GUIDONIA – Le strade della società Pmf Srls portano (ancora) al Comune di Guidonia Montecelio. Dalla progettazione, avvenuta in passato, del bando da sottoporre all’attenzione della Regione Lazio per ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione delle compostiere di comunità, alla attuale fase conclusiva della procedura di messa in sicurezza/bonifica della ex discarica dell’Inviolata. La società a responsabilità limitata semplificata, con sede a Roma, risulta infatti ancora destinataria di appalti di servizio e/o incarichi professionali, affidati dall’amministrazione grillina attraverso procedure semplificate, ossia direttamente e senza l’opportuna selezione tra più soggetti concorrenti. 

Ma andiamo con ordine e partiamo dalla fine. Dall’ultima determinazione prodotta dagli uffici del Comune di Guidonia Montecelio. La numero 122 (ECCOLA: Pmf assistenza al Rup inviolata) del 25 maggio 2021 con cui il dirigente all’Ambiente Egidio Santamaria «affida» alla società un incarico professionale della durata di un anno (scadenza maggio 2022) per un importo, al lordo degli oneri previdenziali e di Iva, pari a 45mila euro.    

L’incarico consiste nel dare assistenza al Responsabile del procedimento (Rup) durante la fase conclusiva di messa in sicurezza/bonifica della ex discarica dell’Inviolata. Una scelta, scrive Santamaria nella determina, dettata «dalla complessità della procedura» e dalla mancanza di personale altamente qualificato all’interno della pianta organica dell’Ente. L’incombenza dell’affidamento si sarebbe presentata all’indomani della definizione della procedura di bonifica avvenuta il 5 maggio 2021, decisa in via definitiva dalla conferenza dei servizi (avviata nel 2011) con l’adozione «delle prescrizioni a cui il soggetto gestore  (la Ecoitalia 87 di Angelo Deodati e Mario Cerroni ndg) dovrà uniformarsi per mettere in atto il piano di caratterizzazione». A quel punto il Rup, che nei procedimenti amministrativi è il soggetto responsabile, un ruolo che al settore Ambiente del Comune ricopre lo stesso dirigente Santamaria, si sarebbe accorto del lavoro troppo gravoso e/o di non essere sufficientemente qualificato, fino a dover ricorrere all’aiuto esterno extra al costo di 45mila euro. Una necessità che  Santamaria declina nell’atto come «un supporto tecnico ambientale di controllo della corretta esecuzione delle attività previste dal piano di caratterizzazione a carico del soggetto gestore»: buttare un occhio sulla corretta applicazione delle procedure amministrative a volte paga e anche molto bene. 

La società in questione è senza dubbio una di quelle che ruotano nella galassia degli affidamenti pubblici dispensati dalla Regione Lazio di Nicola Zingaretti, dalla Città metropolitana di Roma. Con questa indiscutibile caratteristica, la Srls, aveva attinto incarichi nel 2017 anche dal Comune di Guidonia Montecelio, quando l’amministrazione già targata 5Stelle ne incaricava i dirigenti di redigere un piano di investimenti da sottoporre all’attenzione della Regione Lazio per accedere ai finanziamenti ambientali. La consulenza, definitivamente liquidata dall’allora dirigente Paola Piseddu nel maggio del 2018 – (determina 67 del 22.05.2018, ECCOLA: primo incarico Pmf su compostiere) – attraverso il pagamento dell’ultima delle sei fatture per un importo pari a 634,00 euro, portò nella disponibilità dell’Ente i quasi 800mila euro di soldi regionali per la realizzazione di tre stazioni di compostaggio di comunità: quelle finite tra le contestazioni all’aeroporto Alfredo Barbieri, al centro cottura della mensa di Setteville, a Poggio Fiorito di Colleverde. 

Ma che cos’è la Pmf? È una società di professionisti costituita nel 2016 con un capitale versato di 5mila euro, conta sul lavoro di tre soci, gli ingegneri Alessandro Ceccarelli e Alberto Germani e la manager Elena Pannone, specialista in marketing e comunicazione dei progetti ecosostenibili contro lo spreco alimentare e l’applicazione della tariffazione puntuale sui rifiuti del Lazio di cui la società si occupa in alcuni Comuni dell’hinterland romano. Il lavoro della Pmf si concluderà a maggio 2022, quando presumibilmente ci saranno le elezioni per il nuovo sindaco e l’area della ex discarica sarà definitivamente in sicurezza. Quanti se ne prenderanno il merito?. Qualcuno intanto aggiorni Rocco Maugliani sul lavoro fatto nel corso degli ultimi 10 lunghi anni sull’Inviolata, un lavoro rallentato colpevolmente dal 2016 proprio dai grillini. Il commissario del Pd locale, appena nominato, sembra interessarsi spasmodicamente della discarica, fino a diventare nei giorni scorsi interlocutore privilegiato di Michel Barbet. Che sia stato proprio lui ad avere suggerito al già alleato 5Stelle l’ingaggio della Pmf? Sulla storia, c’è da starne certi, si scriveranno altre puntate.  

      

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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