Guidonia – Rimpasto di giunta, Zarro chiede e ottiene la Cultura. Il Lombardo bis vira decisamente a destra
GUIDONIA – Claudio Zarro chiede e ottiene di andare alla Cultura e Pubblica istruzione. L’alter civico, candidato sindaco sconfitto nel 2022 si è scelto l’assessorato preferito, convincendo della soluzione Mauro Lombardo, in un primo momento intenzionato a spedirlo nella casella del Personale e Commercio. Lavorerà fianco a fianco con Alfonso Masini, presidente della commissione Cultura, anche lui aspirante sindaco alle elezioni di 19 mesi fa in rappresentanza del centrodestra, da mesi stabilmente con più di un piede nella maggioranza civica. Gli accordi tra i due sarebbero stretti, e non è escluso che proprio l’esponente forzista abbia contribuito a favorirne la nomina presso Lombardo, frutto di intese molto politiche e assai meno civiche. Forza Italia, lo stesso di Masini, è partito che un po’ ovunque nei Comuni del Lazio (e in consiglio regionale) funziona da ancora di salvataggio per gli ex grillini delusi, molti dei quali trasmigrati localmente nei civismi: è il caso di Zarro.
Un breve excursus il personaggio lo merita. Nasce e muove i primi passi politici nel partito dell’Udc (Unione dei democratici di centro) prima di rimanere folgorato dalla figura di Gianroberto Casaleggio, il padre fondatore del M5S assieme a Beppe Grillo. Alla metà degli anni ’10 scende in campo con la rivoluzione gialla e, nel 2017, sotto la spinta del voto popolare che premia il movimento nelle urne (eleggendo Michel Barbet alla carica di sindaco) riesce a entrare in consiglio comunale. L’amore dura un paio d’anni, poi, Zarro scopre la vocazione civica, rompe con la maggioranza grillina e in aula passa al gruppo misto. Quindi, comincia la costruzione dal basso di una squadra di candidati che, distribuiti in 7 liste e sotto il vessillo di «Uniti in Comune», darà vita a un secondo Polo civico alternativo a quello di Lombardo nelle urne del 2022. La formazione colleziona un 9% al primo turno elettorale, tuttavia l’esercito dei 132 candidati resta fuori dall’aula consiliare, le cui porte si aprono per il solo Zarro, il sindaco sconfitto.
Nel turno di ballottaggio la scelta di «Uniti in Comune» ricade su Masini, chiamato a vedersela con il favorito Lombardo. Nessun appartamento formale, solo l’invito rivolto da Zarro ai «suoi» 132 grandi elettori di appoggiare il candidato del Cdx. Com’è finita è storia, ma la comunione d’intenti tra l’ex grillino e il forzista, raggiunta grazie a quel patto elettorale, ha continuato ad avere valenza. Tanto da materializzarsi sotto la forma di un assessorato per Zarro, dopo che la condivisione delle linee programmatiche di Mauro Lombardo aveva già premiato Masini con la presidenza della commissione Cultura.
Come ampiamente anticipato da questo sito d’informazione indipendente, la prima giunta Lombardo, rimasta in carica 19 mesi, è stata formalmente azzerata 3 giorni fa (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Lombardo bis, le manovre «seduttive» (del sindaco) verso l’opposizione portano in giunta Claudio Zarro), decimata anche l’opposizione dove in minoranza rimane il solo Alessandro Messa (Lega) in attesa di conoscere gli autentici posizionamenti del Partito democratico, dopo la crisi di governo aperta dal Pd per il patto tradito da Lombardo, sindaco definito dai dem «incoerente» e un addio consumato con parole di fuoco. Superata la fase, il nuovo esecutivo Lombardo prenderebbe forma in queste ore. Stamane, domenica 11 febbraio, un primo incontro informale pare sia previsto a Palazzo Guidoni, sala giunta, per dare modo ai nuovi di prendere confidenza con i luoghi di lavoro. Vale per l’assessore «esterno» chiamato a riempire la casella del Bilancio. Arriva infatti da fuori Guidonia Valentina Rinaldi, proveniente da Ciampino e dalla grande famiglia dei consulenti del Lavoro della provincia di Roma, a un passo dalla nomina su indicazione dal capogruppo di Fratelli d’Italia, nonché presidente di quell’Ordine professionale Adalberto Bertucci. Rinaldi è tecnico esperto di conti e di finanze, profilo nella forma distante dalla politica e dei partiti, pre-requisito richiesto da Lombardo per lasciare un’apparenza civica alla sua maggioranza e quindi alla giunta che ne è espressione. Emanuele Di Silvio, il capogruppo del Pd, all’indomani dello strappo che avrebbe portato il Pd fuori dalla giunta, aveva parlato di «un assessore di Fratelli d’Italia mascherato da civico» che il sindaco era pronto ad accettare: una premonizione azzeccata alla luce del risultato.
