Spese di viaggio perché vive in un altro comune, la grillina emerita batte cassa e prende i soldi – Guidonia
GUIDONIA – Nel passato la pratica era finita nel mirino polemico dei grillini cresciuti nel brodo di cultura dei tagli ai privilegi e ai costi della politica. Oggi, che sono diventati la Casta che volevano abbattere, per i 5Stelle farsi rimborsare le spese chilometriche è diventato un fatto normale. Un atto dovuto verso gli amministratori che risiedono in un comune diverso da quello dove si recano per svolgere la funzione pubblica: partecipare alle commissioni e ai consigli comunali. Un rimborso che si aggiunge al già (ricco) gettone di presenza (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Costi ancora «gonfiati» dei gettoni, impegnati 117mila euro per le spese del consiglio comunale. A chiedere il rispetto di quanto previsto dall’articolo 84, comma 3, del decreto legislativo 267/2000 è stata la grillina emerita Loredana Roscetti, a livello locale confluita in Attiva, lista che accoglie pentastellati in esilio.
Roscetti Loredana, detta Lorena, 35 voti all’attivo nelle elezioni comunali del 2017 con il M5S risultando non eletta, era subentrata in consiglio comunale al dimissionario Stefano Bufalieri nel luglio del 2019. La richiesta dei rimborsi chilometri riconosciuta con determina del segretario generale Livia Lardo numero 3 del 2 marzo 2021 ha effetti retroattivi.
Ma ecco cosa prevede l’articolo 84, comma 3, del decreto legislativo 267/2000:«Agli amministratori che risiedono fuori del capoluogo del comune ove ha sede il rispettivo ente – si legge al comma 3 – spetta il rimborso per le sole spese di viaggio effettivamente sostenute per la partecipazione ad ognuna delle sedute dei rispettivi organi assembleari ed esecutivi, nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate».
In pratica, si tratta di un rimborso cui hanno diritto quanti non abitano a Guidonia. Così Roscetti ha presentato la richiesta per due volte nel corso del 2020 e alla fine è stata accontentata: spese liquidate in 503,07 euro per la partecipazione a ben 73 sedute tra consiglio e commissioni in periodo pre lockdown.
Il rimborso delle spese di viaggio, sostenute per l’utilizzo del mezzo privato «nel percorso intercorrente tra la propria abitazione e la sede del Comune di Guidonia Montecelio, nei giorni di partecipazione alle varie sedute delle commissioni consiliari nonché dei consigli comunali», era per Roscetti necessario in quanto, in alternativa, per coprire il tragitto avrebbe dovuto cambiare quattro mezzi pubblici. Meglio l’auto personale, che per di più monta un motore Gpl e comporta un notevole risparmio per l’Ente. L’articolo 77 del decreto legislativo 112/2008 stabilisce poi l’entità del rimborso, pari a un quinto del costo di un litro di carburante moltiplicato per il numero dei chilometri (60 nel caso di Roscetti) percorsi da casa a Palazzo Guidoni. Privilegi che non spettano ai consiglieri e/o assessori che risiedono ad uguale distanza, o anche maggiore, ma all’interno dello stesso comune. Tant’è.