Il colosso delle cooperative sociali l’Arca di Noè Onlus vince la gara per la gestione dei siti culturali. Li gestirà avvalendosi di proprie unità occupazionali. Anche l’appalto per il teatro è stato “esportato” oltre i confini della città  

GUIDONIA – Servizi in fuga. Che tradotto significa meno posti di lavoro sul territorio e un decrescente coinvolgimento delle realtà associative e imprenditoriali locali. Dopo la gestione del teatro, esportata nella capitale dalla amministrazione 5Stelle, nonostante le esperienze di indubbio valore  presenti tra le compagnie cittadine, stessa sorte è toccata alle attività relative alle biblioteche comunali. La scelta del governo cittadino, del sindaco Michel Barbet di allargare il bando di gara all’intera provincia di Roma, utilizzando la stazione appaltante della Città Metropolitana, porta a Guidonia il colosso della cooperazione l’Arca di Noè Onlus, specificità storica del terzo settore impegnata nell’espletamento di servizi essenziali in mezza Italia, soprattutto nella Capitale. Non senza polemiche. Qualche tempo fa la cooperativa era finita sotto la lente dei sindacati proprio nella Roma di Virginia Raggi per via di alcuni contratti trimestrali,  utilizzati di regola per il reclutamento di personale presso una agenzia di somministrazione di manodopera. La cooperativa l‘Arca di Noè è la più grande azienda del settore nel Lazio, e gestisce convenzioni con il Comune di Roma per l’assistenza domiciliare ai portatori di handicap nelle Circoscrizioni V e VI; per l’assistenza domiciliare agli anziani e numerose altre attività in diversi quartieri della Capitale. A breve si occuperà della gestione globale dei servizi bibliotecari nel comune di Guidonia Montecelio.

Salvo sorprese che dovessero manifestarsi in via di aggiudicazione, sono loro i vincitori del bando sulla gestione integrata della quattro biblioteche comunali. I risultati sono stati pubblicati nell’albo pretorio dell’ex Provincia di Roma. Unici ammessi senza riserve dalla commissione delegata alla valutazione delle offerte, quindi in odor di affidamento definitivo. Il capitolato di gara delega all’appaltatore la gestione del personale, senza alcuna prescrizione, stabilendo che tutti gli oneri e i rischi relativi alle prestazioni delle unità lavorative siano a carico del soggetto affidatario. Che si dovrà avvalere di almeno quattro operatori presumibilmente individuati all’interno del proprio organico. In alternativa, l’aggiudicatario provvederà, a propria cura e spese, all’assunzione del personale necessario al funzionamento del servizio. Non è un obbligo farlo tra i disoccupati o inoccupati di Guidonia. La gestione dei lavoratori è infatti interamente delegata all’affidatario che gestirà il servizio.

L’appalto ha la durata di due anni e costa all’amministrazione comunale 117mila euro. Esso prevede la gestione integrativa delle biblioteche comunali, ossia la fornitura di front office, back office e di promozione dei siti culturali e della lettura nelle strutture di via Moris (Guidonia centro); piazza Martiri delle Foibe (Villalba);  via XXV Aprile (Complesso San Michele in Montecelio); via Todini (Setteville). In passato lo stessa servizio era stato appaltato direttamente dal Comune con procedure di affidamento diretto ad una associazione locale di giovani studenti universitari. Una modalità che aveva suscitato più di qualche polemica tra addetti ai lavori e forze politiche. Ma almeno il lavoro restava in casa. Ora con i 5Stelle al governo prende la via della Capitale.

Qui l’elenco degli ammessi pubblicato dalla Città metropolitana di Roma: Elenco-ammessi-esclusi_PA-ESF12-17-SUA

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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