MONTEROTONDO – Un centro storico fuori controllo, ostaggio della movida sfrenata. Anche la notte scorsa si sono verificati episodi raccapriccianti. Come racconta uno dei residenti sul gruppo Facebook del comitato per il centro storico. «Anche stanotte non si dorme, sotto la finestra della mia camera da letto tre ragazzi ubriachi che non stanno in piedi. Sono le due e mezza, uno di loro urla che ha il Covid e poi vomita per terra, appoggiato all’ombrellone di uno dei locali che ci assediano, forse proprio quello che gli ha somministrato alcol fino a ridurlo in quello stato. L’altro sulla panchina vuole chiamare l’ambulanza da quanto sta male ma l’amico gli toglie il telefono dalle mani ridendo, il dubbio che, probabilmente, se vuole andare in ospedale non c’è tanto da stare allegri non lo sfiora nemmeno. Il tutto condito da bestemmie urlate e parolacce. L’inferno è dire poco».

Lo sfogo investe dunque il sindaco di Monterotondo Riccardo Varone che «non si preoccupa minimamente del fatto che siamo ancora in piena pandemia, ci fa vivere nel vomito, ha allungato l’orario di apertura di questi locali fregandosene della salute pubblica, nonostante noi da anni denunciamo un degrado che non è più sostenibile. Se pensate che sia un problema esclusivo del centro storico vi sbagliate. Il degrado si sta allargando a tutta la città perché questi amministratori hanno deciso da molto tempo che Monterotondo debba diventare la fogna del mondo, lo sfogatoio dello schifo. Se qui ci sarà un’impennata di contagi la responsabilità, anzi la colpa, sarà stata soltanto di questo sindaco e dei suoi amici geniali».

Il centro storico è fuori controllo nonostante l’encomiabile lavoro delle forze dell’ordine, spiega ancora Simone Di Ventura, il consigliere d’opposizione che più volte ne ha denunciato la condizione di degrado. «Assistiamo al riacutizzarsi di tensioni tra residenti ed esercenti dopo la ripresa delle attività dei locali e l’uscita dal lockdown con un sindaco che non sa che pesci prendere e senza nessuna idea programmatica di come far convivere le attività con la quiete dei residenti. Dopo anni di promesse sempre a firma Pd- aggiunge – il comandante della Polizia Locale non riesce ancora ad avere a propria disposizione le risorse, i mezzi e gli uomini da destinare al presidio nelle ore notturne del centro storico a tutela dei residenti investiti dal fenomeno della mala movida». Un disatro.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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