GUIDONIA – Bei tempi i tempi della chiarezza amministrativa. Quando consiglieri comunali e assessori residenti fuori comune chiedevano i rimborsi delle spese chilometriche tout court e nell’albo pretorio del comune, comparivano le relativa determine dirigenziali con gli importi finanziati al centesimo. Costi della democrazia difficili da far digerire al cittadino, privilegi della casta e via discorrendo, è in nome di convincimenti così radicati nei populisti 5Stelle che gli indennizzi sono spariti dalla evidenza pubblica? Nascosti tra altre voci di spesa per evitare critiche e polemiche? Se lo chiede Giovanna Ammaturo, consigliere di Noi con Salvini. Che dà anche qualche numero (evidentemente sottratto con metodo alla attenzione della pubblica opinione) sugli onesti amministratori pentastellati: in sei mesi di governo, giunta e sindaco, si sono finanziati 250mila euro di emolumenti, comprensivi dei 15mila euro per il pagamento delle quote forfettarie annuali, relative a oneri assistenziali, previdenziali ed assicurativi ai rispettivi istituti.

Nelle passate amministrazioni, rileva Ammaturo, venivano pubblicate mensilmente le prebende riferite ai rimborsi chilometrici di consiglieri e assessori residenti fuori comune, una voce di spesa improvvisamente scomparsa dagli atti pubblici. Che fine ha fatto la trasparenza, si interroga il consigliere che, nel merito, ha presentato una interrogazione al sindaco? Gli amministratori che pure si pagano stipendi pieni, hanno rinunciato ai rimborsi? Anche se la possibilità di ricevere gli indennizzi per le spese sostenute nel corso dell’esercizio del mandato è prevista dall’articolo 8 del Testo unico degli enti locali, seppur soggetta “alle limitazioni finalizzate al contenimento delle spese gravanti sul bilancio comunale”? In tempi di vacche magre per le casse pubbliche sarebbe gesto responsabile, sarà veramente così? Oppure la somma viene corrisposta a consiglieri e assessori che ne abbiano fatto richiesta, insieme all’indennità di mandato?

Per Ammaturo, che attacca a testa bassa, la trasparenza per i 5Stelle è solo uno specchietto per le allodole. “Desideriamo conoscere a nome della Città da quando sono stati remunerati sindaco ed assessori unitamente ai rimborsi chilometrici, in questa città ci sono migliaia di pendolari a cui non viene riconosciuto un euro per andare a lavorare anzi è aumentato il pedaggio autostradale. Intanto gli ex, senatori e deputati, del M5S hanno urlato per 5 anni e strombazzato su ogni sito per togliere i vitalizi ai gerarchi della politica ma nulla è stato fatto per abrogare il rimborso chilometrico a migliaia di politici comunali in Italia residenti fuori dal comune in cui espletano il loro mandato”. 

 

 

 

 

 

 

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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