MONTEROTONDO – «Anche le indicazioni arrivate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) hanno ribadito il divieto assoluto di concessione del patrocinio da parte degli enti locali ad eventi o manifestazioni pubbliche nel periodo elettorale, come vietato è ogni intervento pubblico in rappresentanza dell’ente in ambito di eventi istituzionali da parte di amministratori o delegati se ricandidati nelle elezioni». È quanto dichiara in una nota stampa, il candidato sindaco al Comune di Monterotondo, Simone Di Ventura, sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e da quattro liste civiche: «Monterotondo Bene Comune»; «Polo Civico»; «Unione Civica Eretina»; «Monterotondo Scalo Conta».

«Tutto questo nel rispetto dalla legge sulla par condicio, che si applica – scrive il candidato – nel periodo che intercorre tra la convocazione dei comizi elettorali e la chiusura delle operazioni di voto. Circa 20 giorni fa avevamo segnalato alla segreteria generale del Comune di Monterotondo alcune violazioni della normativa da parte del Comune e di amministratori. Avevamo avuto rassicurazioni che analoghi episodi non si sarebbero più verificati, oggi, invece, scopriamo che Riccardo Varone e il suo assessore delegato alle Politiche educative Matteo Garofoli, nella loro veste formale, hanno direttamente invitato per iscritto i cittadini a partecipare all’inaugurazione di un’aiuola presso l’asilo comunale «il nido di Gaia», dove alle 16.00 è prevista alla loro presenza una cerimonia, patrocinata dal Comune con tanto di taglio del nastro e richiesti saluti istituzionali. Manifestazione non rientrante tra quelle previste in deroga come urgenti e non rinviabili».
«Ci chiediamo, a questo punto, cosa ci sia di poco comprensibile in una legge ordinaria dello stato che davvero non lascia margini di interpretazione e quale ne sia la difficoltà a farla rispettare. Certo è, che se oggi la iniziativa calendarizzata avesse luogo, ci troveremmo di fronte a ulteriori atti illegittimi, dopo quello precedentemente segnalato a fine aprile. Con l’avvocato e candidato al consiglio comunale con la lista «Monterotondo Bene Comune» Donato D’Angelo, siamo così tornati ad interpellare il segretario generale dell’ente e il dirigente ai Servizi sociali, allargando le comunicazioni all’indirizzo politico nelle persone del sindaco e dell’assessore, inviando l’informativa/esposto al Garante per le telecomunicazioni e al Prefetto di Roma, a cui è stato richiesto di annullare l’evento, e rinviarlo a dopo le elezioni».
«A Varone dico: non utilizzare quella fascia oggi e nei giorni a seguire per fare campagna elettorale, non è consentito dalla legge – conclude Di Ventura -; la legalità di cui parli sovente, passa anche dal rispetto delle regole e delle leggi, gli abusi e le violazioni non possono far parte dell’agire di un sindaco. Così facendo, tra l’altro, dimostreresti l’intenzione di alterare il normale svolgimento della campagna elettorale, sfruttando a tuo vantaggio le posizioni dominanti che ti derivano dalla carica ricoperta, trasgredendo al principio dettato dall’articolo 97 della Costituzione sull’imparzialità dell’azione richiesta ai pubblici ufficiali, oltre che la legge sulla par condicio.
Se la violazione prendesse forma, sarebbe un fatto grave. Credo, infine, che i primi a cui mostrare rispetto siano le famiglie, il personale amministrativo, le insegnati dell’asilo comunale «il nido di Gaia» che, ne sono certo, non avranno contrarietà alcuna ad inaugurare l’aiuola con il prossimo sindaco».
AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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