GUIDONIA –  L’ultima frontiera degli sversatori abusivi che gestiscono lo smaltimento illegale dei rifiuti. Sono i terreni agricoli a bassa rendita e valore che possono diventare oro sul mercato dello smaltimento di ingombranti, materiali di risulta, scarti dell’edilizia. Uno si trova sicuramente a via Romana, nel territorio comunale di Guidonia Montecelio. Punto di approdo degli svuota cantine che a pagamento ritirano a domicilio divani e Tv e invece di smaltire secondo termine di legge  si liberano del carico anche dandolo alle fiamme nei terreni di via Romana. Le immagini le ha mostrate con l’utilizzo di un drone Corrado Formigli, durante la puntata di Piazza Pulita andata in onda ieri sera giovedì 7 novembre. Si parlava di terra dei fuochi e roghi tossici nell’area di Roma Est, VI municipio della capitale, un grande sversatoio abusivo a otto chilometri dal Colosseo, dove – denunciano medici e cittadini – la vita è difficile per i miasmi e le patologie respiratore neoplastiche  che con maggiore insistenza rispetto ad altre zone colpiscono la popolazione. Proprio durante la diretta, l’inviato di Piazza Pulita, lanciava il servizio su Guidonia Montecelio. Qualche giorno prima, fingendosi un cliente, aveva contattato uno svuota cantina dicendo di doversi liberare di due divani. Una volta concordato il prezzo e pagato il servizio, sistemato un dispositivo Gps  per tracciarne la direzione, gli ingombranti caricati sul camion prendevano la via di Guidonia. Arrivando in un terreno privato trasformato in una discarica a cielo aperto, delimitato da una recinzione che non permette di guardare all’interno. Ci ha pensato il drone a riprendere le immagini dall’alto.

Una terra di confine è la terza città del Lazio, dove l’assenza dei controlli sono il lasciapassare per gli sversatori abusivi che arrivano dalla capitale e chissà da quali altri luoghi. Manca anche la minima cognizione del problema e una mappa di quanti e quali terreni sono a disposizione della attività illegale di smaltimento abusivo dei rifiuti. La immondizia sulle strade e i 50 zozzoni in videoscope beccati nel corso di un anno, diventati l’alibi e la propaganda dei 5Stelle al governo, sono solo la patina sopra al problema che potrebbe essere esteso e dai contorni ignoti. Nei terreni agricoli privati le fototrappole del sindaco Michel Barbet non c’arrivano, qualche lustrino per coprire lo sterco.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

2 Commenti
  • carlo conversi

    sono un agricoltore di Guidonia che ha subito sversamenti di ben quattro carichi non su terreno incolto o sassoso ma al centro di campi coltivati non lontani da strade trafficate. Di questi soltanto in un caso, con l’aiuto dei Carabinieri Forestali di Guidonia, si è riusciti ad arrivare al nome del probabile committente, mentre per un altro carico composto soltanto da vetri industriali lo smaltimento mi è costato la somma di € 250. Lascio immaginare le complicazioni burocratiche che seguono l’individuazione del responsabile che di fatto possono lasciare per anni il ripristino del terreno nello stato naturale.

    Novembre 11, 2019

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