REGIONE LAZIO – Una testo di legge mascherato da “condono” che darebbe ossigeno per un tempo determinato (un anno) ad alcune aziende estrattive discriminandone altre. Che per questa ragione potrebbe essere a forte rischio d’ammissibilità.

La soluzione trovata dall’assessore regionale Gianpaolo Manzella (Pd) su indicazione della giunta, frutto di una mediazione con il gruppo 5Stelle dal quale dipendono le sorti dell’anatra zoppa zingarettiana in aula alla Pisana, traccia infatti un profilo di illegittimità se non di incostituzionalità, marcando differenze discriminatorie tra le imprese oggetto “solo” di preavviso di revoca, una decina – e per le quali il Comune di Guidonia Montecelio ha comunque già concluso la procedura di revoca – e le altre che per sfortuna o fato, da qualche settimana, si sono già viste notificare il provvedimento di revoca. Risultato: non possono più scavare e sono state costrette ad avviare procedure di licenziamento degli operai, un centinaio da aggiungere ai 90 già a casa. Più che un testo “salva cave” è un testo “salva Comune”: lapidario Filippo Lippiello, il presidente del Centro per la valorizzazione del travertino romano a capo della Str Spa, azienda assieme alla Caucci destinataria dei provvedimenti di revoca. La giunta Zingaretti, è il suo ragionamento, sotto la spinta dei 5stelle regionali sta cavando d’impaccio l’amministrazione guidoniana, il sindaco penstastellato Michel Barbet che altrimenti non saprebbero come uscire dal vicolo cieco in cui si è messi, più di una decina di imprese chiuse e le ripercussioni occupazionali che ne deriverebbero, ma i 190 operai che hanno già perso il lavoro hanno gli stessi diritti degli altri che adesso un cavillo giuridico discriminatorio vuole invece  tentare di salvare.

Un pasticcio normativo appunto alle cui correzioni (eventuali) si lavora ancora in queste ore. Per superare quei profili di illegittimità che ne hanno fatto slittare ancora l’approvazione e che in caso contrario potrebbe da subito essere oggetto di ricorso. Tecnicamente è un emendamento “salva cave” previsto all’interno del collegato di Bilancio (o decreto multiproroghe) in via di approvazione nel consiglio regionale, in realtà è un testo generalizzato che interviene inoltre sulla riorganizzazione delle competenze sui due distretti industriali di Tivoli-Guidonia e Coreno Ausonio. L’aula è convocata in seduta plenaria alle 14 di lunedì 24 settembre per l’approvazione finale della legge, mentre scade alle 12 (sempre di lunedì) il termine ultimo per la presentazione di sub-emendamenti al testo Manzella (già depositato e ritirato 3 volte) che potrebbero modificare il Corpo iniziale della norma, sempre se non interverranno pareri di inammissibilità sullo stesso emendamento che a quel punto potrebbe essere addirittura ritirato.

 

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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