GUIDONIA – L’attacco è duro quanto basta, sferrato con un linguaggio poco burocratico e molto umano: il segretario generale del Comune di Guidonia Montecelio Livia Lardo contro la unione sindacale di base (Rsu) e Eugenio Carloni della Cgil funzione pubblica, accusati di fare politica. Di agire al di fuori degli ambiti di competenza, di tracimare in quelli della gestione e dell’indirizzo politico. Lo scontro è epistolare. Il sindacato con la nota 101682 assunta al protocollo dell’Ente il 28 novembre scorso sollevava una serie di punti dolenti nella gestione del personale. Poche unità lavorative impiegate nel uffici, la mancanza di programmazione sul fabbisogno, il valzer dei dirigenti e degli assessori nonché una macrostruttura definita dal sindacato «squilibrata». Ma anche le progressioni verticali del personale dipendente, divenute oggetto di una contestata procedura concorsuale interna. La risposta al vetriolo di Lardo non si è fatta attendere. La nota è la 104630 del 6 dicembre con cui il segretario generale ribatte punto su punto al sindacato, definendo le criticità sollevate da Carloni come «un suo giudizio». Il riferimento è alla macrostruttura, tutt’altro che «squilibrata». «Vorrei sapere – scrive Lardo – su quali basi si fonda e le motivazioni precise e dettagliate che la inducono ad esprimere tali valutazioni, in quanto alla sottoscritta risulta che gli uffici funzionano bene».

Il segretario mette poi in risalto le contraddizioni del sindacato sulla denuncia di carenza di organico: «Se da un lato ci si lamenta del poco personale dall’altro si sollecitano i nulla osta alle mobilità senza prevedere le necessarie sostituzioni, mettendo così a rischio il funzionamento degli uffici e dei servizi». E ancora: «Non è vero e lei lo sa signor Carloni che non c’è programmazione perché la programmazione del personale c’è stata ed è stata conclusa cosa che è difficile che avvenga in altri Enti con la nostra tempistica».

Indugia il segretario sulle assunzioni di due nuovi dirigenti e di «un altro che prenderà servizio il 31 dicembre». Infine, la stoccata sugli sconfinamenti di competenza: «Gli avvicendamenti degli assessori non è questione che riguarda la parte gestionale né le Rsu e nemmeno il segretario generale […] ritengo che nella sua nota lei abbia espresso considerazioni che esulano dal ruolo dell’Rsu in quanto sta giudicando e entrando nel merito della gestione dirigenziale nonché del ruolo politico degli organi di indirizzo politico istituzionale (di indirizzo e controllo)».

Sulle progressioni verticali del personale Lardo è categorica: sono ferme da 5 anni nonostante potevano essere già attuate. Quanto alle Procedure delle progressioni economiche orizzontali (Peo) sono in corso di elaborazione e presto ci sarà l’avviso pubblico. Subito dopo la delibera approvata dalla giunta il 5 dicembre. L’atto ha all’oggetto autorizzazione al presidente della delegazione trattante di parte pubblica alla sottoscrizione del contratto collettivo integrativo parte normativa 2018-2020 e fondo incentivante anno economico 2019 personale non dirigente».

Tutto bene dunque madama la marchesa? Sarà un dicembre di fuoco, sul tavolo le nuove assunzioni che verrano formalizzate entro fine anno attraverso lo scorrimento delle graduatorie tecnicamente valide presenti in altri Comuni. Dopo le dimissioni di Adriana Calì manca l’assessore al Personale, funzione svolta in questa fase dal segretario generale: con tutta evidenza è Lardo a decidere le strategie di concerto con il sindaco 5Stelle Michel Barbet, il Personale è affar loro.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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