MONTEROTONDO – Il liceo Catullo al momento ha meno iscritti di quanto stabilito dalle linee guida licenziate dalla Regione Lazio con delibera di giunta del 18 settembre 2018, quindi rientra nei paramenti di contenimento delle iscrizioni in un numero compreso tra le 600 e le 1200 unità. Alla luce di quanto si apprende, appare  inverosimile che la scuola abbia rifiutato le pre-iscrizioni agli studenti di Mentana e Fonte Nuova, adottando un meccanismo discriminatorio che assegna loro un punteggio di dieci punti inferiore rispetto ai colleghi residenti nel comune di Monterotondo, dove la scuola è geograficamente collocata. La informazione, che desta più di qualche perplessità sulle modalità di gestione del plesso, arriva dall’ufficio scolastico regionale del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, indirizzata alla Città metropolitana di Roma, Ente competente al funzionamento degli istituti scolastici secondari, al dirigente del Catullo, Maria Teresa Massimetti e per conoscenza a Francesco Petrocchi, avvocato e consigliere comunale di Mentana in quota Lega per Salvini.

Una vicenda incresciosa e che ha tenuto banco nei giorni scorsi sollevando non poche polemiche. A rimanere escluso dall’iscrizione, per l’anno scolastico 2019/2020, anche un 13enne disabile di Fonte Nuova, discriminato sempre sulla base del criterio della residenza, adottato dal consiglio d’istituto con una delibera che adesso Petrocchi chiede di revocare in autotutela. Ora si scopre che in realtà i posti ci sono e non si capisce perché non vengono assegnati. Resta il problema e la ricerca di una soluzione per l’accesso negato ai ragazzi residenti nel distretto scolastico ma non nella centralità territoriale di Monterotondo. Per Petrocchi potrebbe essere quella dell’apertura di succursali nel comuni di Fonte Nuova e Mentana, che potrebbe essere accolta dalle amministrazioni con la ricerca di stabili adeguati.

La battaglia continua anche per riaffermare il diritto alla studio e al principio di uguaglianza tra i cittadini e contro ogni forma di discriminazione, per tale ragione lunedì 11 marzo, Petrocchi ha convocato una assemblea (alle ore 18:30 in via 3 novembre 104) con cittadini e famiglie, per riaffermare che non ci sono ragazzi di serie A e ragazzi di serie B. «Il distretto scolastico è lo stesso e le sue scuole devono essere accessibili a tutti allo stesso modo», un fatto inaccettabile ribadisce il consigliere.

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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