GUIDONIA – Altrimenti detta la politica del gambero. Quella del passo avanti e del doppio indietro, sembra prevalere nelle stanze di gestione del Personale dell’Ente, dove qualche giorno fa le controverse modifiche al Regolamento comunale sulle funzioni dirigenziali, «trasferibili» ai funzionari «apicali» anche senza il paracadute dell’assicurazione (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Guerre politiche e funzionari «apicali» in agitazione, il Comune è una polveriera. I sindacati contro Mauro Lombardo), sono state ritirate tout court dal sindaco al termine di una accesa riunione, alla quale partecipava anche l’assessore delegato ad occuparsi di dipendenti Paola De Dominicis, sempre più nel mirino di detrattori e sindacati in quanto accusata di non aver portato alcun indirizzo politico negli uffici comunali più strategici per il buon funzionamento della macchina amministrativa.

La bozza di provvedimento poi cestinato da Lombardo, definito dalle rappresentanze sindacali di base di dubbia legittimità in una diffida al vetriolo posta all’attenzione di sindaco, assessore e segretario generale Gloria Di Rini è forse l’emblema di come si gestisce il Personale a Palazzo Guidoni?

Qualcuno si spinge a definire l’approccio degli amministratori di governo qui d’interesse, di tipo dilettantistico e confusionario. Mentre molto altro bolle nella pentola del Personale, tra incarichi in scadenza, carenza di dirigenti, nuovi regolamenti in fase di studio su cui pesano ulteriori  dubbi di legittimità.

L’interrogazione bipartisan

La macchina amministrativa è ingessata e in alcuni casi non riesce a garantire i livelli minimi prestazionali. È il caso dell’ufficio anagrafe. Il cui funzionamento al ralenti, non più tardi di un mese fa, era finito nel testo di una interrogazione bipartisan mai discussa in aula, presentata dai consiglieri comunali Arianna Cacioni (Città Nuova); Alessandro Messa (Lega); Emanuele Di Silvio, Rossella Nuzzo e Mario Lomuscio (Partito democratico). I cinque, in buona sostanza, interrogavano Lombardo e De Dominicis sulle autorizzazioni rilasciate al personale dipendente per complessive 1850 ore di cosiddetto lavoro «straordinario elettorale» in occasione delle Europee 2024, e sui motivi per i quali non si fosse invece ritenuto utile e necessario prevedere, nell’ambito delle straordinarie attività propedeutiche alle elezioni, l’implementazione con orari aggiuntivi e giornate ad hoc sul modello open day, il servizio di rilascio delle carte d’identità elettroniche (CIE), visto e considerato che gli appuntamenti proposti dall’amministrazione per il rinnovo dei documenti scaduti erano rilasciati (ed era il 24 maggio) per il mese di agosto. «In argomento non è possibile, inoltre ignorare – scrivevano i consiglieri – che il personale destinato al servizio di rilascio CIE  è attualmente gravemente sottodimensionato con  nocumento della qualità del servizio rivolto all’utenza».

Grana Urbanistica

La mancanza di organizzazione e un modus operandi alquanto dilettantistico se applicato alla gestione del Personale, si evince (anche) dal sottodimensionamento dei dirigenti che in questi giorni ha raggiunto il minimo storico. Fabio Lauro ha definitivamente lasciato le stanze del Bilancio e le plurime deleghe dirigenziali che il sindaco gli aveva affidato. Il motivo? Trasferimento presso altro ente pubblico, intenzione nota da mesi e nella conoscenza dei vertici politici. Provvisoriamente e ad interim, il «pacchetto» di funzioni dirigenziali in capo a Lauro è quindi stato diviso tra Aldo Cerroni, già plenipotenziario di Cultura, Pubblica Istruzione, Servizi Sociali che d’ora in avanti gestirà pure le pratiche del Personale, mentre la Di Rini, oltre al resto, si occuperà anche di Bilancio, Finanze e Attività produttive fino all’arrivo di un nuovo dirigente amministrativo in sostituzione del dimissionario Lauro. Al momento, con tale qualifica, al Comune di Guidonia Montecelio è rimasto solo il Cerroni, di nomina politica decretato da Lombardo il 31 dicembre 2022 a seguito di procedura di selezione ex articolo 110 del Tuel, dlgs 267 del 2000. Orientamento dell’amministrazione, sembra tuttavia essere la priorità di un ennesimo dirigente tecnico che vada a sostituire l’architetto Cristina Zizzari in scadenza di contratto il 21 luglio prossimo, quando anche il settore Urbanistica si ritroverà sguarnito. Spifferi di Palazzo, da settimane, danno quel posto assegenato all’ingegnere Bernardina Colasanti, attualmente dirigente tecnico a tempo determinato al Comune di Monterotondo, in procinto di fare i bagagli per trasferirsi nella Torre di piazza Matteotti, dopo una selezione ex articolo 110 del Tuel non ancora bandita di cui, però, già si conoscerebbe l’esito.

Colasanti andrebbe ad aggiungersi ai colleghi già a capo dei  settori tecnici del Comune, come Paola Piseddu (Paesc e Randagismo), Annalisa Tassone (Ambiente e Igiene Urbana) e Paolo Caracciolo (Lavori Pubblici).

Nuovi regolamenti nel mirino

Intanto, in commissione Affari istituzionali, si continua a discutere del regolamento dei controlli interni, ma i lavori stanno registrando una certa fase di stagnazione. Uno strumento che dovrebbe garantire «un sistema di controlli interni sull’attività amministrativa», nonché una guida per il  miglioramento dell’organizzazione del lavoro «attuato tramite un monitoraggio continuo di dati, documenti e provvedimenti, nel rispetto del principio di trasparenza». «Un sistema dei controlli interni, diretto a valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed ogni altro strumento di determinazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti (controllo strategico)». Una roba assai macchinosa, per dire che questo compito di controllo verrò delegato al segretario generale Gloria Di Rini nel suo ruolo apicale, esercitato sui singoli dirigenti di settore. La domanda che attanaglia i commissari chiamati a licenziare il regolamento in prima istanza prima dell’approdo in consiglio comunale per l’approvazione finale, è però chi dovrebbe controllare la Di Rini nel suo ruolo di controllore. Una domanda, al momento, priva di risposta.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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