IL PASSAGGIO  più rilevante a comprova dell’imbarazzante dilettantismo “è che la messa in esercizio del Tmb creerebbe un vulnus rilevante andando a cozzare con il potere giudiziario…”, l’attività amministrativa per quanto illegittima (e per il Tar Lazio non è così)  non è infatti subordinata a nessun’ altra e sarebbe gravissimo il contrario. A riprova (ancora) della approssimazione con la quale il gruppo regionale dei 5Stelle prepara le mozioni (leggi qui), ci sono gli svarioni temporali, “la discarica dell’Inviolata è chiusa dal febbraio del 2013”, e quelli interpretativi degli atti :“La costruzione del Tmb sia subordinata alla bonifica di tutte le eventuali aree interessate dall’inquinamento”. Qui il richiamo è a una delibera del consiglio comunale di Guidonia Montecelio del 2012, che però recitava “l’entrata in vigore sia subordinata alla bonifica …”, infatti in quell’anno lo stato dei lavori dell’impianto era già bello che avanzato.

Una sequela di strafalcioni insomma, da indurre più di qualcuno a chiedersi se la ragione di tanto interesse movimentista fuori dai confini cittadini, non vada ricercato nella esigenza di produrre mole di lavoro, se efficace ai fini della battaglia poco importa, del presidente della commissione Ambiente Valerio Novelli, fontenovino, consigliere regionale per caso, ben incardinato nelle correnti guidoniane dei 5Stelle. Se lo chiede l’attivista ambientale Donatella Ibba, ex assessore civico nella giunta Cannella, da sempre impegnata contro l’apertura del Tmb, la bonifica dell’area della ex discarica, carte alla mano informata della pagliuzza che in materia si muove alla Pisana. La mozione sotto accusa è stata presentata il 14 maggio scorso, è indirizzata al presidente “amico” Nicola Zingaretti, impegna la giunta regionale a fermare un impianto mai entrato in funzione e sottoposto a tutt’oggi a sequestro giudiziario. Una proposta inutile che fa il paio con la gemella guidoniana, approvata lo scorso anno dalla maggioranza consiliare 5Stelle, ancora inconsapevole di essere al governo e di poter cambiare, con qualche revoca in autotutela di procedura amministrative, le sorti dell’impianto senza scomodare Zingaretti.  Un no sense di Novelli e altri che potrebbe sbarcare in aula a breve, arricchendo di confusione le testa dei  consiglieri regionali, non propriamente campioni di nozionismo quando si tratta di Tmb e Inviolata. La mozione ne è la riprova. Infatti la ex discarica è chiusa dal febbraio del 2014. Bastava leggere le carte. Mettersi insomma a lavorare.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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