QUESTO lo prendi tu, l’altro io, nello scacchiere delle assunzioni dirigenziali senza concorso tra i Comuni di Monterotondo e Guidonia Montecelio si intrecciano le graduatorie degli idonei di «altri enti di prossimità» e i criteri di scelta adottati: diametralmente opposti. Se Monterotondo ha deciso di avvalersi di graduatoria cronologicamente «più vecchia» Guidonia Montecelio ha optato per l’altra più «recente». Così facendo, come nel gioco del Solitario, ogni carta è andata a posto. Il Comune di Monterotondo attingerà dall’elenco disponibile presso il Comune di Velletri mentre Guidonia Montecelio da quello del Comune di Marino (la notizia è ufficiosa ma confermata). Sono gli enti di prossimità territoriale che avevano (abbastanza di recente) bandito i concorsi per l’assunzione di un dirigente tecnico a tempo pieno e indeterminato, generando classifiche di candidati idonei (non vincitori di concorso) a cui attingere per gli assorbimenti diretti da parte di altre organizzazioni dotate di personalità giuridica. Entrambe queste graduatorie sono finite all’attenzione dei due Comuni che, pressoché contestualmente, hanno aperto una procedura di convenzione per l’utilizzo degli elenchi, al fine di contrattualizzare un profilo dirigenziale per le rispettive piante organiche. Non si sono nemmeno pestati i piedi  grazie a quei criteri diametralmente opposti che hanno evitato sovrapposizioni.

Dal momento che nella graduatoria di Marino, il primo tra gli idonei non vincitori di concorso è Paolo Cestra. Che sarebbe finito arruolato dall’amministrazione eretina se non fosse intervenuta la «preferenza della graduatoria più vecchia». Paolo Cestra è il dirigente di Guidonia Montecelio «scaduto» nell’incarico  fiduciario di capo dell’Urbanistica il 16 ottobre scorso, e prorogato dal sindaco grillino Michel Barbet fino al 31 dicembre. Giusto i due mesi nei quali, per lui, dovrebbe maturare l’ assunzione di ruolo con contratto a tempo pieno e indeterminato al Comune di Guidonia Montecelio grazie alla preferenza «della graduatoria più recente».

Tutto previsto nella delibera della giunta 5Stelle che, un paio di settimane fa, ha cambiato il fabbisogno del personale prevedendo l’assorbimento diretto e senza concorso, di 64 nuovi dipendenti tra cui un profilo dirigenziale con le caratteristiche professionali di Paolo Cestra, l’architetto arrivato in città nel 2017 con incarico triennale, dopo essere stato scelto da Barbet su base fiduciaria e investito con decreto sindacale. Sempre con il sogno di passare di ruolo, Cestra ha partecipato ai concorsi di categoria aperti dagli enti locali. Così, nel 2019 ha preso parte alla selezione pubblica per titoli ed esami bandita dal Comune di Marino, provincia di Roma, più di recente a quella del Comune di Fiano Romano in via di definizione. Nel giugno di quest’anno aveva anche risposto all’interpello del Comune di Monterotondo, come del resto altri idonei nelle graduatorie dei Comuni di Marino e Velletri. La determina dirigenziale 427 del 9 luglio del segretario generale Mauro Di Rocco, fissava però i criteri che sarebbero stati adottati dall’Ente di riferimento: nel prioritario scorrimento sarà interpellato sempre il primo soggetto utile nella graduatoria più «vecchia», ovvero «quella relativa al concorso per dirigente tecnico approvata dal Comune di Velletri con determinazione dirigenziale numero 346 del 30.04.2018. Un criterio tornato utile al Comune di Guidonia Montecelio, che nella interpretazione contraria ha scelto la «più recente» individuandola con ogni probabilità nel Comune di Marino, approvata con determinazione dirigenziale numero 1084 del 29.11.2019.

Proprio sui criteri discrezionali, se non «arbitrari» che drogherebbero il mercato delle assunzioni pubbliche, con particolare riferimento al Comune di Monterotondo, il capo della opposizione consiliare Simone Di Ventura ha pubblicato ieri un lungo post di denuncia, preannunciando una interrogazione urgente al sindaco Pd Riccardo Varone e un esposto all’Anac (Angenzia nazionale anticorruzione) sulle modalità di assorbimento del nuovo dirigente.  Mettendo sotto la lente «il metodo che tradisce la trasparenza amministrativa, fondando la scelta non sul merito oggettivo della persona da assumere, valutata con concorso pubblico, ma sulla discrezionalità operata dello stesso organo di governo». Di Ventura scrive di «leggerezza con cui l’amministrazione Varone ha voluto incidere sulla scelta del nuovo professionista, fissando criteri ex post che hanno fatto ricadere la preferenza sulla graduatoria più «vecchia» tra quelle interpellate presso gli enti locali di prossimità. Insomma, già sapevano il nominativo della persona da assumere, vale a dire che questo dirigente se lo sono proprio scelto seguendo i loro desiderata».

Altrettanto critici sulle modalità di assorbimento, non solo del dirigente ma di ben 64 unità di nuovo personale, sono i consiglieri d’opposizione al Comune di  Guidonia Montecelio. Arianna Cacioni della Lega ha presentato una interrogazione urgente sulle modalità già adottate dall’amministrazione grillina per la prima infornata di assunzioni, una ventina, avvenuta a gennaio 2020 e adesso ha deciso di rivolgersi direttamente alla Procura della Repubblica di Tivoli e all’Anac per denunciare il mercato «libero» delle assunzioni nella pubblica amministrazione con quei criteri fissati a posteriori, quando ossia già si conoscono i nomi di chi dovrebbe prendere il posto. Paola De Dominicis, del Partito democratico, è intervenuta molto duramente contro le scelte e i metodi adottati dalla giunta e dal sindaco,  parlando di «gravissimo errore» e di atto discriminatorio verso «quei tantissimi giovani del nostro territorio che vogliono partecipare ai concorsi. Il gruppo del Pd lotterà in tutte le sedi affinché l’atto di giunta venga ritirato e siano indetti i concorsi per tutti gli aventi diritto e titolo». Ma tutta l’opposizione è per fermare il progetto delle assunzioni dirette e quindi pilotate. E questo l’obiettivo di una mozione protocollata il 14 ottobre scorso, con contestuale richiesta di convocazione di un consiglio comunale urgente sulla vicenda, firmata da Giovanna Ammaturo (Fdi); Arianna Cacioni; Anna Checchi, e Lorena Roscetti (AttivaGuidonia); Paola De Dominicis, Emanuele Di Silvio, Simone Guglielmo e Mario Lomuscio del Pd; Mario Proietti, Mauro De Santis e Mario Valeri del Polo civico; Claudio Zarro del Gruppo misto. «Il metodo del concorso pubblico meglio garantisce la trasparenza e l’equità nell’accesso al pubblico impiego – scrivono i consiglieri nella mozione – si dia mandato al sindaco e all’sssessore affinché diano indirizzo al Ddirigente alle Risorse umane di organizzare con sollecitudine concorsi pubblici per la copertura dei posti vacanti e diano indirizzo al Responsabile dei servizi finanziari di reperire in bilancio le risorse necessarie».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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