GUIDONIA – Tranquilli. Guidonia non è una città di ludopatici, né “si aggiudica il primato delle giocate con ben 70milioni l’anno” come sostiene a mezzo stampa il consigliere comunale 5Stelle Claudio Caruso, promotore di un regolamento contro il gioco d’azzardo inefficace (inutile) ai fini dei provvedimenti che, il sindaco Michel Barbet, dovrà adottare per limitare gli orari di accesso nelle sale scommesse.

È semplice questione statistica che, forse, il consigliere mal comprende, perché affermare che 70milioni darebbero a Guidonia il primato sull’importo totale delle giocate (si presume nel Lazio seconda regione dove si spende di più) è una falsità pericolosa e fuorviante se arriva da un rappresentante delle istituzioni. Che rischia di appiccicare alla città una etichetta, l’ennesima maldicenza, che non merita. I dati, dice il Caruso, li avrebbe presi da un sito,  Italia delle Slot, divenuto per il pentastellato un contenitore dal quale attingere a piene mani. Ora, è vero che complessivamente a Guidonia si giocano 70 milioni di euro, gratta e vinci, lotto e superenalotto compresi, con una spesa procapite però che colloca la città nettamente al di sotto della media della provincia di Roma e della Regione Lazio. La spesa procapite è l’unico indicatore statistico rilevante, un dato che, se in buona fede, Caruso avrebbe dovuto con onestà riportare.

Per fare delle comparazioni che aiutino la comprensione (anche di Caruso), a Roma il dato ripreso da Italia delle Slot, e relativo alla spesa procapite del gioco d’azzardo, è di 965 euro; a Monterotondo di 1248; a Frascati di 1209; a Latina di 1289; a Viterbo di 1195; a Guidonia Montecelio di 779. Dunque: dove sarebbe questo primato? Forse solo nelle necessità di Caruso di descrivere una situazione emergenziale, non aderente alla realtà, per giustificare la sua iniziativa? Ingigantire i contorni di un fenomeno, piegandoli volutamente alle proprie personalissime esigenze, equivale a raccontare frottole ai cittadini. Uno sport molto diffuso di questi tempi a Guidonia.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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