MENTANA – Lei è Arianna Plebani, consigliera comunale di lungo corso, un passato remoto in Forza Italia e uno più recente tra i civici mentanesi interpreti del bene comune e della democrazia dal basso. Si dà il caso che Plebani, nel lavoro, sia anche un architetto titolare di uno studio di progettazione nel centro garibaldino, e che il suo nome sia finito sotto lente della curiosità generale, negli ultimi giorni, per essere comparso su una delle progettazioni economicamente più rilevanti trattate dal Comune di Mentana: l’importo stanziato è di 5.584.560 euro per la rimozione di barriere architettoniche).

Studio Plebani, Peba, progettazione e disegni

L’atto è stato licenziato con l’approvazione lo scorso 7 febbraio dalla commissione Lavori Pubblici, alla quale, la stessa Plebani, partecipava nella veste di consigliera comunale esprimendosi, tra l’altro, con voto favorevole al progetto preliminare che, da architetto, avrebbe redatto dietro compenso di 15mila euro. Una circostanza che ha spinto cinque consiglieri dell’opposizione di centrodestra e M5S (Eugenia Federici, Maurizio Petrocchi, Marco Cecilio Lodi, Giancarlo Coltella e Viviana Carbonara) a depositare una interrogazione (con richiesta di discussione urgente in aula), indirizzata al sindaco Marco Benedetti, all’assessore ai Lavori pubblici Matteo Alesiani, al segretario comunale Alessandra Giovinazzo. I cinque invocano chiarezza e la trasparenza dell’azione amministrativa, in sostanza di conoscere come stanno realmente le cose. Se la consigliera Plebani, eletta con liste civiche alternative all’attuale maggioranza anche se assimilata da tempo agli indirizzi di governo nell’assemblea elettiva, sia la progettista occulta del programma PEBA per l’eliminazione delle barriere architettoniche in città. Se abbia quindi usato come «testa di legno» l’architetto junior Lara Di Paolo, formalmente affidataria, per conto del Comune, dell’incarico relativo allo studio di fattibilità delle opere pubbliche in oggetto dietro compenso di di 15mila euro.

Se tutto ciò fosse vero, Plebani si ritroverebbe in una condizione di conflitto d’interesse rispetto alla funzione pubblica ricoperta, esercitata per favorire se stessa nella doppia veste di professionista. Un bel pasticcio e non solo amministrativo. 

Esilarante, poi, il modo in cui il fatto si sarebbe scoperto. La circostanza fortuita è efficacemente ricostruita nell’interrogazione. «L’amministrazione comunale – scrivono i 5 consiglieri – nell’ambito del programma per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) per l’importo di 5.584.560,00 euro, ha affidato all’archietto junior Lara DI Paolo la progettazione della relativa pianificazione degli interventi. Alla documentazione inviata ai consiglieri comunali ai fini della discussione in commissione tenutasi in data 7.02.2024, risulta che negli elaborati depositati dalla progettista, nel momento della conversione del file da Pm7 a Pdf emerge nella barra del titolo la dicitura “studioplebanidisegni/PEBA/PROGETTIMENTANA/progettifiniti” . Uno dei consiglieri comunali di Mentana è Arianna Plebani ed ha uno studio di progettazione; durante la seduta della commissione era presente anche la stessa Plebani che ha votato a favore della approvazione del piano redatto».

L’interrogazione ha quindi lo scopo di conoscere «se risulti alle autorità che la progettazione sia stata redatta dall’architetto Arianna Plebani; se risulti che vi sia stato un sub affidamento o un contratto di collaborazione tra l’architetto junior Lara Di Paolo e il consigliere comunale architetto Arianna Plebani; se ove fosse accertato un ruolo professionale su di un incarico retribuito dal Comune di Mentana, non ritengano, gli interrogati, di effettuare tutte le opportune verifiche finalizzate a garantire la trasparenza dell’azione amministrativa; se non ritengano, ove fosse accertato il ruolo occulto e non formalizzato nell’affidamento della consigliera architetto Arianna Plebani, di annullare il deliberato della commissione del 7.02.2024 per palese conflitto d’interessi», concludono i 5 consiglieri.

Il costo per l’abbattimento delle barriere architettoniche su strade e marciapiedi cittadini è stimato in oltre 5milioni di euro nel quadro tecnico economico riportato nello studio di fattibilità. È solo l’antipasto per i tecnici progettisti, che restano in attesa di redigere il progetto definitivo esecutivo che verrà assegnato dal Comune in un secondo momento, per importi ben superiori. Su lavori per oltre 5 milioni di euro, l’incarico di progettista esecutivo, direttore dei lavori, e responsabile della sicurezza potrebbe essere davvero d’oro.  Nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. (foto di copertina presa dal web)

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

Nessun Commento

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.