GUIDONIA – Aumentano i costi di smaltimento per le utenze domestiche e industriali, l’amministrazione 5Stelle il 19 dicembre ha licenziato le linee guida del nuovo appalto (eccole) in via di elaborazione e il dato è inconfutabile: saranno a carico dei privati le spese di pulitura lavaggio dei contenitori qualora venga superato il numero massimo previsto dal Comune nel capitolato; si pagherà inoltre a parte il conferimento «in esubero» rispetto a una soglia massima stabilità sempre dall’amministrazione. Un provvedimento che interesserà una serie codificata di rifiuti come gli ingombranti, gli sfalci, le potature, gli inerti. Con le nuove regole «i servizi saranno da considerarsi a domanda individuale con addebito all’utenza, comprendendone gli oneri di ritiro, trasporto e smaltimento presso gli impianti selezionati». Una mazzata per famiglie e imprese già messe a dura prova dagli inevitabili quanto annunciati rincari, ne abbiamo scritto qui: Bergamo in aula: smaltire l’umido costerà il 65% in più. Fino a 2 milioni l’anno. I maggiori costi graveranno sulla Tari

Un’impennata dei costi per gli utenti, con aggravio della tariffazione che però sarà puntale, consentirà all’amministrazione un investimento ridotto rispetto a 5 anni fa mantenendo gli stessi servizi. Ma nelle linee guida, che nelle intenzioni dell’assessore all’Ambiente Manuela Bergamo dovranno indirizzare gli uffici nella redazione del nuovo capitolato d’appalto, c’è la eventualità che l’amministrazione si doti di un «proprio impianto di smaltimento in cui dovranno essere conferiti i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata del territorio comunale». Che tipo di impianto abbiano in mente i 5Stelle e dove intendano collocarlo e un mistero. Potrebbe trattarsi di una discarica per il conferimento di inerti, di un Tmb per il trattamento della frazione inorganica, o anche di un impianto per il recupero dell’umido. Intanto la discussione sul nuovo appalto appassiona la commissione Ambiente, dove si discute del servizio che verrà dopo giugno 2020, quando scade il contratto con Tekneko, la società che gestisce la raccolta differenziata.

Il capitolato è già in lavorazione negli uffici comunali, la gara di valenza europea peserà sui bilanci pubblici per oltre 50milioni di euro nei cinque anni successivi all’aggiudicazione. Anche se gli indirizzi della giunta rispetto al passato hanno previsto lo spacchettamento del servizio di gestione del verde che verrà affidato con differente proceduta e ulteriori oneri per gli utenti. Ma c’è anche la ipotesi di una gestione in house del servizio di raccolta e smaltimento del rifiuto domestico che la giunta 5Stelle starebbe valutando. La novità è infatti contenuta nella determina 155 del 30 dicembre (eccola) a firma del dirigente all’Ambiente Egidio Santamaria, che dispone l’incarico all’avvocato Francesco Consalvi del Foro di Roma di uno studio di fattibilità a carattere tecnico giuridico finalizzato alla «internalizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento del rifiuto solido urbano». Una consulenza anch’essa onerosa (20mila euro) per la individuazione di soluzioni praticabili in via autonoma dal Comune di Guidonia Montecelio con la costituzione di una società Municipalizzata sul modello dell’Ama di Roma Capitale o dell’Asa di Tivoli o di compartecipazione societaria attraverso l’acquisizione di quote, ne avevamo scritto qui: Rifiuti Guidonia, idea Asa Spa: i 5Stelle vogliono regalare l’appalto alla municipalizzata di Tivoli. Senza fare la gara

Una curiosità riguarda però l’avvocato Consalvi, presidente dell’associazione Giustizia medica con sede a Roma che si occupa di ottenere risarcimenti per i familiari delle vittime di malasanità, al sua fianco opera, come vice, Elisa Strani, avvocato e assessore alla Istruzione, Sport del Comune di Guidonia Montecelio. Quale attinenza intercorra tra una specializzazione nel trattare cause di malasanità con questioni tecnico giuridiche relative a un appalto di servizio sulla munnezza dovrebbe spiegarlo il sindaco Miche Barbet. Non è la priva volta che assessori 5Stelle finiscono per prediligere personaggi amici o conoscenti per l’affidamento di consulenze onerose per l’Ente. Era successo nel 2018 con Tiziana Guida che, da delegata all’Ambiente e prima di dimettersi, chiamò il suo presidente dell’Ordine dei geologi a svolgere uno studio sulla bonifica dell’ex discarica  Guida «assume» il presidente dell’Ordine (di cui è vice) per curare l’Inviolata. La consulenza è di 24mila 500 euro.  C’è una sottile linea di demarcazione tra la casualità ripetuta nelle scelte e un vero marchettificio degli incarichi, nella fattispecie targato 5Stelle.

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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