MONTERTONDO – Gli abbattimenti di 2 anni fa in via Vincenzo Federici furono giustificati da ragioni di sicurezza ma non esistono perizie tecnico professionali a certificare la necessità del taglio di una decina di alberi il 12 agosto del 2018. Una domenica. Lo dicono dallo stesso Comune di Monterotondo che l’azienda pluriservizi eseguì l’intervento senza avere acquisito un parere degli agronomi, lasciando tra l’altro i tronchi a intralciare i lati della via. Queste informazioni le ha acquisite il consigliere comunale di Bene Comune Simone Di Ventura, quando sollecitato dai residenti della Circonvallazione è andato a Palazzo Orsini. Stessa sorte dovrebbe toccare agli alberi di via Serrecchia, al centro di un controverso progetto di riqualificazione che prevede la rimozione di una ventina di esemplari di alto fusto per i quali l’amministrazione ha già ottenuto il nullaosta della Sprintendenza archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale (gli alberi ricadono all’interno del vincolo di controllo delle belli arti nei centri storici).

In via Serrecchia è almeno di questi giorni l’intervento dell’agronomo che sta periziando gli alberi, ma l’amministrazione comunale sembra comunque intenzionata a perpetrare la barbarie già in atto da tempo. Seppur in assenza di un Regolamento del verde, il sindaco Riccardo Varone, e chi prima di lui, hanno operato la scelta dell’abbattimento di diversi alberi monumentali, anche nello storico giardino del 
Cigno.
Ora, il progetto per la realizzazione di marciapiedi e il rifacimento stradale di via Serrecchia e via Federici è esecutivo e prevede l’abbattimento dell’intera alberatura rimasta, con la promessa di una futura ripiantumazione. Forse le perizie in corso andavano fatte prima? Se gli agronomi dovessero stabilire che gli alberi sono sani occorrerebbe rimodulare il progetto iniziale con ulteriori aggravio dei costi. Sviste, svarioni e sottovalutazioni dell’amministrazione comunale che ha anche negato all’associazione Centro Storico in Movimento, contraria al taglio, gli atti delle perizie richieste attraverso un accesso agli atti. Ora si scopre che per via Federici quelle procedure proprio non sono state attivare. Le perizie, dunque non esistono. Questo la dice tra l’altro lunga sui criteri di trasparenza dell’amministrazione di Monterotondo.

Adesso i residenti chiedono che sia salvata l’alberatura storica di via Serrecchia. Chiedono che gli alberi vengano conservati, se sani. Simone Di Ventura intende invece segnalare alla Procura della Repubblica gli abbattimenti eseguiti 2 anni fa in assenza di perizie agronomiche e di responsabilità amministrative certe. «Con il patrimonio arboreo non si scherza – dice – né Varone e compagnia possono considerare la città cosa loro agendo al di fuori delle legittime procedure e in violazione delle norme».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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