GUIDONIA – En passant, allo scopo di intestarsene il pubblico merito, Michela Pauselli, assessore alla Cultura in quota lista «ConSenso Civico» l’aveva buttata lì: sarà un Natale «ulteriormente arricchito con l’esibizione, il 27 e 28 dicembre, dei Gemelli di Guidonia che durante il loro tour nazionale faranno tappa nella loro città» (dichiarazione del 7 dicembre scorso). Annuncio generico. Ora svelato nei dettagli dalle pezze di appoggio. Precisamente dalla determina 207 pubblicata martedì 13 dicembre CLICCA QUI E APRI IL LINK  a firma del dirigente ad interim del settore Cultura, il vigile Paolo Rossi. Oggetto: «Progetto “Voci e suoni di Guidonia Montecelio”. Accertamento somma di cui alla determinazione LAZIOCrea 587/2022. Affidamento di prestazioni artistiche e professionali ai sensi dell’art. 36 comma 2 lett. a) del d.lgs 50/2016 e sms». 

Subito una informazione di utilità: la somma «impegnata» da Lazio Crea Spa nel maggio scorso a favore del Comune di Guidonia Montecelio, alla data del 31 ottobre 2022, non risulta ancora liquidata. Si tratta dei 25mila euro (al netto dell’Iva al 22%) finanziati dalla Regione Lazio attraverso la «cassaforte» di famiglia, la Spa d’invenzione zingarettiana nata allo scopo di alleggerire i bilanci ufficiali di via Cristoforo Colombo e trasferire l’immagine di un immaginario risanamento dei conti regionali.

Le pagine in formato Xl riferibili a «Acquisti Lazio Crea, aggiornamento al 31 ottobre 2022» rimandano in forma plastica il lungo fiume di denaro pubblico confluito in ben 1.185 impegni di spesa adottati da inizio anno. Chi ne sono i beneficiari? Nel miracoloso elenco sono presenti persone fisiche (identificabili con codice fiscale) per lo più professionisti, ma anche associazioni culturali e di varia denominazione, fondazioni, giornali e agenzia di informazione e/o comunicazione con sede in mezza Italia, enti pubblici e/o di diritto pubblico e privato. Rivoli di soldi che partono da LazioCrea e arrivano in larga parte nei comuni della provincia di Roma (con una predilezione dei Castelli Romani e del Litorale), nella Capitale e nelle zone del frusinate. Poco o niente viene destinato alle Sabina reatina e a Rieti (15mila euro per la fiera internazionale del peperoncino). 1185 «impegni di spesa», in molti casi contestualmente liquidati, che sono andati a foraggiare progetti di dubbia utilità sociale. Decine di milioni di euro (una sessantina), calcolo fatto a spanne per la difficoltà di addivenire alla esatta somma algebrica, spese (anche) in buffet e aperitivi (memorabile quello offerto al Museo Maxxi di Roma a 150 persone, costo: 3500 euro). Tra le voci più curiose risalta l’acquisto per 700 euro delle copie di un libro di favole per bambini; o i 10mila euro andati per la promozione delle politiche giovanili presso il Circolo bocciofilo di Villanova di Guidonia (l’associazione è tra l’altro habitué del contributo, anche l’anno precedente era in elenco); ancora, i finanziamenti all’associazione Amatrice a Cavallo per il sostegno alla cultura equestre.

La somma che fa il totale: centinaia e centinaia di prebende (regalie) dispensate a destra e a manca con la formula, riportata pedissequamente nell’estratto, dell’ «Attività con visibilità istituzionale della Regione Lazio». È in questo modo che i micro finanziamenti (si fa per dire), che nella stragrande maggioranza dei casi oscillano tra 1000 e i 40.000 mila euro, vanno a sostentare associazioni cinofile e cinefile; associazioni e società sportive; confraternite religiose; parrocchie, chiese e abbazie;  l’Anpi (Associazione nazionale partigiani); associazioni legate al mondo Lgtb in occasione del Gay Pride ma anche il Mo.da.vi (Movimento delle associazioni di volontariato) e i circoli a tutela della famiglia, ce n’è per tutti i gusti. L’elenco di spesa, che analiticamente rimanda ai finanziamenti erogati attraverso queste associazioni (ma non mancano le fondazioni), è per la creazione di festival cinematografici, teatrali, di animazione, spettacoli dal vivo, l’esibizione di bande musicali e orchestre. Non mancano i benefit a favore delle Proloco (non tutte), come le attività finanziate nel mondo delle cooperative: ci sono perfino 30mila euro pagati a pari merito alla A.S Roma e alla S.S Lazio per promuovere il logo della Regione e dare visibilità all’amministrazione Zingaretti.

Il vero «pozzo senza fondo» di questo meccanismo di elargizione a pioggia è senza dubbio il Castello di Santa Severa. Milioni di euro di micro e macro finaziamenti per qualunque tipo di intervento: dalle guide turistiche alla gestione delle pulizie; dai costi del parcheggio, fino alle iniziative culturali turistiche spesate dalla «A» alla «Z» dalla Regione attraverso LazioCrea, per l’organizzazione e la promozione di eventi dati a terzi con il criterio dell’«affidamento diretto». Non mancano le feste a gogo: di fine e inizio estate, primavera e inverno, così a coprire le quattro stagioni. Ancora: corsi professionali di una sola video lezione, in un caso pagata oltre 54mila euro. In questo meraviglioso, variegato mondo, a naso fatto di privilegi e di spreco di denaro pubblico, si è ritrovato nel 2022 il Comune di Guidonia Montecelio, stranamente l’anno prima rimasto a bocca asciutta. Infatti, il 24 maggio del 2022, in piena campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale (miracolosamente verrebbe da dire), due progetti proposti dai pentademocratici (ma il merito evidente deve essere del Partito democratico da pochi mesi in giunta), vengono ammessi a finanziamento per complessivi 50mila euro.

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Con la solita formula giustificativa dell’«Attività con visibilità istituzionale della Regione» riportata nell’estratto, con affidamento diretto e discrezionale, Laziocrea accoglie la richiesta di sussidio di 25mila euro (al netto di Iva al 22%) per coprire le spese del progetto «Guidonia Montecelio si colora di nuovo» il cui destino resta incerto, almeno nelle carte comunali. Nello stesso giorno, analoga somma viene stanziata per il progetto «Voci e Suoni di Guidonia Montecelio». Soldi che l’amministrazione civica del sindaco Mauro Lombardo decide ora di investire nel concerto natalizio del bravissimo trio di artisti, impegnato in questi giorni in un tour nazionale: i Gemelli di Guidonia. Gli accertamenti contabili diranno se le somme sono state trasferite dopo il 31 ottobre e già nella disponibilità di spesa dell’Ente.

Come è scritto in determina, sarà un evento aperto e gratuito. Due concerti per i cittadini normali (i Vip si ritengano esclusi), da tenersi al Teatro Imperiale nelle serate del 27 e 28 dicembre, senza costi del biglietto e su prenotazione e fino a esaurimento posti. Così dovrebbe essere. Sgradite comparsate istituzionali, fasce tricolori e primi posti riservati alle autorità. Del resto, a pagare per godersi lo spettacolo, ci ha pensato Pantalone.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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