GUIDONIA – I numeri. Quelli dettagliati che mancano e che il sindaco Mauro Lombardo non fornisce. Relativi ai controlli effettuati nell’ultimo anno, possibilmente comparati con gli altri dei precedenti, per dimostrare un incremento o il suo contrario. Perché a Villalba, chi la vive, sostiene che no, che quasi mai nessuno si è fatto vedere da quelle parti. Che i vigili non bussano alle saracinesche semi abbassate delle attività commerciali gestiste da cittadini stranieri; alle abitazioni trasformate in alveari, affittate ‘in nero’, dietro le cui pareti si cela quell’illegalità diffusa che evidenzia i suoi effetti nelle strade, dove persone senza domicilio fiscale, prive di oneri verso la comunità, abbandonano giornalmente quintali di rifiuti sottratti al sistema della raccolta porta a porta, cagionando un doppio danno economico al Comune di Guidonia Montecelio in termini di evasione fiscale e di costi sostenuti per la rimozione. Un circuito infernale, portatore di degrado e di bruttezza diffusi. Cosi, dopo l’ultima rissa scoppiata venerdì scorso tra ubriachi a piazza della Repubblica, centrale luogo di ritrovo dei clandestini nella narrazione locale, a Villalba è divampata la rivolta dei ‘regolari’ residenti. Soprattutto sui social media.

Quando si dice la forza di una immagine. È bastata la foto pubblicata su Facebook da una automobilista, che immortalava una barriera di cassonetti messi in fila sulla Tiburtina a turbare le menti e sciogliere la penna. Principalmente contro i 4 consiglieri comunali villalbesi e i 2 assessori ‘espressione’ del quartiere, di cui uno, Paola De Dominicis, delegata proprio al Commercio e ai controlli. Tutti accusati a vario titolo, e con le dovute differenze, di inefficienza nella funzione pubblica svolta. Excusatio non petita, accusatio manifesta. I due di maggioranza, i civici Cristian Diano e Francesca Valeri, hanno subito risposto e ribadito il loro impegno a risolvere la situazione, dimostrando così di meritare i gettoni di presenza guadagnati ogni mese. Un emolumento che tra sedute in presenza e in videoconferenza nelle commissioni, permette loro di sommare uno ‘stipendio’ che varia tra 1.300 e i 1552 euro mese. Così almeno è stato negli ultimi tre mesi. Agli assessori va perfino meglio, grazie alle indennità fisse di funzione che sfiorano i 4mila euro mese ( 3.726 euro per la precisione). Il delegato al Commercio, che è anche vicesindaco, percepisce addirittura un’aggiunta stipendiale di 500 euro mese. Le somme (tutte) sia relative ai gettoni che alle indennità sono da considerarsi al loro della tassazione. Il consiglio comunale (24 membri eletti), nella sua interezza, costa comunque ai cittadini contribuenti oltre 22mila euro mese, superando i 250mila a fine anno. Sindaco (la cui indennità è pari a 6.200 euro)  e assessori, come il presidente del consiglio, alleggeriscono invece le casse comunali di oltre 400mila euro l’anno. Al netto dei rimborsi versati dall’Ente ai datori di lavoro per le assenze maturate dai consiglieri comunali nell’espletamento degli impegni istituzionali. Un giro che cuba quasi un milione di euro l’anno. Allora come è possibile che non siano in grado di risolvere un problema annoso che impedisce al quartiere di vivere la normalità? È questa è la domanda più gettonata in queste ore a Villalba.

Mentre una serie di comunicati stampa nelle scorse ore ha inondato gli indirizzi mail di giornalisti e addetti ai lavori. Mauro Lombardo ha ribadito la necessità di impiegare l’esercito nelle strade, con il sostegno della Prefettura di Roma a tutela dell’ordine pubblico. Adalberto Bertucci, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha individuato nella formula «repressione e prevenzione» la ricetta per combattere il fenomeno delle case affittate ‘in nero’. Alessandro Messa della Lega ha invocato tolleranza zero verso l’illegalità diffusa di cui è ostaggio il quartiere da promotore, tra l’altro, di una interrogazione già presentata in cui chiedeva di conoscere proprio i numeri relativi ai controlli effettuati; il Partito democratico, per bocca del capogruppo Emanuele Di Silvio, chiede «un censimento delle abitazioni e delle attività commerciali e di chi vi alloggia» per arrivare a numeri certi su cui cominciare a ragionare. L’abusivismo abitativo contribuisce ogni anno ad incrementare l’elusione tributaria: i ‘fantasmi’ non pagano la Tari, pur contribuendo a generare i rifiuti che poi abbandonano dove capita. Mesi fa Mauro Lombardo si vantava dei controlli messi in campo dalla Polizia locale, utili a stanare gli abusivi e a recuperare le imposte comunali, tuttavia, quanti accertamenti sono stati fatti e con che risultati non è dato sapere. Intanto, del caso Villalba si continuerà a discutere in questi ultimi giorni di luglio. Oggi, martedì 30 luglio, è convocata una riunione di maggioranza, domani l’attesa è invece per la seduta del consiglio comunale dove la questione potrebbe tenere banco in aula. Tante parole, finora niente fatti. Qual è la ricetta per risolvere il problema? Forse una simile a quella messa in campo da Rudolph Giuliani, sindaco mitologico che nella New York dei primi anni ’80 del secolo scorso, riuscì a liberare il Bronx dalle bande criminali e dopo il Bronx altre zone problematiche della città americana. Lombardo potrebbe studiare l’esempio e prendere spunto. Come fece Giuliani, mettere le persone giuste nei posti giusti. Circondarsi di collaboratori capaci e instancabili, e fare funzionare le articolazioni comunali. La responsabilità in fondo è sua prima che di altri.    

   

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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