UN «concreto pericolo di infiltrazioni criminali» determinato dai collegamenti aziendali tra la Pontina Ambiente Srl (già raggiunta da interdittiva antimafia nel 2006 e nel 2014) e la Guidonia Ambiente Srl, entrambe nel Gruppo di imprese che fanno capo al magnate laziale dei rifiuti Manlio Cerroni. Proprio il legame societario, accertato con facilità attraverso una visura camerale, il 14 ottobre scorso era costato alla società proprietaria dell’impianto di trattamento meccanico biologico dell’Inviolata (Tmb), la Guidonia Ambiente Srl, la gestione commissariale disposta con provvedimento dell’ex Prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Di fatto una interdittiva antimafia ampliata negli effetti ai «soci» della Pontina Ambiente. La quale, però, ha partecipazioni anche in altre società. È il caso del Consorzio Ecologico Massimetta (sigla Co.E.Ma.), sodalizio societario nato nel 2007 dall’unione tra la Srl di Manlio Cerroni e la Ecomed Srl, a sua volta composta da Ama Spa e Acea Spa (ECCO LA VISURA CAMERALE CLICCA E LEGGI). Un’impresa a capitale misto pubblico-privato, frutto di un accordo politico-imprenditoriale tra il principale gruppo privato nello smaltimento dei rifiuti del Lazio e le due società del settore, controllate rispettivamente al 100% e al 51% dal Comune di Roma Capitale. Ci si chiede se, ricorrendo al criterio già applicato alle aziende che hanno (o hanno avuto) legami societari con la Pontina Ambiente, non sia il caso di approfondire i rapporti in essere tra Ama Spa e Acea Spa, sue «socie» per il tramite, appunto, della Ecomed Srl. 

Ma indagando nella tela di collegamenti aziendali (e nella storia degli impianti mai costruiti per smaltire i rifiuti  capitolini), si è scoperto (anche) che Ecomed (quindi Ama) è d’attualità in questi mesi per la vicenda del termovalorizzatore che il sindaco di Roma Roberto Gualteri vorrebbe costruire nella zona di Santa Palomba, ai confini con i Comuni di Pomezia, Ardea e Albano Laziale. Il sito, infatti, è lo stesso nel quale doveva sorgere un gassificatore/termovalorizzatore, su progetto presentato anni fa proprio dal Consorzio Ecologico Massimetta, a dimostrazione che nel settore dei rifiuti, a Roma e nel Lazio, esiste una reale economia circolare, dove tutto ritorna ai soliti sodalizi e i soggetti giuridici sono gli stessi di sempre.  

L’attualità raggiunge Ama anche per un’altra vicenda nella terza città del Lazio (Guidonia Montecelio). Due giorni prima del commissariamento disposto con provvedimento prefettizio (siamo al 12 ottobre 2022), Guidonia Ambiente – la cui compagine sociale è composta da Pontina Ambiente per quote pari al 39,6%; Ecoitalia 87 Srl per quote pari a 39,6%; Ecoambiente Srl per quote pari al 19,8% (raggiunta anch’essa da interdittiva antimafia a Latina nel luglio del 2022 per i legami con Pontina Ambiente); Impresa A. Cecchini & C. Srl con quote pari a 1% – ha stipulato un contratto di durata biennale con Ama Spa (scadenza 2024) per trattare nel Tmb dell’inviolata 500/600 tonnellate giornaliere di rifiuti indifferenziati provenienti dall’emergenza romana. Pontina Ambiente, diversamente socia di Ama e Guidonia Ambiente, è la «famosa» azienda della galassia Cerroni che ha acceso i fari dell’antimafia sulle attività del principale gruppo imprenditoriale privato operante nel Lazio. Colpita da interdittiva antimafia nel 2006, la misura venne confermata nel 2014 dall’ex Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. In ultimo, l’intreccio societario ha condotto al commissariamento di Guidonia Ambiente lo scorso 14 ottobre.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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