LA COALIZIONE di Cdx potrebbe andare bene alle prossime elezioni regionali in programma i prossimi 12 e 13 febbraio, anche se gli ultimi sondaggi evidenziano nel candidato presidente il punto debole. Il civico Francesco Rocca, avvocato e dirigente della Croce Rossa italiana e internazionale, nelle rilevazioni demoscopiche condotte da Izi per Repubblica (e pubblicate il 18 gennaio scorso), resta indietro di 4 punti percentuali rispetto al totale della coalizione: 41,5% contro il 45,4 dei consensi accreditati al Cdx. Il sondaggio, effettuato tra il 13 e 15 gennaio su un campione di intervistati di circa 1000 persone, dà invece in crescita il candidato di centrosinistra Alessio D’Amato, che salirebbe al 36,3%. Le rilevazioni dicono, inoltre, che al contrario dell’avversario di centrodestra, l’assessore uscente alla Sanità del Lazio e candidato a capo di una coalizione orfana del M5S e di pezzi di sinistra verde italiana, è elettoralmente più forte delle liste che lo sostengono. Ferme, con il Partito Democratico a fare da traino, al 34,2%. Due punti sopra rispetto ai 4 punti sotto dell’avversario di Cdx. Dietro, staccata di parecchio, c’è Donatella Bianchi del M5S: accreditata di uno striminzito 18,9% con il rischio di un calo sensibile nelle urne, per via del  temuto voto disgiunto.

Non a caso, nei giorni scorsi, D’Amato ha auspicato che i 5Stelle scelgano i loro rappresentanti attraverso l’attribuzione del voto di preferenza, ma che barrino il suo nome come presidente della Regione. Questo gli consentirebbe di giocarsi la partita con l’unico competitor in campo: Francesco Rocca. D’altro canto, per i meccanismi della legge elettorale nel Lazio, vince la Regione il candidato governatore che prende più voti, indipendentemente dal consenso delle liste che lo sostengono. Era successo nel 2018 a Nicola Zingaretti, diventato presidente di «minoranza» in quanto la coalizione di Csx aveva totalizzato un risultato elettorale modesto rispetto al Cdx uscito però sconfitto. Al governatore, sempre la legge elettorale, attribuisce, inoltre, l’elezione di 10 (sui 50 totali) consiglieri regionali come premio di maggioranza, rimandando all’aula la costruzione di maggioranze eventualmente più ampie, come accadde durante la legislatura di Nicola Zingaretti.

D’Amato è più forte delle sue liste, Rocca debole

Quando mancano tre settimane al voto, con una campagna elettorale tutta da giocare, Alessio D’Amato starebbe quindi recuperando terreno sull’avversario Francesco Rocca, con un dato di particolare interesse per gli osservatori: la coalizione di Giorgia Meloni, composta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati, Unione di Centro, Lista del presidente, raggiungerebbe percentuali di consenso superiori rispetto al proprio candidato presidente, mentre con D’Amato accadrebbe l’esatto contrario. Segno, questo, che Rocca non appare un candidato forte e riconoscibile, forse perché di estrazione civica, nonostante la forza delle liste a lui collegate.

D’Amato, come detto in precedenza, è 2 punti avanti rispetto alle sette liste che lo sostengono, ferme al 34,2 per cento. Rocca, viceversa, è indietro rispetto alla coalizione, che si attesterebbe al 45,4 per cento dei consensi, 4 punti in più del candidato. Il sondaggio ultimo di Izi, rispetto al precedente del 29 dicembre 2022, indica inoltre un calo di Fratelli d’Italia, che passerebbe dal 32,4 per cento al 29,7 per cento. Ancora di più con questo nuovo sondaggio appare evidente come centrosinistra e Movimento 5 Stelle avrebbero avuto molte chance di vittoria se si fossero presentati in alleanza alle Regionali del Lazio.

Sondaggio Izi 13-15 gennaio

Francesco Rocca 41,5%

Alessio D’Amato 36,3%

Donatella Bianchi 18,9%

Sondaggio Izi 29 dicembre

Francesco Rocca 42,6

Alessio d’Amato 34,8

Donatella Bianchi 18,3

Se si votasse oggi per la Regione Lazio, rilevazione partiti 13-15 gennaio

CentrodestraFratelli d’Italia 29.7%; Forza Italia 6.8%; Lega 5.2%; liste civiche (Rocca) 1.9%; Unione di Centro 1.3%; Noi Moderati 0.5%;

Centrosinistra: Partito Democratico 18.7%; Azione/Italia Viva/Terzo Polo 5.6%; Verdi/Sinistra 3.9%; + Europa 3.7%; DemoS – Democrazia Solidale 0.9%; liste civiche (D’Amato) 0.9%; Partito Socialista Italiano 0.5%.

Polo progressista: Movimento 5Stelle 17.6%; Lista Bianchi Presidente 0.7%. 

Altre liste: 2.1%. Astenuti: 30%

È importante ricordare, infine, come sottolineato dal sito ufficiale dell’Agcom, che i dati dei sondaggi non possono essere pubblicati nei quindici giorni precedenti le consultazioni e fino al termine delle operazioni di voto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

0.9%

0.5%

17.6%

0.7%

2.1%

Non andrei a votare 30.%

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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