Guidonia – Sull’orlo di una crisi esistenziale, la maggioranza rosso-civica (e allargata) verso il rimpasto di giunta
GUIDONIA – Alberto Cuccuru al Bilancio è inamovibile. Conosce la materia, esperto qual è di leggi che regolano la finanza pubblica. Chi solca con una certa frequenza i corridoi e gli uffici della Torre Civica, dice in modo netto che senza di lui un assessorato così strategico per tenere a bada il deficit piomberebbe nel caos. D’altro canto, il Partito democratico, che circa un anno fa ha messo l’avvocato nella casella dei conti ne disconoscerebbe l’appartenenza, considerandolo «civico» e, quindi, in quota qualcun altro, rivendicando un assessore diretta espressione del partito. E fuor di dubbio che un certo fermento agiti i democratici locali dall’indomani del congresso regionale che ha eletto il segretario Daniele Leodori e spedito i consiglieri comunali Rossella Nuzzo e Mario Lomuscio all’assemblea regionale. I nuovi assetti del potere, vorrebbero un assessorato tutto loro da consegnare ancora una volta a Rosaria Morroi, già sperimentata in giunta nell’ultimo anno di mandato del sindaco grillino Michel Barbet.
La casella della Cultura, con annessa delega alla pubblica istruzione, continuerebbe a piacere parecchio ai democrat, i quali sanno benissimo che l’assessorato occupato dalla civica di «ConSensoCivico» Michela Pauselli è tra quelli maggiormente in bilico in vista di un rimpasto di giunta dato da più parti come imminente. Lo spazio della Cultura, tuttavia, potrebbe essere utile a Lombardo per sistemare un altro fronte aperto nella sua maggioranza «allargata» e che riguarda Fratelli d’Italia. Il capogruppo in consiglio comunale Adalberto Bertucci sottolinea da mesi una sintonia culturale di destra con il sindaco e quanto il ruolo di oppositore gli vada stretto. Potrebbe voler portare FdI, e il Cdx uscito sconfitto dalle urne, in giunta, magari con il profilo alto di un profondo conoscitore della materia come Alfonso Masini, al momento presidente della commissione consiliare Cultura. Fantapolitica? I bene informati giurerebbero di no. Direttamente dalla Pisana, dove l’ex candidato sindaco del Cdx intrattiene rapporti con i referenti regionali del suo partito, Forza Italia, gli spifferi dicono che la cosa sia ritenuta fattibile, d’accordo FdI, pur di entrare al governo della terza città del Lazio dalla porta principale e alla luce del sole con una persona di valore e d’esperienza. Resterebbe lo scoglio della coabitazione con il Partito democratico, mai gradita a Bertucci. Tra chi esce e chi entrerebbe, c’è da tenere, poi, bene a mente il numero degli assessorati, sette più la delega di vice sindaco, e le quote rosa da rispettare per legge: non meno di tre delegati devono appartenere al genere femminile.
Il rimescolamento degli incarichi nell’esecutivo rosso-civico dovrebbe investire anche l’Urbanistica, dove un avvicendamento riguarderebbe sia l’assessore Anna Mari che il dirigente Cristina Zizzari. Un settore così strategico nell’indirizzo politico, al momento è in mano ai civici di «Città Nuova» dove, però, le divisioni non mancano. I consiglieri comunali Arianna Cacioni e Michele Venturiello non hanno mai fatto mistero delle perplessità legate alla conduzione dell’assessorato. Anche in aula sono risuonate parole pesanti sulla necessità di un cambio di passo. La luna di miele è finita, dopo un anno di governo un aggiustamento degli assetti è la priorità, sarebbe la posizione anche di Andrea Mazza, nei mesi scorsi avvertito dagli osservatori come particolarmente a disagio in aula e fuori dall’aula. Di come procedere si starebbe discutendo in queste ore nelle segrete stanze del sindaco. I consiglieri di «Città Nuova», riportano i rumors, potrebbero decidere di impegnare direttamente uno di loro in una giunta «forte». Per l’Urbanistica si è fatto il nome di Michele Venturiello che lascerebbe così lo scranno consiliare, ma anche Andrea Mazza potrebbe arrivare a considerare per sé la casella di assessore. Senza tralasciare le ambizioni di Arianna Cacioni, che in un valzer di poltrone guarderebbe con maggiore favore alla Cultura o a all’Ambiente occupato al momento dai «Civici» del vice sindaco Paola De Dominicis. Ma addirittura uno scambio con «Il Biplano», che governa i Lavori pubblici dell’assessore Mario Proietti, sarebbe quotato per portare la lista più vicina al sindaco nelle stanze dell’Urbanistica, dove è comunque atteso un nuovo dirigente già attribuito al Biplano, con la Zizzari che a quel punto prenderebbe la strada dell’Ambiente, lasciando a Annalisa Tassone i soli LL.PP.
In questo gioco d’incastri, il difficile starà nell’accontentare ogni singola lista (sono 7) che compone la maggioranza e anche quei pezzi di opposizione che hanno messo più di un piede in maggioranza nell’ultimo anno, governando le commissioni. L’unica certezza è che il rimpasto si farà per tentare di ridurre il grado di fibrillazione all’interno della compagine di governo. Quando? Non è dato sapere, anche se i bene informati parlano di settimane: più tempo non sarebbe tollerato e rischierebbe di far implodere tutto. Lavoro per il sindaco vero e per il sindaco nell’ombra Aldo Cerroni, il dirigente politico incaricato nei settori Cultura, Pubblica istruzione e Servizi Sociali. Toccherà prima di tutto a Mauro Lombardo comporre il puzzle. Un rompicapo davvero difficile da risolvere.