L’amministrazione grillina fa grossi investimenti sui cani: in due anni spenderà 1.324.000 euro – Guidonia
GUIDONIA. L’anno prossimo l’amministrazione 5Stelle spenderà 700mila euro per il mantenimento dei cani. Quello successivo 662mila. Complessivamente la spesa prevista per due anni, così come è scritto negli atti propedeutici al Bilancio di prossima approvazione, è di 1.324.000 euro. Un incremento significativo rispetto alle somme stanziate allo stesso scopo nel biennio precedente. E riportate nei documenti contabili: 450mila per il 2020 e nella previsione della spesa approvata dal consiglio comunale nel 2019. Come mai allora questa iniezione di disponibilità sui capitoli di spesa riservati al mantenimento degli animali d’affezione nei canili sanitari? Se lo è chiesto Mario Proietti, il consigliere del Polo civico, intervenendo in aula sul documento di programmazione biennale per l’acquisto di beni e servizi, che l’assessore ai Lavori pubblici, il 5Stelle Antonio Correnti, aveva appena esposto all’aula virtuale. Un problema annoso quello legato ai cani randagi. Il Comune di Guidonia Montecelio non possiede una propria struttura ed è costretto a delegare l’alloggiamento a terzi. Le gare d’appalto vanno sistematicamente deserte e l’amministrazione è costretta a ricorrere alle proroghe contrattuali per garantire la prosecuzione del servizio, prevalentemente presso il canile capitolino Casa Luca. Va anche detto che la previsione di spesa di 450mila euro l’anno non è stata mai sufficiente a coprire i costi, lievitati sempre sopra il mezzo milione, rendendo necessari correttivi ai conti e variazioni al Bilancio. CE NE SIAMO OCCUPATI QUI: Cani d’oro (anche) nell’era 5Stelle, l’Ente paga 550mila euro l’anno per il mantenimento dei randagi.
E ANCHE QUI: Guidonia, l’amministrazione 5Stelle taglia servizi ai cittadini ma incrementa le spese per alloggiare i randagi. Nel consiglio comunale che ha approvato con i soli voti di maggioranza i due documenti propedeutici al Bilancio (il programma triennale 2020/2022 dei Lavori Pubblici ed il programma biennale degli acquisti di forniture e servizi) proprio Mario Proietti ha fatto una disanima puntuale delle anomalie, contraddizioni e degli errori contenuti negli atti. Spiegando perché i conti non tornano. L’intervento è stato poi trascritto in una nota stampa.
«Gli investimenti complessivi – ha detto il consigliere comunale de 𝗜𝗹 𝗕𝗶𝗽𝗹𝗮𝗻𝗼 – 𝗣𝗼𝗹𝗼 𝗖𝗶𝘃𝗶𝗰𝗼 – sono stati ridotti di circa 2.000.000 euro a differenza del precedente per il triennio 2019/2021. Ho smentito, e smentisco, la maggioranza che con toni trionfalistici manifestava l’ottimo successo raggiunto dai Lavori pubblici».
«È stato tolto l’ampliamento della scuola di via Mazzini, previsto nel precedente programma e finanziato con 1.176.000 euro. Dalla manutenzione straordinaria di immobili residenziali sono stati tolti 60.000 euro. Per la manutenzione ordinaria di immobili comunali sono stati tolti altri 80.000 euro. Mancano circa 210 mila euro per la manutenzione degli edifici scolastici e 500 mila per la manutenzione a strade ed opere connesse. Altri 25 mila euro mancano alla segnaletica stradale e 20 mila per la manutenzione degli impianti semaforici. Un totale di circa 2 milioni di euro». Ma le anomalie non si fermano qui. «Non ci sono fondi – prosegue 𝗣𝗿𝗼𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶, per l’abbattimento delle barriere architettoniche mentre si passa a stanziare 90.000 euro per la manutenzione degli ascensori, raddoppiando la cifra stanziata precedentemente. Altre criticità emergono dal Programma biennale degli acquisti di forniture e servizi».
«E’ grave – ha aggiunto – che non siano previsti nel piano il servizio di pulizia immobili (540.000 euro) e l’assicurazione furto incendi (740.000 euro). In pratica si sono dimenticati spese per quasi 1.3 milioni di euro. Non solo, le spese per il canile rifugio nel prossimo biennio aumentano a dismisura passando dai 900.000 euro del precedente programma agli 1.324.000. Per fortuna – ha concluso 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗣𝗿𝗼𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶 – che lo scorso anno annunciarono che questo sarebbe stato l’anno del rilancio e degli investimenti. I fatti smentiscono, ancora una volta, la realtà dei fatti. Questa volta il gioco delle tre carte non gli è riuscito e non si nascondano dietro le difficoltà causate dalla pandemia perché alcune opere, alcuni investimenti, sono essenziali anche, e soprattutto, in tempo di emergenza sanitaria come questi».