontro. Successivamente, ovvero dopo aver affrontato anche la spiacevole questione dei topi e relative derattizzazioni, il discorso si è incentrato sulla mensa, o meglio sul servizio refezione scolastica. Ebbene, sin da subito la vice-preside ha informato la commissione che quotidianamente nessun dipendente dell’istituto comprensivo si adopera per segnare sull’apposito tablet le presenze degli alunni e pertanto ordinare il famoso “pasto puntuale”».

Dunque, da oltre un mese, ovvero da quando è iniziato il servizio mensa, a Setteville vengono consegnati tanti pasti quanti sono gli alunni che fanno il tempo pieno, non tenendo minimamente conto degli assenti. «La situazione è inaccettabile, e la cosa ancor più grave sta nel fatto che la dirigente scolastica ha aggiunto che l’amministrazione era a conoscenza di questa situazione. Gli uffici erano stati informati sin dall’inizio dell’anno scolastico che il personale dell’istituto scolastico non avrebbe utilizzato i tablet messi a disposizione per ordinare i pasti». In conclusione, il progetto presentato lo scorso 29 maggio 2019 da Strani è allo stato un completo fallimento come tutta l’amministrazione pentastellata.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

2 Commenti
  • Rosa de Luca

    Complimenti x l’articolo, vorrei si potesse chiedere di “tirar fuori” questo famigerato Conatratto tra comune e biorostoro. Dovrebbe essere specificato ed in maniera molto chiara e dettagliata chi dovrebbe avere il ruolo di confermare le presenze dei bambini.

    Novembre 5, 2019

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.