Monterotondo – Oggetti metallici nei pasti serviti agli alunni, i fatti si sono ripetuti nel tempo, più «casi» in poco più di un anno, l’ultimo lo scorso 7 dicembre che ha portato l’amministrazione comunale a sospendete il servizio.

Ora, dopo oltre un mese di stop, la mensa riapre nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Lunedì 9 gennaio, alla ripresa delle lezioni dopo la pausa natalizia, si torna a mangiare a scuola. Con alcune novità importanti. Innanzitutto il cambio di concessionario. Il servizio di refezione riparte con l’azienda Vivenda Spa, risultata esclusa in una complicata vicenda di gare d’appalto per l’affidamento del servizio, adesso tornata in corsa per l’abbandono dell’altra ditta vincitrice. «Ogni contenitore in uscita dal centro cottura – ha spiegato l’assessore alla Pubblica istruzione Matteo Garofoli – sarà d’ora in avanti dotato di fascetta anti-manomissione antisabotaggio. I pasti saranno sottoposti a verifica e report ulteriori prima della somministrazione, attraverso l’utilizzo di metal detector manuali per ogni singolo piatto in aggiunta al controllo nel centro cottura».   

Gli utenti già iscritti nella passata gestione, informa ancora l’assessore, sono passati automaticamente alla nuova per cui non sarà necessario compilare alcun modulo di iscrizione. Per chi, invece, non fosse ancora iscritto al servizio refezione scolastica per l’anno 2022-23 lo potrà fare fino al 7 gennaio 2023, secondo le modalità indicate sull’informativa pubblicata sul sito del Comune di Monterotondo. Per chi non intendesse più usufruire del servizio non è necessario disiscriversi ma attivare tutte le procedure di accesso al pasto domestico secondo le modalità previste dall’Istituto comprensivo di riferimento. Per quanto riguarda tutte le situazioni in sospeso con la passata gestione (ad es. richieste di rimborsi, storno di pasti indebitamente attribuiti, etc) la precedente concessionaria, mette a disposizione dell’utenza, da mercoledì 04 gennaio 2023, i numeri di riferimento da contattare. Tutte le informazioni sono sul sito del Comune. 

I gravi fatti di cronaca che hanno coinvolto il servizio di refezione scolastica, 1700 alunni e le relative famiglie, meritano un approfondimento dell’amministrazione comunale. Lo chiede Simone Di Ventura, consigliere comunale di «Monterotondo Bene Comune» e candidato sindaco del Cdx alle comunali del 2019.   

«Nelle riunioni dei capigruppo ho espresso  comunque perplessità sulla gestione complessiva del «caso mensa» che, oltre al grave danno d’immagine, ha comportato un crollo del 50% delle adesioni. Credo anche che sui fatti accaduti vada fatta la dovuta chiarezza, senza attendere i risultati dell’indagine giudiziaria. Qualcuno (o più di uno) per oltre un anno ha messo a repentaglio la salute di bambini e ragazzi, è compito (anche) della politica capire quale sia «il movente» se legato, come in questo caso, all’erogazione di un servizio pubblico». 

Per poi aggiungere: «Se ci troviamo di fronte a episodi ripetuti di sabotaggio praticati per colpire, delegittimare, o  intimidire le istituzioni è doveroso ragionare su un piano civile e parlarne in consiglio comunale, finanche in una commissione straordinaria d’inchiesta. Tacere e avere paura non sono mai le soluzioni – conclude Di Ventura -. Alle forze di polizia spetta il compito di individuare i colpevoli, a noi tutti dimostrare che non ci lasciamo intimidire da atti criminali. Un ringraziamento dovuto va al presidente Dommarumma per essersi interessato del caso dal primo momento». 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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