Guidonia – Un’inaugurazione super vantaggiosa per il gestore (lo Swimming Club) e assai costosa per i nuotatori
GUIDONIA – L’impianto è del Comune di Guidonia Montecelio, la gestione temporanea e privatissima. Durerà non oltre il 31 agosto 2023 e/o comunque fino all’assegnazione definitiva, da perfezionare con una gara ordinaria che, però, l’amministrazione comunale civica non ha ancora fatto partire. Già gli ex M5S (e il Pd) ci avevano provato (nel 2021) ad affidare il Palazzetto dello Sport del Bivio, piscina inclusa, con un bando pluriennale i cui esiti sono stati tuttavia negativi. L’unico concorrente partecipava con un Rti (Raggruppamento temporaneo d’impresa) formato da due associazioni e una delle due (la Eurobasket) mancava dei requisiti. L’altra, invece, lo «Swimming Club di Colleferro», Asd presieduta da Mirian Cardone che già gestisce un polo natatorio a Tivoli, oggi 3 gennaio, ha aperto l’attività (anche) nella piscina del Polisportivo guidoniano. Come si dice, uscita dalla porta perché esclusa dal bando pluriennale, la Swimming è rientrata dalla finestra grazie a un provvedimento provvisorio, di ispirazione politica (lo ha disposto la giunta civica), a condizioni super vantaggiose: canone non inferiore a 1500 euro/mese (di pigione) e costi utenze (luce e gas di questi tempi alle stelle) anticipati dal Comune, praticamente una manna dal cielo destinata a durare fino al 31 agosto 2023.
Ma le super condizioni vantaggiose per lo Swimming Club, sui cui pesano eventuali valutazioni di congruità dell’offerta/domanda, non avranno ricadute sulla cittadinanza. Almeno a guardare i prezzi richiesti per l’accesso ai corsi, al nuoto libero, alle lezioni di acquagym. Ecco qualche esempio assai oneroso che arriva direttamente dai depliant promozionali. Volete un abbonamento bisettimanale fino a luglio? Pagate 540 euro + 25 d’iscrizione, 190 da versarsi subito. Se portate una seconda persona (c’è chi ha due figli) lo sconto è del 10%. Per il monosettimanale (un accesso a settimana) si pagano 385 euro + 25 d’iscrizione, 190 subito e uno sconto di 100 euro se si corrisponde il totale un’unica soluzione anticipata.
Ma anche le entrate giornaliere costano salate. Insomma, il gestore ha messo su un bel business a (quasi) zero spese e senza rischio d’impresa. Comunque, oggi, martedì 3 gennaio, c’è stato il sombolico taglio del nastro. È intervento anche il sindaco civico Mauro Lombardo accompagnato dall’assessore delegato allo Sport Cristina Rossi («Guidonia Montecelio Domani»). Il tutto accompagnato da una nota diffusa alla stampa. Di seguito riportata:
«Il Palasport del Bivio di Guidonia, a distanza di 14 anni dalla presunta data di fine lavori, è aperto al pubblico e funzionante. Con il tuffo in acqua del primo bambino di Guidonia Montecelio è stata simpaticamente inaugurata la piscina comunale, a conclusione di un lungo e travagliato iter avviato nel 1996 quando fu ideata e progettata la struttura».
«L’apertura della piscina rappresenta un traguardo importante per la nostra Amministrazione e la nostra comunità – commenta il sindaco Mauro Lombardo -. Il Palasport è una struttura sportiva di grande rilevanza non solo per Guidonia Montecelio e, quindi, non era ulteriormente tollerabile che fosse ancora in parte chiuso. È uno dei nostri impegni assunti in campagna elettorale, che abbiamo onorato grazie all’impegno di tutti coloro che hanno contribuito, a vario titolo, al raggiungimento di questo obiettivo».
«Dopo aver assicurato l’utilizzo del campo polivalente del Palasport per questa stagione – aggiunge l’assessore allo Sport, Cristina Rossi – e l’apertura della piscina, il prossimo obiettivo è la pubblicazione di un bando per la gestione dei prossimi anni della struttura. Chi ne otterrà la gestione dovrà assicurare all’impianto un’attività continua negli anni, la massima fruizione da parte di sportivi e di società sportive e un piano d’investimenti che possano migliorarlo nel tempo».
Daniele
Eppure basterebbe fare un accesso civico generalizzato agli atti, accertandosi della reale offerta dell’Associazione, prima di scrivere tante imprecisioni sulle asserite condizioni “super vantaggiose”.
Condizioni così tanto agevoli che nessun altro operatore sportivo, tanto più locale, ha ritenuto conveniente investire in risposta all’avviso del Comune. Per il futuro, tenga conto del suggerimento per promuovere sensatamente la partecipazione al dibattito pubblico dei cittadini. Saluti
Elisabetta Aniballi
Le condizioni sono scritte negli atti pubblici e pubblicati. Il Comune affidava a 1500 euro al mese per 10 mensilità (delibera di giunta). Cifra riportata dalla determina di affidamento, altro non so dirle. Se le modifiche eventualmente intercorse, come lei lascia intendere, non vengono scritte e soprattutto rese pubbliche non esistono. Cordialità
Daniele
L’istituto dell’accesso civico è una conquista democratica. Recente giurisprudenza ha chiarito che perfino gli atti relativi
l’esecuzione dei contratti pubblici possono essere accessibili, a richiesta semplice (Consiglio di Stato, sez. V, 11.04.2022 n. 2670). Posta la base di gara, attesi gli oneri materiali che restavano a carico dell’aggiudicatario (ha idea di cosa significhi avviare una piscina chiusa da anni?), il mercato era libero di offrire. Un approccio rispettoso dei rapporti privato-pubblico. Gli atti esistono. Ma necessitano di uno sforzo di approfondimento.
Cordialmente.