Impianti e palestre, ritardi negli affidamenti e sport nel caos. Opacità dei bandi, spunta (anche) il Cartello tra associazioni
GUIDONIA – Un indirizzo politico confuso e caotico, un’azione amministrativa lenta e disordinata sono il combinato disposto ideale per generare disservizi. Succede con l’affidamento degli impianti sportivi, palestre comunali e scolastiche, campi per il calcio e suoi derivati. Ad un mese dall’aggiudicazione dei bandi comunali (due) ad una ventina tra associazioni e società ancora nessuna convenzione è stata sottoscritta tra l’Ente e i privati, così gli spazi restano inutilizzabili per i vincitori. Assicurazioni, fidejussioni, la trafila burocratica deve insomma fare il suo corso, mentre resta da sciogliere il nodo delle tariffe. Quelle quote che gli assegnatari si sono impegnati a versare per l’utilizzo delle strutture sportive, rimaste indeterminate in fase di aggiudicazione dei bandi, che il Comune di Guidonia Montecelio intende adesso far lievitare avvalendosi di una «clausola vessatoria» definita dal codice civile, aprendo la strada a un mare di ricorsi davanti alla giustizia amministrativa. La faccenda ha tenuto banco nel corso della commissione Sport di questa mattina mercoledì 2 ottobre. Dove, su richiesta scritta delle opposizioni, prima firmataria il consigliere Arianna Cacioni della Lega, il dirigente Carola Pasquali è stata chiamata in audizione. Un fatto intanto è stato accertato. I 5Stelle al governo della città sono gli unici colpevoli dei ritardi nell’indirizzo che solo a luglio prendeva la forma di una procedura ad evidenza pubblica. La manifestazione di interesse, aperta alle associazioni e società sportive, tra polemiche e opacità dei bandi, si concludeva con le aggiudicazioni, tentate già il 12 agosto (alla vigilia di Ferragosto) ma perfezionate a Settembre. In alcuni casi le criticità, più volte discusse nella commissione presieduta dal giovane Matteo Castorino dei5Stelle, sono diventate oggetto di forte scontro politico. È successo anche stamane, quando Giovanna Ammaturo di Fratelli d’Italia ha fatto presente, tra i vari problemi, che permane, in molti impianti, una condizione di abusivismo impermeabile a qualunque regola la parte pubblica abbia tentato, fin qui, di imporre. Insomma il caos, e in città è generalmente diventato difficile praticare sport per soci e associati.
Due bandi – l’uno per le palestre scolastiche e comunali, l’altro per gli impianti di calcio – nati male e gestiti peggio. Che hanno prodotto disagi e disservizi, tracciando tra l’altro profili di illegittimità nella stessa procedura di aggiudicazione lasciata a una commissione interna. Il caso più eclatante, emerso chiaramente dai verbali di gara, è l’annullamento del confronto concorrenziale tra associazioni per spartirsi gli impianti più appetibili e desiderati. La probabile esistenza di un patto precostituito in un’Ati (associazione temporanea d’impresa), ovviamente non dichiarata, si evince facilmente dalle carte: alcuni soggetti giuridici avevano chiaramente mostrato interesse per la stessa terna di palestre (anche se indicate in ordine diverso di preferenza) ovvero Villanova, Colle Fiorito e Montecelio, scegliendo, quando il caso dice la combinazione, i medesimi orari di preferenza. Le rispettive esigenze si sono magicamente incontrate in fase di aggiudicazione. E così il Cartello ha preso forma. Il comune denominatore più bizzarro per queste associazioni sembra poi essere la simpatia politica per il movimento 5Stelle. I supporter della amministrazione Barbet, nei mesi passati, non hanno risparmiato i like sulle pagine Facebook delle associazioni in questione, pochi nomi, ma significativi che, ad esempio a maggio scorso, plaudivano alle imprese sportive realizzate anche grazie all’impiego (all’epoca) dell’impianto di Montecelio, ottenuto, probabilmente, grazie alla fruizione delle ore residue. Ora la pianificazione dell’offerta sembra avere portato al miracolo. Reso possibile dal bando/manifestazione d’interesse voluto dai 5Stelle.
A pescare nel mazzo, con due proposte apparentemente differenti ma sinergiche (appunto), la Asd Basket Guidonia e la Ascd Colle Fiorito. Due realtà che gestiranno per i prossimi tre anni, con la formula di una coesistenza perfetta, la palestra comunale di via Mazzini a Villanova e quella scolastica di via Rosata a Colle Fiorito. Una circostanza che, ancora sotto la gestione pentastellata, getta un’ombra di sospetto sulla regolarità degli affidamenti degli impianti comunali e scolastici, dopo il caso della palestra di via Todini a Setteville andata in gestione ad associazioni direttamente riconducibili a tifosi 5Stelle, alcuni candidati con la lista nelle elezioni del 2017. Una condizione resa possibile da un meccanismo di selezione e assegnazione prevedibile nella domanda, e quindi, in un mercato con pochi competitori, predisposto naturalmente a una pianificazione dell’offerta, che crea artatamente un’intesa restrittiva della concorrenza e delle modalità di partecipazione alla gare/bandi per l’affidamento di servizi e strutture pubbliche.
Complessivamente i bandi chiusi dal Comune ha avuto il seguente esito. La commissione che ha stabilito i punteggi e assegnato gli impianti ha così deciso: la palestra di via Manzoni a Setteville e il vicino campo di calcio a 5 vanno all’Asd Roma 3 VB e alla ProSetteville; la palestra di via Todini alla Polisportiva Orlando; la palestra di via Mazzini a Villanova è stata assegnata all’Asd Guidonia Volley e alla Basket Guidonia con una ripartizione oraria concordata; la palestra di via Morelli alla Asd F.lli Antonini e Asd Olimpia. A Villalba, la palestra di via Trento è andata alla Asds ViviVillalba e alla Tibur Volley: l’impianto di via Po a Guidonia Centro alla Msc Basketball Academy per tre giorni e alla Energheia per due, in alternativa alla palestra di Colle Fiorito. Entrano poi anche la palestra di Albuccione, che va per tre giorni all’associazione Il mondo che vorrei e quella di Colle Fiorito alla Ascd Collefiorito per tre giorni e per altri due alla Energheia. Per quanto riguarda Colleverde, la palestra di via Monte Bianco è per la Asd Basket Colleverde (tre giorni) e per la Ippocampo (due giorni). Manca ancora all’appello la palestra di Montecelio, ma a pensar male si fa peccato...
Fabrizio Mares
Buongiorno, ci teniamo a precisare che l’ASCD ENERGHEIA, penalizzata nelle valutazioni della commissione (contestabile già per le dubbie competenze specifiche dei componenti) non potrà utilizzare 2 impianti – via Po e via Rosata – come si potrebbe dedurre dall’articolo, ma utilizzerà solamente la palestra di Collefiorito.
Elisabetta Aniballi
grazie per la precisazione, domani torno sull’argomento e specifico la vostra posizione. grazie ancora