Rifiuti romani, l’8 giugno si ferma (anche) il Tmb di Aprilia, l’effetto a catena che può investire Guidonia
ROMA – La data fissata ma la notizia non è esplosa in tv né sul web, ne hanno scritto La Repubblica e il Messaggero annunciano che mercoledi 8 giugno chiude (anche) il Tmb di Aprilia. Al momento una manutenzione di 10 giorni con tanta incertezza, però, sul futuro. Fabio Altissimi, il patron della Rida Ambiente, la società che gestisce dell’impianto, ha già comunicato ad Ama Spa, la municipalizzata capitolina, che alla riapertura è escluso che si possa continuare a trattare la quantità attuale. Un problema legato al conferimento in discarica, l’unica rimasta attiva del Lazio che si trova a Viterbo (gestore la Ecologica Ambiente della galassia di Manlio Cerroni dove conferisce anche la città di Guidonia Montecelio).
All’orizzonte, riporta La Repubblica il 3 giugno scorso, per la Capitale «ci sono giorni di passione: tra cinque giorni il Tmb di Aprilia della società Rida Ambiente non sarà più in grado di accettare da Ama ulteriori rifiuti da trattare. Saranno almeno duemila le tonnellate a settimana che rimarranno sul groppone della municipalizzata dei rifiuti, o più probabilmente sulle strade della Capitale […] 10 giorni in cui bisognerà fare a meno di 14 Tir che dal lunedì’ al venerdì fanno la spola dalle isole ecologiche dalla Capitale ad Aprilia per portare 350 tonnellate di spazzatura da trattare nell’impianto di Rida».
Il servizio dovrebbe riprendere il 20 giugno, ma superata questa fase critica, l’emergenza potrebbe non esaurirsi lasciando Ama nei guai. Rida «riuscirà a trattare i rifiuti romani salvo il verificarsi di eventi emergenziali – scrive ancora il quotidiano – collegati anche all’esaurimento dei quantitativi concessi dalla discarica di Ecologica Viterbo». Il problema è più ampio e la Regione Lazio ne è a conoscenza. Una volta ripresa l’attività post manutenzione, la Rida sarà ancora alle prese con le quantità contingentate imposte da Cerroni a Viterbo (sua la proprietà del Tmb dell’Inviolata di Guidonia), con il rischio di non trovare più spazi dove sversare gli scarti della lavorazione che necessitano di un sito finale di smaltimento.
Un bel rebus che coinvolge, inoltre, la discarica di Albano, dissequestrata qualche giorno fa, e quella autorizzata a Magliano Romano di proprietà di una società privata, Idea4, operante in partnership con Acea.
Leggi anche Dopo la gaffe della Alfonsi sui rifiuti romani, a Villalba arriva Gualtieri: precede «la monnezza»?
Intanto, per il 6 giugno, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha annunciato l’apertura di una cabina di regìa per gestire la grave emergenza che si preannuncia imminente nella Capitale. Alla Regione Lazio lavorano a una soluzione nel breve e medio termine, il pallino del gioco ce l’ha però in mano Cerroni, che chiede l’attivazione della convenzione con Ama Spa per iniziare a trattare i rifiuti romani nel Tmb di Guidonia, e poter chiudere il ciclo nella «sua» discarica di Viterbo. I tempi per decidere il da farsi sono strettissimi, dopo le elezioni amministrative, fanno sapere dalla Pisana, potrebbe scattare la procedura d’urgenza emergenziale per tirare fuori non solo Roma, ma tutto il sistema di smaltimento del Lazio dal pantano. Le soluzioni passano da Guidonia Montecelio.