GUIDONIA – Interrogazioni al sindaco 5Stelle Michel Barbet rimaste senza risposta, segnalazioni alla Asl di zona che non hanno prodotto effetti, i giusti controlli a tutela della salute, Giovanna Ammatuto, consigliere comunale di Fratelli d’Italia però non si ferma. E rilancia chiedendo a Barbet e all’amministrazione comunale quanti e quali verbali con relative sanzioni siano stati elevati e attraverso quali controlli. Perché la frutteria suk di Setteville continua a esporre la merce in strada senza prevenzione per la salute, «frutta e verdura lasciate fuori dal locali ad assorbire i gas di scarico delle auto in transito». Si tratta di attività che oltre a far concorrenza ai negozianti storici per i prezzi a ribasso e gli orari ultra flessibili, non sarebbero sempre regolari, sotto più punti di vista. Gestite in condizioni igienico sanitarie indecenti, occupazioni di suolo pubblico non autorizzate, carico e scarico merci in orari notturni, incuranza per le regole e immobili privati che continuano a svalutarsi a causa del crescente degrado.

Per Ammaturo «un fenomeno endemico che ha assunto una inquietante normalità sulle strade non solo della terza città del Lazio ma di centinaia di Comuni. La salute dei cittadini – continua il consigliere in una nota stampa – è un bene fondamentale garantito dalla Costituzione e dallo Statuto su cui pure i sindaci e i presidenti della ASL hanno giurato. Vedere i carciofi in terra sui marciapiedi e sull’asfalto stradale non è giustificabile né comprensibile. Oltre ai gas di scarico, la polvere in cui si ritrovano decine di spore di milioni di batteri uniti alle troppe mani che toccano la merce in vendita è inaccettabile. Per certi negozi non ci sono regole mentre al contrario in tanti altri non mancano una miriade di controlli dalle cuffie a un sistema di monitoraggio e rilevazione fatte dal commerciante in autonomia. Esistono leggi già dal 1962 e da tempo ribadito dalla Corte di Cassazione , la messa in commercio di frutta all’aperto ed esposta agli agenti inquinanti costituisce una violazione dell’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari, oltremodo se ciò avviene in modo ripetuto e prolungato. Esistono centinaia di sentenze dei tribunali, articoli del codice penale e del codice della strada. Eppure nulla si muove. Mi auguro – conclude Ammaturo – che il nuovo assessore all’Ambiente, Manuela Bergamo, che nella vita è maresciallo dei Carabinieri della Forestale prenda a cuore la salute dei cittadini ed intervenga in maniera adeguata e che tutti i commercianti siano monitorati nello stesso modo».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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