GUIDONIA – Tutti zitti: parla Rocco Maugliani. Il segretario provinciale del Partito democratico la racconta a modo suo nel comunicato stampa di poco fa sulla stampella. Quella che il Pd avrebbe negato al M5S alla fine di una trattativa a suo dire impossibile. Durata 10 giorni e terminata (oggi) malissimo: ognuno per la propria strada, 5Stelle arroccati a difesa del fortino (la giunta e il governo) il Pd locale dei big (non certo Maugliani) costretti a prenderne atto. Accordo saltato e con esso il sogno del laboratorio politico Guidonia, prima città in Italia a sperimentare un’alleanza di governo Pd M5S in corsa, nella prospettiva di una intesa programmatica proiettata alle prossime elezioni comunali.

Maugliani ha cantato dunque il de profundis. Il Pd dice no all’accordo. In verità oggi, stamattina, il tavolo era tutt’altro che chiuso. A dirigere l’orchestra Roberta Lombardi, la grillina zingarettiana che alla Regione Lazio se la comanda. Tutto inutile. Perché l’ostacolo, a quel punto, non erano più nemmeno le poltrone e quali, gli incarichi, la presidenza del consiglio comunale contesa tra Emanuele Di Silvio e Mario Lomuscio, gli assessorati in quota Paola De Dominicis e Simone Guglielmo, il punto di non ritorno è stato il venire meno della crisi interna ai 5Stelle. Dopo la grande fuga di grillini dall’aula e verso il gruppo misto, Michel Barbet ha di nuovo una maggioranza in assemblea. Così, dopo avere ringraziato il Pd per il tempo prezioso e utile a condurre una trattativa parallela per ricompattare i suoi, il sindaco ha comunicato la gestione in house delle poltrone oggetto del contendere. Ne hanno dovuto prendere atto Lombardi e tutti gli  altri: la presidenza del consiglio comunale non andrà ai democratici e nemmeno un paio di assessorati.

I 5Stelle sono insomma tornati autosufficienti. Grazie al tempo di 10 giorni concesso dal Pd, il sindaco si è ripreso Loredana Terzulli. Questa è la vera novità di giornata. La grillina accasata da qualche mese nel gruppo misto con Claudio Zarro è ormai una dissidente pentita. Anche se non rientra nel gruppo consiliare dei 5Stelle e si accomoda nell’altro filogovernativo (barbettiano) di Lorena Roscetti e Anna Checchi. AttivaGuidonia si chiama per avere mutuato l’analoga formazione Attiva Sicilia. Farà il suo battesimo nel consiglio comunale di giovedì 16 luglio, dove all’ordine del giorno ci sono le surroghe ai consiglieri (ultimi) dimissionari (Laura Santoni e Angelo Mortellaro) e l’elezione del presidente del consiglio. Poltrona già data in quota Attiva. Le tre donne hanno stretto un patto d’acciaio e sarebbero pronte a premiare Anna Checchi per la poltrona più importante dell’aula. Il M5Stelle è d’accordo. Il contratto stipulato da Barbet con Attiva prevedrebbe (anche) la distribuzione di qualche delega consiliare, di cui una per la Terzulli. Ora, l’unico dissidente (nel gruppo misto) rimasto è Claudio Zarro.

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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