GUIDONIA – Chi sta con chi, l’obiettivo è quello di contarsi e ricollocarsi nello scacchiere politico. Alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio i consiglieri civici sono ormai schierati con i partiti e i candidati di riferimento. Con qualche riposizionamento clamoroso. C’è anche chi, da civico, si è candidato. È il caso di Arianna Cacioni. 

È un’assise cittadina a prevalente connotazione civica quella uscita dalle urne comunali a giugno 2022, dove 15 consiglieri comunali di maggioranza indossano la mimetica civica ma nello schacchiere regionale sono politici e partitici, una squadra capitanata dall’uomo al comando: Mauro Lombardo. Di questi, 5 sono espressione de «Il Biplano» (Tommaso Carnevali, Lucrezia Cataldo, Veronica Cipriani, Giuseppe Nardecchia, Rosaria Pasqualucci), lista di diretta manifattura sindacale, già pubblicamente orientata sulla candidatura di Marco Bertucci (Fratelli d’Italia) in campo nella corsa alla Pisana. C’è poi un gruppone nato da una ricucitura post elettorale. Ne fanno parte «Guidonia Montecelio Domani» (4 consiglieri, Mauro De Santis, Francesca Valeri, Alessia Croce, Maurizio Remoli); «Civici» (1 consigliere, Rocco Cisano); «L’Onda» (1 consigliere, Erick D’Alisa); «ConsensoCivico» (1 consigliere, Mirko Sotorino). Lateralmente a questo schema si colloca «Città Nuova» (3 consiglieri, Arianna Cacioni, Michele Venturiello, Andrea Mazza), mentre all’opposizione siede l’alter civico Claudio Zarro, che abbandonati da anni i 5Stelle guarda i fatti dalla angolazione del  momento, contando ad ogni elezione sovracomunale le proprie personali preferenze. Più che nei partiti, dove il gioco del chi porta chi è facile e scontato, è su questi 17 nomi che si decide la campagna elettorale regionale nella terza città del Lazio. Perché ciascuno di loro, singolarmente preso, è portatore di voti, perché sulla scheda delle elezioni regionali bisognerà scrivere (e far scrivere) il nome di questo o quel candidato, barrando la croce sui simboli dei partiti. Cerchiamo dunque di mappare i movimenti dei civici, raccontando a chi andranno le loro preferenze, e gli effetti che potrebbero derivare, a risultato acquisto, sull’amministrazione locale .

Marietta Tidei con l’assessore di «Guidonia Montecelio Domani» Cristina Rossi

«Il Biplano», come detto, fin dalla nascita nel 2017 può considerarsi una costola patriota, culturalmente assimilabile agli ex di An oggi in Fratelli d’Italia: compatti, i 6 consiglieri (sindaco compreso) dovrebbero planare sul candidato guidoniano del partito di Giorgia Meloni: Marco Bertucci. Una sfida all’ultimo voto con l’altro super gruppo, nato dalla somma di quattro sigle e dal lavoro di cucitura fatto del politico burocrate Aldo Cerroni. Le liste «Guidonia Montecelio Domani», «l’Onda», «ConsensoCivico» e «Civici» contano 7 consiglieri, quattro assessori, la presidenza del consiglio comunale e una prevalente matrice culturale comune col Partito democratico (e sue derivazioni). Almeno in 5 (ad l’esclusione di Croce e Remoli che sarebbero orientati sulla coppia simil leghista Laura Cartaginese-Paolo Della Rocca) sostengono la candidatura terzopolista (Azione e Italia Viva) di Marietta Tidei, la figlia d’arte (il padre è Pietro Tidei) con ambizioni di sbancare le urne guidoniane grazie all’abile lavoro di tessitura di Aldo Cerroni, un peso da sindaco bis a Palazzo Guidoni e un passato recente trascorso a fare il capo segreteria della Tidei alla Pisana.

Marietta Tidei tra Paola De Dominicis e Rocco Cisano, rispettivamente assessore e consigliere della lista «Civici»

Al tifo terzopilista per la Tidei, ultimi, si sono aggiunti i «Civici» di Paola De Dominicis, assessore e vice sindaco, già capogruppo del Partito democratico intercettata insieme al consigliere di riferimento Rocco Cisano ad un evento elettorale della stessa Tidei. Cerroniani e biplanisti sono politicamente orientati agli opposti, Pd (di Stefano Bonaccini) da una parte e Fd’I d’Italia dall’altra. Questi partiti, presenti in consiglio comunale con propri rappresentanti, potrebbero giocare nel dopo regionali il ruolo delle riserve in un’ottica di maggioranze variabili e perfino di rimpasti della giunta Lombardo.

Poi c’è «Città Nuova» che, unico caso, vede un proprio consigliere, Arianna Cacioni, candidato al parlamento regionale con Forza Italia, partito ancora di riferimento per esuli azzurri trasmigrati localmente nel Polo civico. Il gruppo consiliare però è spaccato. Mentre Michele Venturiello tira la volata alla collega di lista, Andrea Mazza è orientato a sostenere Laura Cartaginese. Insieme, riferiscono i rumors, con il civico all’opposizione Claudio Zarro nell’orbita Cartaginese già dai tempi della campagna elettorale per le comunali. Dopo il voto regionale si tireranno le somme. All’orizzonte potrebbe delinearsi una maggioranza allargata più che mai e perfino un rimpasto di giunta, annunciato dai bene informati già nei primissimi mesi dell’anno.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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