Sistemate le postazioni di Bilancio e Cultura e Pubblica istruzione, dove escono il dimissionario Alberto Cuccuru del Pd e Michela Pauselli di «ConSensoCivico» per fare spazio a Rinaldi e Zarro, il resto della nuova giunta è fatto di conferme e new entry. La prima si registra all’Urbanistica, dove Lombardo starebbe per nominare Paolo Ruggeri, ex militare dell’Arma Aeronautica, una lunga esperienza politica nella ex Margherita poi confluita nel Pd di prima formazione (siamo nel 2007), dato per vicino all’imprenditore del travertino Paolo Morelli che della Margherita fu segretario, e ad Aldo Cerroni, attuale dirigente politico del Comune di Guidonia Montecelio, settore Cultura, Pubblica istruzione, Sport, Servizi sociali, Piano di Zona. All’Urbanistica, Ruggeri, prende il posto di Anna Mari. Altra new entry è prevista nell’assessorato all’Ambiente, dove Andrea Mazza, consigliere comunale eletto con la lista «Città Nuova», si sarebbe convinto a lasciare l’aula rassegnando le dimissioni (c’è incompatibilità tra le cariche nei comuni con popolazione sopra i 15mila abitanti) per entrare nell’esecutivo. Paola De Dominicis, della lista «Civici», dovrebbe quindi traslocare dall’Ambiente, dove ha trascorso 19 mesi, tanto è durata la prima giunta Lombardo, al Personale, Commercio e Sviluppo economico mantenendo la carica di vicesindaco. Alla guida delle Risorse umane, De Dominicis prende il posto di Stefano Salomone, definitivamente fuori dai giochi.
Restano invece ai loro posti, riconfermati nel Lombardo bis, Cristina Rossi e Mario Proietti. La prima continuerà a guidare i Servizi sociali e Sport in quota «Guidonia Montecelio Domani», lista di Aldo Cerroni; il secondo per «Il Biplano», lista espressione del sindaco, rimane assessore ai Lavori pubblici.
Ma i nuovi assetti del potere passano (anche) per la ridistribuzione degli incarichi apicali nell’amministrazione. Come anticipato da questo sito d’informazione indipendente (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Crisi e nuova giunta, non solo assessori. La quadratura del cerchio passa dai dirigenti di nomina politica), ai Lavori pubblici è atteso il nuovo dirigente, architetto Paolo Caracciolo, proveniente dal Comune di Palombara Sabina , dove il sindaco Alessandro Palombi è parlamentare di Fratelli d’Italia vicino al ministro Francesco Lollobrigida, stessa componente interna a FdI di Mauro Lombardo: giovedì 15 febbraio sarà il primo giorno di lavoro per il dirigente di nomina politica. All’uscente (dai LL.PP) architetto Annalisa Tassone rimane «solo» l’Ambiente, dove troverà un assessore di componente come Andrea Mazza, espressione di quella «Città Nuova» dei consiglieri Michele Venturiello e Arianna Cacioni (e prossimamente di Anna Mari), lista che l’aveva indicata al momento della nomina avvenuta a dicembre del 2022. Cerroni e Cristina Zizzari restano invece saldamente ai settori precedentemente loro assegnati, la seconda alla guida dell’Urbanistica.
Questi nuovi assetti, raggiunti dal sindaco con aggiustamenti da manuale Cancelli, potrebbero comunque durare il tempo di aprire le urne europee. Dopo le elezioni di giugno, sono molti a scommettere su un Lombardo ter a totale traino centrodestra, quando ad essere ridimensionata potrebbe essere l’anima civica di sinistra (Italia Viva) di Aldo Cerroni, Paola De Dominicis e Paolo Ruggeri. Ma questo è un capitolo tutto da scrivere. La presentazione della nuova giunta è attesa per giovedì 15 febbraio in apertura del consiglio comunale già convocato.