Sul Tmb silenzio assordante e Ibba (da Fonte Nuova) perde le staffe: dove sono gli antagonisti guidoniani di un tempo? Semplice: governano e sono a un passo dal Senato. Parabola (discendente) di una battaglia ambientalista
GUIDONIA – Un silenzio assordante per usare un ossimoro che renda l’idea. L’unica voce fuori dal coro, in queste ore, quella di Donatella Ibba. La legal-ambientalista extra territoriale, amica di vecchia data dell’assessore al Personale Romina Polverini ai tempi delle battaglie comuni, da Fonte Nuova si chiede (giustamente) dove diavolo sia finita l’amministrazione guidoniana di Sebastiano Cubeddu, Giuliano Santoboni, Serenella Di Vittorio nella lotta contro l’apertura del Tmb dell’Inviolata.
Perché Michel Barbet, il sindaco 5Stelle costruito a tavolino (anche) sulle istanze anti impianto dagli ex faristi di cui sopra, è oggi inspiegabilmente sparito dalla lotta di base di cui è stato parte integrante? La guerra di quel variegato movimento noto come Cra (comitato di risanamento ambientale), attento negli ultimi 20 anni alle virgolette degli atti, così estremista al suo interno da avere determinato, un lustro fa, la cancellazione del circolo di Legambiente di Guidonia (dopo la rottura con la direzione regionale della associazione propensa a trattare sulla capacità del Tmb cerroniano) sembra essersi persa nelle stanze del potere di governo. Come sembrano “contentini” le impugnazioni di sentenze e deliberazioni, condivise dall’amministrazione in via formale con il Cra, di procedimenti autorizzatori dell’impianto, già nella consapevolezza che nulla di concreto potrà prefigurarsi all’orizzonte a fronte di un investimento di denaro pubblico. In questo contesto di drammatica attualità, dove le esigenze di governo non coincidono con le lotte che furono, Donatella Ibba da Fonte Nuova, a capo a sua volta di comitati locali pronti a dare battaglia, chiede al sindaco, a Sebastiano Cubeddu che sulle istanze ambientaliste comuni ha costruito una carriera politica, a Serenella di Vittorio che su quelle istanze arrivò in consiglio comunale, agli amici Giuliano Santoboni, capogruppo del partito di governo, a Romina Polverini, un tempo stradaiola a difesa dell’Inviolata e oggi comodamente seduta sulla poltrona di assessore, ma voi dove siete? Dove siete finiti?
Come si cambia per non morire
Donatella Ibba, nello specifico, chiede a Michel Barbet che fine abbia fatto la mozione (contro l’impianto) prodotta dalla maggioranza 5Stelle in consiglio comunale solo qualche settimana fa. Un atto inutile perché privo di effetti concreti, anche se il sindaco avrebbe dovuto tenerne conto e, su delega dell’assise, andare a battagliare in Regione, cosa che, sostiene Ibba, si è guardato bene dal fare. Che risulti (a Ibba) la mozione non è stata nemmeno trasmessa via fax. E chiede ancora la capopopolo fontenovina, come mai il governo 5Stelle di Guidonia non sia ripartito da un’altra delibera del giugno del 2012, votata a maggioranza in aula dalla destra allora al governo della città. Forse perché quella delibera contiene una serie di inesattezze, se non falsità, servite nel tempo strumentalmente, ma ormai inutili oggi che si è al timone del comune? La prima è che l’area dell’impianto sia interessata dall’inquinamento della prospiciente discarica: non c’è un atto di Arpa Lazio che lo affermi; la seconda è che essa ricada all’interno del Parco naturalistico dell’Inviolata, non è vero; la terza e che vi sia inquinamento della falda acquifera, non c’è passaggio nelle carte di Arpa o della Asl che abbia mai esplicitato di un inquinamento della falda acquifera ma solo delle acque sotterranee. Bugie diventate negli anni mezze verità, buone per l’opposizione e non più per il governo? Ora Ibba è sola, da Fonte Nuova, in attesa della manifestazione del 3 febbraio da lei stessa convocata (anche a nome del Cra) a Santa Lucia di Fonte Nuova, inutile sul piano pratico di contrasto all’apertura del Tmb. Ma tutto continua a fare brodo da quelle parti, non più a Guidonia dove il brodo è già fatto.