GUIDONIA – Un bando da rimodulare nella durata dell’appalto. Non più 5 anni, come era nelle intenzioni solo qualche giorno fa, la formula alla quale lavorerebbe l’amministrazione 5Stelle adesso è quella dell’uno più uno. Un anno con la possibilità di rinnovo per i successivi 365 giorni, qualora la burocrazia impiegasse tempi più lunghi del 2021 per arrivare all’affidamento in house (direttamente e senza gara) della gestione del ciclo dei rifiuti all’Asa Spa di Tivoli. Michel Barbet avrebbe dunque deciso. E i bene informati parlano soddisfatti di una certa coerenza sindacale, mostrata verso quel «programma elettorale dei 5Stelle» che già prevedeva la «internalizzazione del servizio». Nessun retroscenismo a pesare sul ripensamento, solo la volontà di tenere fede alle promesse. Per questa e solo questa ragione il capo dell’amministrazione ha ingaggiato i consulenti, un avvocato e un ingegnere, al fine di studiare soluzioni adattabili ai desiderata degli attivisti. Anche se negli uffici si era, nei mesi passati, lavorato a tutt’altro. A un bando pubblico rivolto agli operatori esterni per un appalto della durata di 5 anni. Una schizofrenia che ha pesato sui tempi: la procedura di gara ultimata, pronta per la pubblicazione ma rimasta appesa. In attesa di essere rimodulata nella durata dell’affidamento a un solo anno. Ora il dado sarebbe tratto. Pronto sul tavolo delle valutazioni anche il piano industriale dell’operazione Asa, la seconda fase del piano: ammonterebbe  a 12/14 milioni di euro l’investimento stimato per l’acquisto dei mezzi di trasporto e infrastrutture. La forza lavoro, da individuare attraverso le procedure di legge previste per le municipalizzate, oscillerebbe invece tra le 140 e le 145 unità, per lo più operatori ecologici e trasportatori. Tecnicamente e legalmente il Comune di Guidonia Montecelio deve solo trovare il modo di acquisizione delle quote di Asa Spa. Una società per azioni a totale capitale pubblico del Comune di Tivoli  che dovrà dividere il servizio col vicino sotto ogni profilo, anche contabile, giuridico e amministrativo. Nessun problema però. Alla stesura di forme di accordo tra Enti lavora l’avvocato Francesco Consalvi, mentre lo studio di fattibilità che avrebbe partorito i numeri degli investimenti è stato d’interesse dell’ingegnere Gianluca Evangelista. Sono loro i consulenti ingaggiati dal sindaco (ne abbiamo scritto qui: Appalto rifiuti, dopo l’avvocato spunta l’ingegnere: il «pallino» Asa dei 5Stelle costa 50mila euro di inutili consulenze).

I fatti sono certi e accertati ma ufficialmente da Palazzo Guidoni non trapela niente di ufficiale. La ritardata pubblicazione del bando avvalora ulteriormente le indiscrezioni sulla operazione Asa Spa e la volontà conseguente di affidare il servizio all’esterno per il solo anno prossimo, al massimo quello successivo. La questione però è destinata a infuocare l’aula venerdì 14 febbraio nel consiglio comunale in calendario. Arianna Cacioni, consigliere della Lega per Salvini, è pronta a depositare una mozione che accenda la discussione e chiarisca i contorni di una vicenda che rischia ripercussioni anche sui livelli e la qualità occupazionali. Cacioni anticipa i contenuti in una nota stampa in cui fa cenno alle «inutili consulenze» e ai ritardi che hanno caratterizzato il lancio «del nuovo bando di cui non si vede traccia».

Gli interrogativi nella mozione Cacioni 

«Serve un appalto che garantisca la qualità del servizio ma che tuteli anche il tasso occupazionale del settore – scrive il consigliere – la dignità e la retribuzione degli operai che, tramite le ditte affidatarie, svolgono quotidianamente le attività di raccolta dei rifiuti. Tra le linee guida che la giunta ha varato, con deliberazione numero 131 del 201, manca, infatti l’indicazione del contratto collettivo che dovrà essere applicato nei rapporti di lavoro con il nuovo affidatario della raccolta e lo smaltimento. La scelta non è secondaria. Gli operai in mancanza di tutele potrebbero trovarsi a percepire una retribuzione notevolmente inferiore a quella attuale, al limite dello sfruttamento, e tutele lavorative peggiorate. Assistiamo invece al susseguirsi di affidamenti di incarichi inutili, consulenti scelti con metodi a dir poco dubbi, pagati con soldi pubblici e, come mettono nero su bianco gli uffici, su indirizzo espresso del sindaco. Solo tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio sono stati stanziati 45mila euro circa in consulenze finalizzate ad internalizzare il servizio. Certo non si può dimenticare che proprio uno di questi fortunati professionisti, selezionati per fornire supporto legale al Comune, risulti essere associato dell’attuale assessore alla cultura e pubblica istruzione, Elisa Strani, in un ente che si occupa di tutela dei malati. È difficile comprendere come un avvocato, la cui attività principale si concentra nell’assistere le vittime di errori medici, possa avere un curriculum ed esperienza adatta per occuparsi di appalti di servizi ambientali. La valutazione la faranno gli organismi competenti, compresa la Procura di Tivoli su nostra segnalazione. Barbet, però, a questo punto ci deve dire perché ha dato mandato agli uffici di valutare l’affidamento in house della raccolta rifiuti, in aperto contrasto con l’indirizzo espresso dalla stessa giunta solo pochi mesi fa e se il posto di lavoro di quanti operano nel settore sarà tutelato. Ed ancora, a beneficio di chi si progetta questa operazione? È vero che l’amministrazione sta cercando il coinvolgimento della municipalizzata di Tivoli, l’asa Spa? Portare la raccolta rifiuti sotto la sfera decisionale del municipio tiburtino garantirebbe un risparmio di spesa per la più grande e più estesa Guidonia, o siamo nell’ambito di un’operazione meramente politica per assoggettare nuovamente il nostro comune dal punto di vista ambientale agli altri territori? Sono tutti interrogativi a cui non ho risposta, perché la richiesta di accesso agli atti che presentato il 5 gennaio non ha avuto esito. La lettera del sindaco, Michel Barbet, citata nelle determinazioni che affidano gli incarichi non viene consegnata nemmeno ai consiglieri comunali, sarà forse oggetto di segreto di Stato? La Lega si batterà venerdì prossimo in consiglio comunale per fare chiarezza sulla vicenda e chiedere il ritiro immediato di questi incarichi».

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AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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