Primarie, il voto dei circoli è stato ribaltato (e cestinato). Elly Schlein diventa segretario del Pd
È SUCCESSO qualcosa di atipico: Stefano Bonaccini, con il voto dei tesserati e dopo avere prevalso nei circoli tra i dirigenti, quadri, iscritti del Pd, era in netto vantaggio. Addirittura avanti di una ventina di punti. Poi si va ai gazebo e vince Elly Schlein. La differenza la farebbe il milione (forse il milione e rotti, il dato è ancora incerto), comprensivo in percentuali significative di un elettorato fluido (e simpatizzate), che avrebbe votato in massa per la 37enne parlamentare, ex vice presidente dell’Emilia Romagna. Come ha detto lo sconfitto Bonaccini a caldo, nella tarda serata di domenica 26 febbraio, commentando i risultati, «il voto degli iscritti, ed è la prima volta che succede, aveva dato un esito diverso». Ma gli elettori delle Primarie, presunti simpatizzanti o arruolati per l’occasione, semplici passanti hanno ribaltato il verdetto. E dunque il risultato di queste elezioni di partito aperte a tutti per la scelta del segretario nazionale si può leggere in un duplice modo: gli iscritti, e quindi l’apparato organizzativo del Pd, non è più linea con l’elettorato di riferimento. Forse non lo è più da anni. Oppure, le primarie aperte, soggette alle infiltrazioni di un consenso non propriamente autentico, sono una sciocchezza, in quanto mettono sullo stesso piano un iscritto e un elettore (anche disturbatore?), delegittimando il senso di appartenenza, di impegno e di partecipazione.
I numeri
I numeri di queste primarie non sono indicativi di una inversione di tendenza sulla partecipazione, tutt’altro. Il milione di elettori (più o meno) che a maggioranza ha scelto la Schlein rappresenta il punto più basso nella storia delle Primarie del Pd. Sbagliato leggere i numeri in assoluto, per essere compresa la realtà necessita della comparazione con i dati scritti nel passato. Nel 2019, ad esempio, elessero Nicola Zingaretti segretario 1.582.083 persone nel turno aperto dopo che l’ex governatore del Lazio aveva prevalso nel voto di circolo. Questo significa che in circa 4 anni un terzo dell’elettorato di riferimento ha disertato le urne. Andando indietro negli anni, l’emorragia inarrestabile di partecipazione è ancora più evidente: 3.500.000 per Walter Veltroni nel 2007; nel 2009, 3.102.709 scelsero Pierluigi Bersani; nel 2012, 3.110.210 ancora per Bersani; l’8 dicembre 2013, 2.814.881 elettori consegnarono la segreteria a Matteo Renzi; nel 2017, ancora 1.850.000 persone scelsero Renzi.
Effetto Giorgia Meloni
La sinistra è andata a votare per Elly Schlein, nelle regioni del Sud in massa il M5S le ha dato una mano?. Le domande sono tante, le risposte arriveranno nei prossimi mesi, non è azzardato supporre che Schlein sia stata scelta dai «passanti» in risposta alla destra, dove la scalata di Giorgia Meloni a Fratelli d’Italia prima e alla coalizione di Cdx poi, ha rappresentato elemento importante per far pendere l’ago della bilancia dalla parte della parlamentare. C’è stato sicuramente un effetto Meloni. «La novità di una donna al comando piace perché è una novità che funziona, il fatto che lei sia donna ha condizionato molto», il commento più diffuso tra gli analisti politici.
A Roma
Elly Schlein è stata eletta nuovo segretario del Pd con oltre il 53% dei votanti contro il 47 circa di Bonaccini . A Roma, il risultato della parlamentare, sostenuta da tutta la corrente di AreaDem e dagli ex zingarettiani, è stato ancora più alto: ha ottenuto quasi il 70% delle preferenze, con picchi nei quartieri di Prati e Testaccio.
Nei grandi Comuni della provincia
La 37enne deputata dem ha superato nettamente Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, un po’ in tutti i Comuni della provincia. Di seguito, i risultati Comune per Comune:
Frascati – 442 votanti, Schlein 308 (69,6%), Bonaccini 133.
Grottaferrata – 532 votanti, Schlein 373 (70,11%), Bonaccini 158.
Monte Porzio Catone – 249 votanti, Schlein 149 (59,84%), Bonaccini 100.
Castel Gandolfo – 158 votanti, Schlein 80 (50,63%), Bonaccini 78.
Marino – 198 votanti, Schlein 135 (68,18%), Bonaccini 63.
Albano Laziale – 579 votanti, Schlein 446 (77,02%), Bonaccini 133.
Pomezia – 718 votanti, Schlein 571 (79,52%), Bonaccini 147.
Ardea – 286 votanti, Schlein 188 (65,73%), Bonaccini 98.
Anzio – 421 votanti, Schlein 319 (75,77%), Bonaccini 101.
Nettuno – 337 votanti, Schlein 231 (68,54%), Bonaccini 106.
Ciampino – 754 votanti, Schlein 581 (77,05%), Bonaccini 169.
Velletri – 724 votanti, Schlein 411 (56,76%), Bonaccini 313.
Rocca Priora – 183 votanti, Schlein 135 (73,77%), Bonaccini 48.
Monte Compatri – 210 votanti, Schlein 155 (73,80%), Bonaccini 55.
Genzano – votanti, Schlein (…%), Bonaccini .
Ariccia – votanti, Schlein (…%), Bonaccini.
Guidonia Montecelio – 1044 votanti, Schlein 619 (59,29%), Bonaccini 425.
Civitavecchia – 810 votanti, Schlein 529 (65,30%), Bonaccini 275.
Tivoli – Elly Schlein 53.1% (389), Stefano Bonaccini 46.9% (344)
Monterotondo – Schlein 548 (65,2%), Bonaccini 293 (34,8%)
Fonte Nuova – 𝗧𝗼𝗿 𝗟𝘂𝗽𝗮𝗿𝗮: votanti 186, Bonaccini 45, Schlein 141; 𝗦. 𝗟𝘂𝗰𝗶𝗮: votanti 66, Bonaccini 17, Schlein 49; totale votanti 252: Bonaccini 62, Schlein 190.