Guidonia – Tre perizie in 3 anni e costi per 105mila euro. E all’Urbanistica la «consulenza» piace alla bolognese
GUIDONIA – All’Urbanistica comunale ci si affeziona ai fornitori di beni e servizi. Sarà per le specifiche competenze tecniche non riscontrabili in altri, diversi operatori, nonché per quel fattore chiamato consuetudine, che la preferenza del dirigente Cristina Zizzari è caduta, per la seconda volta in un anno, sulla Creta Srl Centro di Ricerche per L’economia e Il Territorio, società bolognese specializzata «nella stima del valore di mercato delle aree fabbricabili e dei terreni edificabili». Stavolta la perizia riguarderà la valutazione del plus valore acquisito dai terreni oggetto del già approvato Piano urbanistico di espansione del Car (Centro agroalimentare).
Stabilire il prezzo di mercato consentirà al Comune di calcolare il contributo straordinario da far pagare alla società di gestione, la Car S.c.p.A, per le opere di urbanizzazione in vista della stipula della convenzione urbanistica. Costo della «consulenza»: quaranta mila euro Iva inclusa. Appena sotto la soglia di legge, utile a spingere gli uffici a procedere in modo semplificato all’affidamento, secondo quanto previsto dall’articolo 50 comma 1, lettera b) del nuovo codice degli appalti e dei servizi pubblici (decreto legislativo 36/2023). Appalto dato direttamente: senza considerare altri operatori presenti sul mercato della pubblica amministrazione.
Non si può neanche dire che all’Urbanistica comunale fossero digiuni di stime sui nuovi valori venali dei terreni edificabili e delle aree fabbricabili. L’ultima risale ad un anno esatto fa, ad essersene occupata sempre la Creta di Bologna. Una perizia ritenuta necessaria ai fini del ricalcolo dell’aliquota Imu (Imposta municipale unica) da applicare principalmente alle sottozone D3 del Piano regolatore generale. In pratica i terreni destinati all’attività estrattive. Costo per il Comune: 40mila euro al lordo di lva (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Ricalcolo dell’Imu e cave, la nuova perizia la farà una società di Bologna). Somma impegnata a favore dei bolognesi sempre con un affidamento diretto e, poi, liquidata alla consegna (avvenuta a stretto giro) dello studio peritale. Rimasto, però, lettera morta. Dal momento che l’amministrazione e la giunta civica del sindaco Mauro Lombardo, per l’anno in corso, hanno applicato la stessa aliquota dei precedenti sedici, valevole per le zone estrattive e per tutti i terreni edificabili e le aree fabbricabili.
C’è poi un fatto singolare: le stime contenute nella perizia Creta sono secretate. Con il risultato che uno studio pagato con i soldi dei contribuenti resta inaccessibile per l’opinione pubblica in quanto mai pubblicato. Lo stesso alone di mistero aveva avvolto un precedente studio peritale. Affidato nel 2021 dall’ex amministrazione 5Stelle all’architetto Roberto Marongiu di Santa Marinella (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: La perizia sulle cave (per il calcolo dell’Imu) la fa per 25mila euro l’architetto/politico di Santa Marinella). Una stima del valore venale di aree e fabbricati per il ricalcolo dell’Imi costata 25mila euro, rimasta a lungo nei cassetti di Palazzo Guidoni prima di essere superata dallo studio peritale, provenienza Creta, del 2023: anche quello al momento inutilizzato e quindi inutile. Soldi buttati?. Ad oggi le perizie affidate sono tre in tre anni e sono costate complessivamente ai contribuenti 105mila euro. Di cui le ultime due disposte dai civici di Lombardo a favore della Creta Srl a fronte di una spesa di 80mila euro.
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Le «consulenze»?. All’Urbanistica piacciono alla bolognese. Quelle firmate da una società legata al mondo della Lega Coop dell’Emilia Romagna, il cui nome è impresso su grossi appalti in giro per l’Italia. Come è arrivata a Guidonia?. Secondo la Zizzari, che lo scrive nell’ultima determina ECCOLA, CLICCA E LEGGI di affidamento, è successo «consultando operatori appartenenti alla Siev, società Italia di Estimo e Valutazione». Non ricordava dell’appalto da lei assegnato già un anno prima.