GUIDONIA – La «quarantena» alla quale vengono sottoposti i rifiuti raccolti nei domicili dei Covid positivi spaventano il sindacato. Per la sede scelta, l’isola ecologica di via Lago dei Tartari, e per il pericolo che corrono gli operatori ecologici e la stessa cittadinanza. Il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet è a conoscenza dei fatti denunciati da Mauro Piconi, segretario dell’Ugl di Roma e del Lazio (Servizi ambientali provincia di Roma), informato con una nota del 21 maggio scorso. Ad oggi la situazione non sembra mutata: il rifiuto indifferenziato proveniente dalle abitazioni di malati e quarantenati, deve essere sottoposto a una «fase di quarantena« di nove giorni prima di essere riversato negli impianti di trattamento: è il tempo entro il quale, secondo l’Istituto superiore di sanità, il virus muore, a prescindere dal tipo di materiale contaminato. Nel caso di Guidonia Montecelio il luogo nel quale è stato deciso di «stoccare» il rifiuto è l’isola ecologica di via Lago dei Tartari. Dove ogni giorno lavorano gli operatori della Tekneko, la società che effettua la raccolta domiciliare ordinaria dei rifiuti domestici e non si occupa di trattare i rifiuti Covid, affidati dal Comune alla società Pragma Arl.

Dopo lo stoccaggio, secondo le linee guida diffuse a marzo dall’Istituto superiore di sanità, il materiale di scarto proveniente dai domicili sottoposti a profilassi, deve essere poi avviato al trattamento meccanico biologico in un impianto Tmb o negli inceneritori, nel caso di Guidonia però non sono note le destinazioni passate e presenti di questi rifiuti. A mancare inoltre, le cifre del rifiuto ancora stoccato, e di quello già smaltito secondo le indicazioni di legge. «Siamo stati informati dai lavoratori che prestano la loro opera nell’appalto in oggetto (Tekneko ndg) che presso l’isola ecologica insistono i rifiuti delle utenze Covid-19 raccolti dalla Pragma consortile Arl – scrive Piconi al sindaco e alla stessa azienda Tekneko-. Che essendo potenzialmente infetti creano un pericolo alla salute dei lavoratori e della cittadinanza. Inoltre la permanenza di questi rifiuti infettivi presso l’isola ecologica rende impossibile riaprire la stessa creando sofferenza alla popolazione che non può smaltire i rifiuti ingombranti .Per quanto sopra chiediamo di adoperarvi immediatamente per lo smaltimento dei rifiuti delle utenze Covid-19 e di ripristinare le condizioni di sicurezza per i lavoratori e per la cittadinanza».

«Il sindacato ha messo nero su bianco i pericoli a cui sono esposti i lavoratori della raccolta differenziata dell’appalto Tekneko a causa della pessima gestione del settore Ambiente del Comune di Guidonia – commenta il consigliere della Lega Arianna Cacioni -. Devono operare in presenza dei rifiuti Covid raccolti da un’altra ditta e stipati all’isola ecologica, che proprio in ragione della presenza di questi rifiuti è ancora chiusa al conferimento per i cittadini. Continuiamo a chiedere da mesi la nomina del nuovo assessore, la verità è che questa città è pressoché allo sbando«.

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

1Commento
  • luciano ventriglia

    e come mai non c’è un TBM a Guidonia???

    Maggio 29, 2020

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