Guidonia – L’arte degli scalpellini nel primo corso «unico nel suo genere» del Lazio e il Travertino Romano conquista le ragazze
GUIDONIA – Un mestiere antico fatto da artisti più che operai, la cui abilità è dare forma alla pietra cavata. Seguendo gli schizzi realizzati a matita, creano oggetti di grande bellezza che arredano le case più esclusive del mondo. La storia degli scalpellini è la stessa del Travertino Romano estratto nel bacino di Tivoli e Guidonia. Per secoli è stata scritta nelle polvere della cava, con la forza delle sole braccia, ma oggi è chiamata a raccogliere la sfida della modernità. La tecnologia digitale permette di realizzare oggetti in serie dalla fattura perfetta con l’uso delle macchine numeriche, sofisticati strumenti tecnologici in sostituzione delle braccia diventate sempre più marginali nell’economia delle imprese. Eppure, nessuna apparecchiatura potrà mai sostituire il prezioso ed irripetibile tocco umano dello scalpellino quando crea i suoi pezzi unici.
Come mai in passato è quindi necessario preservare questo patrimonio di competenze, con incentivi e finanziamenti dedicati, per formare nuovi talenti in grado di perpetuare la tradizione, tramandata di padre in figlio, di ricavare dalla pietra oggetti di designer e opere d’arte. Ne sono consapevoli alla Str, la Società del Travertino Romano Spa (azienda guidoniana tra le più importanti), dove la dott.ssa Elisabetta Di Maddalena si è messa alla testa di un team che vuole promuovere, specializzare, e qualificare giuridicamente l’antico mestiere dello scalpellino. La prima, importantissima sfida, è quella di ottenere la qualificazione a «nuova professione» tra quelle riconosciute dalla Regione Lazio. Lo scalpellino deve essere al pari del rifinitore, profilo già presente tra i mestieri identificati dall’ente regionale in un apposito albo. Nel frattempo, alla Str hanno dato vita ad un corso di formazione per aspiranti scalpellini, il primo nel suo genere nel Lazio, mettendo in cattedra un Maestro come Angelo Di Palma, tra i pochissimi artisti della pietra ancora in attività: le cui creazioni uniche e bellissime vanno a ruba sul mercato internazionale.
Il corso è svolto in collaborazione con il CEFME, il «Centro di formazione per le maestranze edili» ed ha ottenuto il patrocinio gratuito dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, dei Comuni di Tivoli e Guidonia Montecelio che contano numerose cave in attività, della stessa Regione Lazio. Tra i sette studenti già iscritti al corso, per la prima volta in un mondo da sempre declinato al maschile, c’è anche una ragazza. Carolina Cammeo, 19enne romana fresca di maturità classica, è la prima donna ad affacciarsi in cava con l’intenzione di approcciare ad un mestiere fino ad oggi riservato agli uomini. Il Travertino Romano si veste di rosa.
Il corso di formazione, primo nel Lazio
Elisabetta Di Maddalena, ai vertici del management della Str Spa si è calata nel ruolo di coordinatrice (e direttrice artistica) del progetto e ne spiega l’importanza formativa e le ambizioni. «È un progetto pilota della durata di un anno, 300 ore di lezioni con attestato di frequenza da ente certificato e con un impegno che guarda al futuro. Abbiamo chiesto alla Regione Lazio di farlo diventare credito formativo e che finalmente nell’albo regionale dei mestieri quello dello scalpellino sia riconosciuto. Abbiamo chiesto incentivi e stiamo cercando finanziamenti perché l’offerta formativa diventi stabilmente una opportunità».
Al momento in sette si sono iscritti. Le adesioni restano aperte a quanti fossero interessati a frequentare il corso di un anno. Le lezioni di Angelo Di Palma si tengono in una speciale aula ricavata a pochi passi dalla cava e dai laboratori, all’interno della sede della Str Spa di via delle Cave, città di Guidonia Montecelio. «È importante – concludono dall’azienda – che il corso si faccia nell’area dell’attività estrattiva, nei luoghi evocativi delle grandi opere artistiche che abbelliscono Roma, con materiale naturale cavato e trasformato dall’abilità manuale e dal genio in opere immortali. Con questo corso, sfidiamo il presente attingendo alla storia per darci un futuro più bello».
antonio decandia
molto importante, bravissime
ANNAMARIA
Buona sera potrei avere i contatti?
Elisabetta Aniballi
info@elisabettaaniballi.com
eli.aniballi@gmail.com
Angelo Rimondi
Sto scrivendo un libro sulla Didattica della Storia e un capitolo sarà dedicato proprio all’arte dei mestieri. Il corso per la formazione di scalpellini è veramente un’idea importante e la citerò nella mia opera: I TEATRI DELLA STORIA, che verrà prossimamente pubblicato dalle Edizioni Erickson.