Guidonia – Un teatro tutto nostro, l’anomala gestione dell’Imperiale tra (K)cultura e politica
GUIDONIA – Accanto al cartellone «ufficiale» ci sono gli spettacoli rivolti alle scuole del territorio. E quelli fuori cartellone che interessano l’indirizzo politico del Comune di Guidonia Montecelio, occasioni di visibilità elettorale per il sindaco grillino Michel Barbet, l’assessore democratico alla Cultura Rosaria Morroi, il presidente della commissione Cultura e Sport Matteo Castorino (M5S), che sovente affianca la direzione del teatro Imperiale, affidata ad Anna Greggi, nella scelta dell’offerta culturale.
Poi ci sono il Teatrofestival Città Premio Corvo d’Oro, che porta in scena le compagnie emergenti del territorio, l’accademia che forma attori, appuntamenti di ogni genere, kermesse promozionali e iniziative a scopo benefico, eventi contro la violenza sulle donne in programma il prossimo 25 novembre e ancora l’8 marzo, per finire agli show del periodo natalizio e di Capodanno. Per tutto questo, nella struttura di sua proprietà, paga il Comune di Guidonia Montecelio. Non solo i 48.000,00 erogati a titolo di sovvenzione per la gestione dei servizi teatrali trasferita al privato, una società a responsabilità limitata con sede a Tivoli (la Gms Eventi), soprattutto i costi delle utenze di gas, luce, riscaldamento, aria condizionata d’estate, acqua sono a carico delle casse dell’Ente. Secondo una formula contemplata nel «nuovo» contratto di affidamento, anomala rispetto ai canoni concessori regolamentati dalla legge. Quelli, per intenderci, che valgono (o dovrebbero) per gli impianti sportivi, dove le associazioni e le società che hanno in gestione campi e palestre pagano le utenze perché è cosi che funziona.
Contratto anomalo
Nel caso dell’Imperiale, invece, gli elevati costi di gestione, rilevanti per quanto riguarda i consumi energici e di illuminazione di un teatro praticamente funzionante h24 tra prove, spettacoli e comparsate, restano a carico della parte pubblica. Tutto è scritto nella «convenzione» all’attenzione in questi giorni delle parti, il Comune da un lato e l’amministratore unico della Gms eventi dall’altro. Per ora si tratta di una bozza di «contratto integrativo per servizi teatrali (stagioni 2021/22 e 2022/23) nel Teatro Comunale Imperiale di Guidonia», parte integrante e sostanziale della determina 90 dell’11 novembre 2021 pubblicata con gli allegati ll’albo pretorio dell’Ente. Tecnicamente, una proroga al precedente affidamento del 2018 durato due anni, scaduto nel 2020. La pandemia ha lungamente cancellato teatri e spettacoli, con essi due stagioni dell’Imperiale, che adesso il Comune ha deciso di fare recuperare al gestore fino al 2023. Da questo intento nasce la necessità della proroga contrattuale, con contestuale rimodulazione o integrazione delle precedenti condizioni pattuite. In cambio dell’esenzione sui costi delle utenze, appare stranamente significativa la parte in cui si stabilisce che «la Gms Eventi dovrà fornire durante le due stagioni di affidamento servizi complessivi gratuiti (comprensivi di ogni attività, dall’organizzazione, al controllo degli accessi, dalla fornitura delle maschere, a quella del server audio luci, finanche alla pulizia antecedente e successiva all’evento), alla Città della Guidonia Montecelio, dietro specifica richiesta dell’Area VII, per tot numero di eventi organizzati o patrocinati dall’amministrazione comunale». Saranno invece a carico della società, la manutenzione ordinaria dello stabile, tutti i costi di comunicazione, promozione e stampa del materiale di comunicazione (locandine, manifesti, ect.), i permessi Siae, i servizi di prenotazione e botteghino degli spettacoli, di accoglienza, di controllo degli accessi, la pulizia dello stabile antecedente e successiva ad ogni rappresentazione. Praticamente trattasi di una gestione condivisa (o commistione) tra pubblico e privato, aggiustata a tavolino per soddisfare le esigenze di entrambe le parti, che sfugge alle norme sugli affidamenti pubblici di beni e servizi, incidendo (inoltre) sulla qualità e l’opportunità delle iniziative da porre all’attenzione dell’utenza.
La «triade» decide l’offerta extra cartellone
È accaduto di recente, per un evento extra cartellone legato all’attività di promozione editoriale di alcuni scrittori locali (e in assenza del nuovo contratto di affidamento che non risulta sottoscritto), che ad occuparsi dell’organizzazione e/o patrocinio sia stato un dipendente comunale di ruolo, attualmente incaricato di svolgere mansioni di capo della segreteria amministrativa dell’organo di vertice politico (il sindaco). Come racconta Anna Greggi, l’iniziativa è stata «concordata al telefono» con il funzionario Antonio Capitano, al contempo ambasciatore della lettura, saggista, e «intellettuale» di turno. Una attività di indirizzo dell’offerta culturale che vede protagonista un altro pubblico ufficiale, detentore di carica elettiva, il consigliere comunale Matteo Castorino. Nella veste di presidente della commissione Cultura, Castorino ha concordato (a voce) gli eventi culturali da ospitare (e a cui presenziare) all’interno del Teatro Imperiale. È successo per l’attività promozionale degli scrittori di cui sopra. Il terzo ruolo attivo nella «triade» decisoria è stato di Anna Greggi, come detto attrice e direttore artistico, di fatto deus ex machina dell’Imperiale nella attuale fase pentademocratica.