Rincaro pedaggi A24, burocrazia e milioni di euro in ballo: così Delrio e il concessionario si fanno la guerra a spese degli utenti. Oggi alle 17 incontro al ministero, raccolte 100mila firme per dire no agli aumenti
L’AUMENTO del costo dei pedaggi (più 13 per cento) deciso a fine dicembre è la diretta conseguenza di una “guerra” senza esclusione di colpi combattuta tra i vertici della concessionaria Strada dei Parchi Spa da un lato e ministero delle Infrastrutture e governo dall’altro, tra Cesare Ramadori, amministratore delegato della società che ripetutamente ha parlato di “situazioni kafkiane” e Graziano Delrio, il numero uno di Trasporti e Infrastrutture, in queste impegnato con i presidenti di Regione Lazio e Abruzzo nella ricerca di soluzioni a problemi che lui stesso sembra avere determinato. Una “guerra” finita ripetutamente nelle aule della giustizia amministrativa tra impugnazioni e ricorsi e non ancora terminata, come riposta il sito online Rete8.it la prossima battaglia è fissata al 17 gennaio 2018, quando il Tar del Lazio entrerà nel merito delle decisioni assunte già lo scorso luglio, evitando il blocco dei cantieri per la messa in sicurezza di alcuni stratti della A24 A25 e intimando al ministero di pagare gli oltre 57milioni anticipati da Strade dei Parchi Spa per fare fronte a quegli stessi interventi.
Una situazione davvero kafkiana, quei lavori erano stati, del resto, ritenuti urgenti proprio da Delrio a maggio 2017 per prevenire i fenomeni di scalinamento dei viadotti autostradali in caso di terremoto, il ministero aveva, dal momento della notifica di quella ordinanza emessa dal Tar; dieci giorni per provvedere alla erogazione delle somme, salvo incorrere nella nomina di un commissario ad acta che dal Ministero, in caso di inerzia, subentrasse nella gestione. Ad oggi, la disputa non risulta essere risolta, e nel solco di contrapposizioni di poteri, di partite di giro, di oscillazioni di milioni di euro tra le casse ministeriali e la società, a farne le spese sono stati gli utenti. Con gli aumenti che la concessionaria minacciava di operare già a luglio, all’indomani del pronunciamento del Tar che disponeva, inoltre, il ripristino degli iniziali termini contrattuali cancellando di fatto il tetto ai pedaggi imposto dal governo e da Delrio a Strada dei Parchi nel triennio 2013-2016 .
Riposta ancora Rete8.it che “la vicenda che ha visto l’intervento del Tar Lazio ha inizio la scorsa primavera ed ha davvero dell’incredibile”. Infatti proprio a maggio 2017, la concessionaria Strada dei Parchi aveva avviato i lavori di messa in sicurezza dei viadotti della A24 e A25, aprendo 70 cantieri lungo le autostrade, perché “i lavori urgenti erano stati ordinati dal ministero delle Infrastrutture e prevedevano interventi per 169 milioni circa, solo che Del Rio ne aveva erogati solo 111, somma pari a due rate del prezzo di concessione che SdP versa ogni anno all’Anas” (ecco le partite di giro). È dunque dal maggio scorso che si trascina questa vicenda, senza dimenticare che la concessionaria non ha un Piano finanziario approvato dal ministero, quello precedente è scaduto da cinque anni, in assenza di quello strumento la concessionaria non può neanche ricorrere al credito ordinario per finanziare la manutenzione straordinaria dell’infrastruttura. In questo pastrocchio burocratico nel quale Del Rio ordina a SdP “di fare i lavori, indicando gli importi, ha i fondi ma alla concessionaria ne dà solo una parte, la società che a luglio minaccia, senza la decisione del Tar, di chiudere i cantieri e lasciare il lavoro incompiuto mandando a casa 700 persone”, che matura la decisione degli aumenti autorizzata dallo stesso ministero a fine 2017. A farne le spese i pendolari.
Intanto prosegue senza sosta la battaglia dei sindaci di Lazio ed Abruzzo contro i rincari. Rete8.it scrive che l’obiettivo per tutti è “quello di ottenere un confronto diretto con il ministro, a cui presentare le proprie istanze e consegnare le circa 100 mila firme raccolte con una petizione online lanciata dal sindaco di Aielli, Enzo Di Natale e quello di Carsoli Velia Nazzarro, impegnati in prima linea contro l’aumento delle tariffe. Alle 17:00 è previsto il sit-in davanti la sede del ministero delle infrastrutture a Roma”, dove gli amministratori chiederanno anche “la creazione di un tavolo istituzionale che possa ridefinire i criteri di concessione autostradale con Strada dei Parchi”.