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Dic 2023
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Guidonia – Venturiello e Cacioni, «subito il nuovo ospedale tiburtino e si usi il modello ponte Morandi di Genova»
GUIDONIA – I consiglieri comunali Michele Venturiello e Arianna Cacioni (civici ma nell’orbita di Forza Italia) chiedono la convocazione, a breve, di una assise straordinaria urgente in cui discutere di prospettive, dopo il rovinoso incendio che la sera dell’8 dicembre scorso ha distrutto l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli rendendolo inagibile e provocando la morte di 3 pazienti ricoverati e l’evacuazione di altri 200. La struttura resta chiusa, con la prospettiva di una riconversione legata ai tempi lunghi se non lunghissimi della burocrazia. Intanto, per i due consiglieri, è però necessario e urgentissimo «chiedere al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e a tutto il consiglio regionale di proporre al Governo una decretazione d’urgenza per la costruzione, con procedure accelerate, del nuovo ospedale tiburtino. Un’opera per la quale, del resto, la Regione ha già speso più di cinque milioni di euro per la progettazione, affidata con gara pubblica nell’aprile del 2022 ed approvata in forma definitiva dalla Direzione strategica della Asl Roma 5 con deliberazione numero 1497 del 2 agosto 2023».
«Abbiamo accolto con favore l’immediato lavoro organizzativo, messo in campo dalla Regione Lazio, per allestire un posto di primo soccorso alla palestra Maramotti di Tivoli e dislocare i servizi ospedalieri del San Giovanni Evangelista negli altri presidi della Asl Roma 5 – scrivono in una nota stampa Venturiello e Cacioni -. Non è possibile, però, lasciare a lungo termine un territorio che conta oltre 400 mila abitanti e di cui la città che rappresentiamo fa parte, senza un ospedale. Bisogna avere la consapevolezza che un comune popoloso come Guidonia Montecelio (così come altri, Fonte Nuova, Mentana e la stessa Tivoli solo per fare un esempio) si troverà di fronte ad una parcellizzazione e frammentazione delle attività sanitarie prima offerte dal nosocomio tiburtino, per un tempo indeterminato e comunque lungo, troppo lungo. Per questo, abbiamo intenzione di chiedere al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e a tutto il consiglio regionale di proporre al Governo una decretazione d’urgenza per la costruzione, con procedure accelerate, del nuovo ospedale tiburtino. Un’opera per la quale, del resto, la Regione ha già speso più di cinque milioni di euro per la progettazione, affidata con gara pubblica nell’aprile del 2022 ed approvata in forma definitiva dalla Direzione strategica della Asl Roma 5 con deliberazione numero 1497 del 2 agosto 2023. Un’opzione che ci sembra non solo possibile, ma anche ragionevole ed efficiente rispetto alle possibili alternative. La vecchia struttura dell’ospedale di Tivoli potrà essere riconvertita, ma i nostri cittadini e il nostro territorio hanno la necessità di un presidio ospedaliero nuovo, efficiente, sicuro e all’avanguardia nella cura della salute ma anche nella sicurezza della sua struttura. Chiederemo già oggi la convocazione di un consiglio comunale straordinario in cui proporre questa istanza per la soluzione di un problema gravissimo che ha ferito, oltre ai pazienti e al personale sanitario del nosocomio, le intere nostre città e popolazioni, lasciandole, da oggi, senza un presidio ospedaliero. Un’iniziativa che ci auguriamo possa essere raccolta anche dagli altri Comuni dell’area, Tivoli in primis».