Niente servizi né investimenti, il Bilancio finanzia sprechi e privilegi. Ammaturo dà i numeri che i 5Stelle nascondono
GUIDONIA – Niente soldi per lo scuolabus, zero euro per gli investimenti sulla formazione, i giovani, gli anziani, le categorie protette. Non va meglio dalle parti dei Servizi sociali dove i fondi per le persone in difficoltà sono ridotti al lumicino. Insufficienti perfino a coprire le ore di assistenza culturale ai ragazzini disabili nelle scuole. Le strade sono poi un colabrodo. La spesa iscritta a Bilancio per gli interventi di manutenzione ordinaria sui 450 chilometri di rete viaria è ridicola: appena 700 mila euro. Colpa del «buco» nei conti ereditato dalle sciagurate gestioni finanziarie del passato è la narrazione ricorrente tra grillini. Ancora in queste ore impegnati a consumare falangi sulle tastiere pur di giustificare il taglio al palazzetto dello sport: meno 200 mila euro. Semmai, è il loro ragionamento, a ultimare i lavori ci penserà il privato quando lo prenderà in gestione.
Senza scendere nel dettaglio analitico degli interventi di spesa, l’elenco di servizi e contributi soppressi, investimenti cancellati dalla programmazione è davvero lungo. Eppure nel Bilancio ci sono numeri che sfuggono alla narrazione grillina della coperta corta, che nel segno della continuità raccontano invece di una condizione di mancati tagli agli sprechi e ai privilegi. A fornirli in uno dei suoi interventi in aula (durante la sessione per l’approvazione del Bilancio 2019 2021) è stato il consigliere di Fratelli d’Italia Giovanna Ammaturo. Non tutti sanno, ad esempio, che l’Ente prevede di spendere 221mila euro per la telefonia sia fissa che mobile in uso ai dipendenti pubblici, e ancora 285 mila euro per pulire a secco e presso lavanderia di fiducia, le divise dei vigili urbani. Anche in presenza di locali di proprietà dell’Ente, vuoti e inutilizzati, si continueranno a spendere 459 mila euro di fitti per le sedi di uffici comunali e centri anziani. Ma la voce più urticante è senza dubbio quella relativa ai 366 mila euro stanziati per i «liberi professionisti». Per Ammaturo una contraddizione in termini: consulenze e spese di progettazione per progetti di cui però nel Bilancio non v’è traccia.