Matteo Castorino, il cantore di fiabe guidoniane che appunta medaglie sul petto dell’assessoressa culturale
GUIDONIA – La polemica che ha ispirato la difesa diventa superflua rispetto al numero di medaglie appuntate a una a una sul petto dell’assessoressa alla Cultura e Pubblica istruzione Elisa Strani. Palestre e biblioteche riaperte, teatri tornati agibili e fruibili, l’elenco è lungo e lo stila su Facebook Matteo Castorino. Il piccolo (giovane) cantore di fiabe guidoniane sfodera insomma il miglior talento a difesa dell’avvocatessa, a suo dire messa falsamente in discussione nel ruolo da una stampa falsa e tendenziosa. Il termometro sul gradimento interno al 5Stelle dà in realtà la signora di Pichini ai minimi storici, non certo da ieri con le ricostruzioni (giornalistiche) fondate e legittime che hanno mandato il presidente della commissione Cultura fuori dalla grazia del Santo(boni). Ecco allora il medagliere riconosciuto all’amica, secondo cui Strani avrebbe dato lustro alle attività culturali cittadine. La Castorino’s list comincia con le palestre e le biblioteche, ma anche i teatri sarebbero tornati a nuova vita proprio grazie a una stagione definita «vivacissima e di alto profilo artistico come non se ne vedevano da tempo».
In effetti la passata dell’Imperiale lasciava a desiderare. E per migliorare le cose i 5Stelle sono dovuti tornare all’usato garantito, prima bistrattato, di una direzione artistica conosciuta con gli #altri. Il rilancio del museo Vittori di Montecelio, passato per ora dalla riparazione di una perdita d’acqua e una mano di tintura alle pareti, sarebbe altro motivo per trattenere con forza la Strani. Così come la gestione del «riaperto» Museo Lanciani che nella narrazione «ha decuplicato le visite rispetto al passato». Un vanto per il giovane Castorino, nell’attesa (magari) di conoscere il numero dei biglietti staccati e le risultanze di una logica comparazione con gli anni precedenti. L’assessoressa del Natale tra amici (quelli della sua associazione), per il 5Stelle avrebbe insomma fatto bene al punto da non poter rischiare di rimpiangerla. Certo, la realtà raccontata dalla gente è un’altra. Festival soppressi, sagre storiche cancellate, carenze d’indirizzo nella gestione della mensa e del servizio di trasporto scolastico (no, quello è proprio sparito dai servizi), nella manutenzione di aule coi controsoffitti crollati sulla testa degli studenti. Che dire poi delle iniziative culturali evocate da Castorino, «proiezioni cinematografiche, dibattiti, incontri e veramente tante altre cose, grandi e piccole che mi sfuggono» più che promosse rimaste promesse? Che fine hanno fatto i preliminari della manifestazione d’interesse sull’affidamento del palazzetto dello sport del Bivio? La stessa della ricerca di sponsorizzazioni per riattivare il servizio scuolabus?
Se è vero che la bellezza è negli occhi di chi la guarda nel caso di Castorino gli occhiali servirebbero.