Guidonia – «No» al traliccio tra le ville di Parco Azzurro, il caso domani in aula alla Pisana: basterà?
GUIDONIA – Dopo la licenza arrivata dalla giunta regionale nell’ottobre del 2020, e il passaggio in commissione Ambiente dove il provvedimento è stato emendato, il Piano di assetto della Riserva della Marcigliana sbarca domani, mercoledì 31 marzo, in consiglio regionale per la definitiva approvazione. Un atto che al momento interessa i residenti di Parco Azzurro, alle prese con la faccenda di un traliccio elettrico della società Areti che la Città metropolitana di Roma ha collocato al centro di un’area verde a ridosso delle ville. Un emendamento ad hoc dovrebbe correggere il Piano di assetto e spostare il traliccio in altro luogo, lontano dalle civili abitazioni anche se all’interno della Riserva. Lo hanno promesso ai residenti il consigliere comunale di Guidonia Montecelio, ex 5Stelle oggi nel gruppo misto, Claudio Zarro, il consigliere regionale dei Verdi Marco Cacciatore, con l’impegno del neo assessore regionale alla Transizione ecologica, la grillina Roberta Lombardi.
Ma l’emendamento sarà veramente risolutivo? I residenti lo scopriranno vivendo. Dal momento che la procedura autorizzatoria dell’impianto è negli uffici della Città metropolitana di Roma, altra amministrazione rispetto alla Regione Lazio, dove la conferenza dei servizi asincrona ha già acquisito i pareri degli enti interessati e chiuso il procedimento. Il Comune di Guidonia Montecelio, preso in contropiede dalle proteste dei residenti, ha prima avallato l’installazione con un parere tecnico non ostativo, poi ha corretto il tiro chiedendo alla Città metropolitana una nuova conferenza dei servizi in presenza, in sostanza di revocare in autotutela quella appena conclusa (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Parco Azzurro, il traliccio alto 20 metri Barbet l’ha autorizzato a sua insaputa). Per di più, la proceduta di competenza della Città metropolitana, dovrebbe intercettare le volontà dell’assemblea regionale di autorizzare, nell’ambito della rimodulazione dei confini della Riserva della Marcigliana, una eventuale nuova ubicazione del traliccio: soluzione macchinosa, possibile?
Oggi Marco Cacciatore, negli aggiornanti quotidiani affidati alla sua pagina Facebook, dice che l’emendamento è pronto e sarà iscritto domani all’ordine del giorno dei lavori del consiglio regionale.
«Rispetto per l’ambiente e salute dei cittadini devono andare sempre di pari passo. È quello che insegna il caso dei tralicci elettrici nel Parco della Marcigliana, nel Comune di Guidonia Montecelio. Domani in Aula verrà discusso e votato il Piano d’assetto proprio di quest’area verde. Ma non senza un necessario correttivo. Presenteremo infatti un emendamento che darà la possibilità in conferenza dei servizi di spostare un traliccio della condotta elettrica. Tutto era partito dalla segnalazione da parte del consigliere comunale di Guidonia Claudio Zarro e dei comitati locali. Il problema consisteva nel fatto che il traliccio rischiava di essere collocato sì fuori dall’area del Parco, ma troppo a ridosso della case. Per risolverlo – scrive Cacciatore – ci siamo messi attorno ad un tavolo con Claudio, l’assessora alla Transizione ecologica Roberta Lombardi e l’amministrazione del Comune di Guidonia Montecelio. E tutti abbiamo concordato che il traliccio non poteva essere spostato lì dove era previsto in origine e che aree isolate e meno abitate sono comunque più idonee ad insediamenti si questo genere. Insomma, la preservazione naturalistica rappresenta un interesse prioritario. Ma perché essa sia completa, le condizioni di sicurezza e di salute cittadini devono essere sempre rispettate».
La Riserva di Marcigliana, va ricordato, è un grande parco urbano con una estensione territoriale di 4.683 ettari ed è collocato nel quadrante nord-est del territorio di Roma Capitale, interamente all’esterno del Gra. La connotazione rurale del territorio della Marcigliana la fa rientrare tra le grandi aree di conservazione dell’ambiente agricolo.
Il Piano arriva in approvazione con quattro emendamenti licenziati dalla commissione Ambiente della Regione Lazio. Ecco come li spiega il suo presidente, il consigliere regionale del M5S Valerio Novelli: «Si tratta di quattro emendamenti volti a rendere fruibili i due accessi alla Riserva naturale ovvero via Valle dei Corsi e via di Valle Ricca con l’apertura delle cosiddette “Porte del Parco” ed istituirne un terzo in via Quarto Conca dove ho proposto, oltre alla porta del parco, un implemento della sentieristica in quanto è previsto dal piano un “nodo minimo di orientamento ed informazione”. Inoltre in prossimità dell’accesso a Via Valle dei Corsi è prevista un’area da adibire a spazio attrezzato per lo sport, la sosta, l’incontro ed un’area giochi per bambini. Con l’ultimo emendamento, invece, prevediamo la possibilità per l’ente gestore della riserva di promuovere convenzioni ed assicurazioni a favore delle aziende agricole che si trovano nel parco, al fine di sollevarle dalla responsabilità civile e penale rispetto alla fruizione del parco stesso». Domani il punto arriva in discussione, consiglio convocato per le 10.30.
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