È UNA CONTRORELAZIONE quella approvata dalla commissione Trasparenza e pubblicità della Regione Lazio, «ripulita» dei passaggi più controversi, ricostruiti sui fattacci di Allumiere attraverso molteplici audizioni tenute nel corso di mesi. Dal testo approvato ieri (mercoledì 1 dicembre) a colpi di maggioranza Pd-M5S sono spariti elementi di fondamentale importanza per capire la «concorsopoli» andata in scena nel piccolo comune della provincia di Roma, 3.500 abitanti. Un meccanismo che anche al Comune di Guidonia Montecelio aveva favorito l’assunzione di quadri, amministratori, simpatizzanti di partito, prevalentemente pentademocratici (di Pd e M5S): questo sito d’informazione indipendente (per primo) ne aveva dato notizia: La graduatoria fa miracoli, entrano il consigliere (Pd) di Roma Capitale e il portaborse del grillino Porrello.

Gli esponenti della maggioranza hanno ridotto a 20 le circa 70 pagine della relazione in versione integrale, inizialmente arrivata all’attenzione dei commissari per l’approvazione finale. Dal testo sono spariti i passaggi chiave che chiarivano, ad esempio, la mancata presa d’atto della graduatoria finale di merito, l’ atto formale «mancante» del dirigente di Allumiere necessario a chiudere la procedura concorsuale. E ancora,  i fatti ricostruiti intorno a quel 24 dicembre del 2020, giorno cruciale per le assunzioni «pilotate» tra il Consiglio Regionale del Lazio e numerosi comuni della provincia di Roma, tra cui Guidonia Montecelio, che dalla «graduatoria dei miracoli» (sotto il profilo giuridico e amministrativo inesistente), il 31 dicembre 2020 ha assorbito 9 nuove unità di personale. 

Francesca De Vito, consigliere regionale ex M5S, membro della commissione presieduta da Chiara Colosimo (FdI), ha parlato di colpo di spugna puntando il dito contro Valerio Novelli, collega pentastellato. Suo il suo voto determinante che ha portato all’approvazione del testo edulcorato : «Oggi, nel corso della XIII Commissione Trasparenza, il voto del Movimento 5 Stelle, per mano del consigliere Valerio Novelli è stato determinante ai fini della sostanziale modifica di una relazione che riassumeva tutto il lavoro svolto durante le precedenti audizioni dei protagonisti della vicenda del concorso di Allumiere. Una modifica che di fatto fa sparire elementi fondamentali, emersi nel corso delle sedute – ha spiegato De Vito nel suo intervento -. Ma il Movimento oggi ha fatto di più, con questo voto ha voltato le spalle ad un suo consigliere, rappresentante del territorio, che da subito ha denunciato, dichiarandosi totalmente contrario alle modalità con le quali il concorso è stato condotto. Certamente oggi il Movimento 5 Stelle del Lazio aggiunge una triste pagina al suo percorso politico – ha aggiunto De Vito – iniziato al grido di onestà, onestà e dalla difesa dei territori come caposaldo sul quale basare la propria forza. Era un dovere sostenere il consigliere ad Allumiere Roberto Taranta, un uomo in prima linea che ha dato dimostrazione di grande forza, contrapponendosi a quel sistema di “conoscenze” sempre combattuto.

«Fin da subito ho mostrato la mia contrarietà al concorso, e alle relative assunzioni in consiglio, presentando a suo tempo una interrogazione – ha concluso De Vito -. Contrarietà confermata votando oggi contro la modifica della relazione che in questo modo fornisce una versione distante dalla realtà dei fatti, come chiunque può verificare riascoltando le registrazioni delle sedute. E credo che a nulla valga allegare i verbali delle stesse in calce, anzi sembra un po’ arrampicarsi sugli specchi o buttare la palla in calcio d’angolo. Molti sono i lati rimasti oscuri in questo concorso, a partire da una graduatoria definitiva mai emersa passando da gran parte degli assunti nelle Istituzioni fortemente legati alla politica, per arrivare ad un 24 dicembre giorno durante il quale sono avvenuti imbarazzanti passaggi di personale tra il Consiglio Regionale e il Comune di Civitavecchia. La magistratura farà il suo corso ma mi aspettavo dalla commissione e da quei “cittadini prestati alla politica” un segnale di distanza e una fredda analisi dei fatti avvenuti che, se non illeciti, ritengo quanto meno inopportuni».

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AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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