Dall’avvocato dell’architetta Arianna Plabani, riceviamo e pubblichiamo

Avv. Roberta Plebani

via Giuseppe Verdi 7, 00013 Mentana (Rm) 

tel. 06 9090678   fax 06 90019420

roberta.plebani@pecavvocatitivoli.it

 

Gent.le dott.ssa Elisabetta Aniballi

A mezzo pec:  elisabetta.aniballi@cert.odg.roma.it

A mezzo mail: info@elisabettaaniballi.com

 

Mentana lì, 23 febbraio 2024

OGGETTO: Arch. Arianna Plebani: Articolo pubblicato in data 12/02/2024 sul sito “www.elesabettaaniballi.com” nonché sul profilo Facebook “Elisabetta Aniballi”. DIFFIDA PER DIFFAMAZIONE.

La presente in nome e per conto dell’Arch. Arianna Plebani, elettivamente domiciliata ai fini della presente presso il mio studio in Mentana (Rm), via Giuseppe Verdi 7, dalla quale ho ricevuto espresso e specifico mandato per significare quanto segue.

Come indicato nell’oggetto della presente, l’articolo citato contiene dichiarazioni ovvero allusioni dal contenuto diffamatorio nei confronti della mia Assistita, che, in quanto tali, risultano arbitrarie e false.

Di seguito le espressioni utilizzate, connotate dagli estremi di una colpevole e volontaria mancata verifica della corrispondenza al vero del fatto esposto:

  1. MENTANA – CONSIGLIERA E PROGETTISTA NELL’OMBRA, SCOPPIA «IL CASO» PLEBANI. L’OPPOSIZIONE INSORGE: «SERVE CHIAREZZA»”. Siffatta dichiarazione, contenuta nel titolo dell’articolo de quo, è di per sé diffamatoria in quanto esprime con certezza, ingenerando la convinzione in chi legge della sua veridicità, che la mia Assistita – titolare di una carica pubblica – è una progettista nell’ombra.
  2. e che il suo nome sia finito sotto lente della curiosità generale, negli ultimi giorni, per essere comparso su una delle progettazioni economicamente più rilevanti trattate dal Comune di Mentana: l’importo stanziato è di 5.584.560 euro per la rimozione di barriere architettoniche) (cfr. Righe 4 e 5). Siffatta dichiarazione è altresì diffamatoria e contenente un’informazione falsa in quanto il nome della mia Assistita non compare affatto in alcuna delle progettazioni riferite.
  3. L’atto è stato licenziato con l’approvazione lo scorso 7 febbraio dalla commissione Lavori Pubblici, alla quale, la stessa Plebani, partecipava nella veste di consigliera comunale esprimendosi, tra l’altro, con voto favorevole al progetto preliminare che, da architetto, avrebbe redatto dietro compenso di 15mila euro.” (Cfr. dalla riga n. 7 alla riga n. 10). Siffatta dichiarazione è altrettanto diffamatoria e contenente un’informazione falsa priva del doveroso controllo sulla fonte utilizzata, in quanto la mia Assistita né ha redatto il citato progetto preliminare né è beneficiaria del relativo compenso di 15mila euro.
  4. Se abbia quindi usato come «testa di legno» l’architetto junior Lara Di Paolo, formalmente affidataria, per conto del Comune, dell’incarico relativo allo studio di fattibilità delle opere pubbliche in oggetto dietro compenso di di 15mila euro.” (Cfr. Dalla riga 19 alla riga 21). Siffatta dichiarazione, nella parte in cui riferisce che la mia Assistita potrebbe avere usato come “testa di legno” l’Arch. Lara Di Paolo, è diffamatoria nella sostanza e nella forma, dotata di forza persuasiva in chi legge circa l’esistenza di un patto occulto tra la mia Assistita e il prestanome (Arch. Lara Di Paolo) che, quindi, agisce non autonomamente ma eseguendo direttive e accordi con il vero titolare dell’incarico.
  5. È solo l’antipasto per i tecnici progettisti, che restano in attesa di redigere il progetto definitivo esecutivo che verrà assegnato dal Comune in un secondo momento, per importi ben superiori. Su lavori per oltre 5 milioni di euro, l’incarico di progettista esecutivo, direttore dei lavori, e responsabile della sicurezza potrebbe essere davvero d’oro. Nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro.” (Cfr. Ultime 6 righe). Siffatta dichiarazione, contenente apparentemente le mere informazioni sul “progetto definitivo esecutivo”, risulta essere diffamatoria laddove è preceduta dalla frase “è solo l’antipasto” e corredata dal commento “l’incarico ….. potrebbe essere davvero d’oro” giacché allusivamente riferite alla mia Assistita, lasciando intendere che il suo adombrato tornaconto economico attuale è solo una piccola parte rispetto alla possibilità di dividersi in futuro ingenti guadagni illeciti.

Ne deriva che le espressioni utilizzate ed oggi censurate integrano gli estremi del reato di cui all’art. 595, comma 3, c.p., realizzato con condotte lesive della reputazione della mia Assistita, nota professionista e conosciuta nel piccolo territorio ove vive e opera, attraverso piattaforme informatiche capaci di raggiungere un numero indeterminato, o comunque quantitativamente apprezzabile, di persone.

Infatti il taglio dell’articolo non risulta conferente alla notizia, ovvero al deposito dell’interrogazione da parte dei Consiglieri di opposizione, indirizzata al Sindaco, all’Assessore ai Lavori pubblici e al Segretario Comunale, né pertinente con l’interesse pubblico alla conoscenza della stessa in quanto inquinata da commenti diffamatori e circostanze palesemente false, esulanti dalla libertà di stampa e dal diritto di cronaca.
Si rileva come la lettura dell’articolo censurato ha portato la mia Assistita a constatare la scorrettezza con cui le false informazioni riportate sono state proposte, anche alla luce della generale convinzione che qualunque soggetto debba ritenersi al di sopra di ogni sospetto, limite invalicabile anche da chi intenda strumentalizzare gli oggettivi fatti con loro dietrologiche e faziose interpretazioni.

Di conseguenza, essendo il reato di diffamazione configurabile in presenza di un’offesa alla reputazione di una persona determinata, esso può ritenersi sussistente nel caso di specie giacché sono state scritte espressioni offensive e false riferite alla mia Assistita.

Pertanto, alla luce di quanto appena esposto, l’Arch. Arianna Plebani, ut sopra assistita e domiciliata, mio tramite

CHIEDE

La pubblicazione della presente diffida sulle medesime piattaforme utilizzate per la diffusione originale della notizia nonché la pubblica ritrattazione delle affermazioni diffamatorie fatte nei suoi confronti, oltre la rimozione di ogni contenuto diffamatorio presente su internet o su qualsiasi altra piattaforma digitale astenendosi, altresì, da qualsiasi ulteriore diffusione di informazioni false e diffamatorie. A tale effetto

DIFFIDA

ad adempiere a quanto sopra entro e non oltre 3 giorni dal ricevimento della presente. Con espresso avvertimento che, trascorso infruttuosamente il termine assegnato, si ricorrerà all’Autorità giudiziaria per la tutela dei diritti lesi. Salvo e impregiudicato ogni diritto, azione o ragione in ordine al risarcimento dei danni.

Avv. Roberta Plebani

Rileggi l’articolo Mentana – Consigliera e progettista nell’ombra, scoppia «il caso» Plebani. L’opposizione insorge: «Serve chiarezza»

«Studio Plebani, Comune di Mentana, progettazione, disegni finiti» sulla progettazione del Peba

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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