GUIDONIA – I dirigenti devono rispondere finanche al telefono. E accendere il computer la mattina appena arrivano in ufficio. Soprattutto, devono leggere la posta. Come una qualsiasi azienda, il Comune di Guidonia Montecelio, deve funzionare per attrarre pubblico, e adeguarsi con forza alle leggi della comunicazione per creare consenso intorno al governo 5Stelle. Basta poi ai “compartimenti stagni”, le aree amministrative devono dialogare tra loro, scambiarsi idee e progetti. Anche se il lavoro in questione lo dovrebbe fare la politica attraverso gli assessorati.  Sta di fatto, che è più o meno questo il senso della nuova direttiva – che già crea più di qualche mugugno tra gli addetti – inviata oggi a tutti gli uffici. Un atto monocratico che, di prima impressione, potrebbe sembrare una reprimenda, anche dura, rivolta all’intero assetto burocratico dell’Ente, e forse e così. Di certo, è il tentativo maldestro (e sgrammaticato) di impartire, a tutte le figure di responsabilità e sulle necessità di una giunta che annaspa, le nuove linee guida sulla comunicazione “interna e esterna all’Ente”, con la motivazione che “i cittadini ci guardano, ci osservano, ci giudicano”. Un indirizzo che suscita (inoltre) più di qualche ilarità per come è scritto. Come nel passaggio in cui l’illuminato firmatario, il sindaco Michele Barbet, con una frase eccessivamente implicita, invita tutti a comunicare tra loro perché “ogni area – testuale – per essere tale, deve favorire i membri affinché entrino in un processo che vede l’ottica di lavoro di squadra…”.

Qualcuno stamane ha strabuzzato gli occhi credendola una scherzo,  una boutade, un colpo di sole pre agostano generalizzato, invece la famigerata direttiva numero 3/2018 – finalizzata a migliorare la capacità comunicativa dell’Ente l’interno e anche all’esterno del Palazzo – esiste davvero (leggi qui  e qui). Perché, sostiene Barbet, comunicare bene dentro, aiuta a comunicare meglio fuori. E a fare tanta plin plin.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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